Cristina Tolli, modella, fotomodella, scrittrice, poeta e book blogger | Intervista di Andrea Giostra

da | 12 Marzo 2025 | Attualità, Interviste, Libri, Moda

Ciao Cristina, benvenuta e grazie per la tua disponibilità e per aver accettato il nostro invito. Se volessi presentarti ai nostri lettori, cosa racconteresti di te quale modella, fotomodella, scrittrice, poeta e book blogger?

Ciao a tutti e grazie a voi per avermi permesso di partecipare a questa intervista.

Posso iniziare col dirvi che sono una persona molto solare e piena di vita, non sto mai ferma e creo sempre cose nuove da fare… Dal leggere un libro all’allenarmi, dal fare una passeggiata con mio figlio all’andare a ballare, mi piace variare le mie giornate e spaziare molto, mi reputo perciò una persona molto dinamica.

Come modella sono molto precisa e do sempre il massimo, sia durante l’organizzazione dello shooting che durante lo shooting stesso. Sono socievole per natura, amo stare in mezzo alla gente e fare pubbliche relazioni, nonostante ciò però non amo parlare troppo di me e restare al centro dell’attenzione ma piuttosto prediligo un reciproco scambio di opinioni con fotografi, modelle, lettori e autori.

… chi è invece Cristina Donna che vive la sua quotidianità e cosa fai al di fuori del tuo lavoro che puoi raccontarci?

La Cristina donna è una Cristina semplice e acqua e sapone, una giovane mamma di un bimbo piccolo che ha bisogno di tanto amore e attenzione. La Cristina donna è infatti molto amorevole e piena di vita, ma anche piena di responsabilità importanti nonostante la giovane età.

Alla Cristina donna piace vestirsi in maniera giovanile e casual, diversamente da come posa, si trucca poco e ama la semplicità.

Tu Cristina hai una vasta produzione letteraria, sia romanzi che libri di poesie. Hai scritto diversi libri che i nostri lettori potranno trovare elencati alla fine di questa intervista. Ci parli di queste opere? Quali sono, come sono nate, quale il messaggio che contengono? Insomma, raccontaci delle tua prolifica e interessante attività letteraria e poetica.

Il mio primo romanzo “Amore e lacrime” è nato con l’idea di trasmettere le emozioni e i sentimenti che ho provato e che può provare chiunque durante l’adolescenza. L’adolescenza è un periodo delicato, sia da vivere in prima persona che da vivere come genitore. Questa breve e fresca lettura è nata proprio per apprezzare ciò che può succedere o meno durante l’adolescenza, pur nominando e illustrando momenti tristi della vita, in questo romanzo la protagonista non perde mai la speranza di andare avanti per affrontare a testa alta la sua adolescenza, che rimane pur sempre il periodo più bello della gioventù.

Tutte le altre mie pubblicazioni sono opere invece poetiche scritte e redatte dalla sottoscritta oppure scritte in collaborazione con altri autori, come ad esempio “Il dono delle parole” e “Sentimenti poetici”.

La poesia per me è sinonimo di emozione da va condivisa!

Chi sono i destinatari che hai immaginato mentre li scrivevi? A chi sono indirizzati i tuoi libri?

Sicuramente per quanto riguarda il mio primo romanzo, “Amore e lacrime: emozioni di un’adolescente.”, ho immaginato di raccontare la storia della protagonista a un altro adolescente, ma il pubblico che può leggere le letture può essere molto vario di età, l’importante che chiunque legga qualcosa di mio sappia e abbia voglia di emozionarsi e scavarsi interiormente.

Tu sei anche una grande lettrice e book blogger. Ci racconti come nasce il tuo Blog divenuto oramai un punto di riferimento per tanti di appassionati di scrittura e di libri? Quando lo hai creato, quale l’idea che lo ha concepito, quali gli obiettivi che ti sei posta, quali i destinatari che hai immaginato, quali i risultati ottenuti, quali successi e quali i fallimenti che hai vissuto? Insomma, raccontaci di questa tua avventura editoriale e social?

Il mio blog è nato con l’idea di essere un punto di incontro e di confronto per chi ha passioni in comune, in questo caso la passione per la lettura o scrittura o per la poesia stessa. Mi piaceva l’idea di avere uno spazio, seppur virtuale, dove condividere idee e pensieri inerenti a questi argomenti e avere follower che a loro volta condividessero i loro, attraverso messaggi e commenti.

Il mio più grande fallimento sicuramente è quello di non avere abbastanza tempo nella vita quotidiana di mamma, donna e lavoratrice a gestire anche tutta la parte social, reputo però la tecnologia e i social network uno strumento importantissimo e in grado di creare grandi e belle interazioni con persone simili a noi solo se usati bene. Mi piacerebbe molto continuare la mia attività sui social e divulgare ciò che scrivo, penso e scatto.

«Appartengo a quella categoria di persone che ritiene che ogni azione debba essere portata a termine. Non mi sono mai chiesto se dovevo affrontare o no un certo problema, ma solo come affrontarlo.» (Giovanni Falcone, “Cose di cosa nostra”, VII ed., Rizzoli libri spa, Milano, 2016, p. 25 | I edizione 1991). Tu a quale categoria di persone appartieni, volendo rimanere nelle parole di Giovanni Falcone? Sei una persona che punta un obiettivo e cerca in tutti i modi di raggiungerlo con determinazione e impegno, oppure pensi che conti molto il fato e la fortuna per avere successo nella vita e nelle cose che si fanno, al di là dei talenti posseduti e dell’impegno e della disciplina che mettiamo in quello che facciamo?

Mi trovo molto d’accordo con le parole di Giovanni Falcone, ho imparato a trovare una soluzione a ogni “problema” o circostanza che la vita ti pone, è un lavoro di impegno e soprattutto di adattamento, bisogna essere pronti a tutto, mai lasciarsi trascinare dal destino ma costruirsi da solo un destino. Un mio grande pregio però è quello di guardare sempre le cose da un punto di vista realista e mettere in ritardo il lato positivo di ogni faccenda.

«… mi sono trovato più volte a riflettere sul concetto di bellezza, e mi sono accorto che potrei benissimo (…) ripetere in proposito quanto rispondeva Agostino alla domanda su cosa fosse il tempo: “Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so.”» (Umberto Eco, “La bellezza”, GEDI gruppo editoriale ed., 2021, pp. 5-6). Per te cos’è la bellezza? Prova a definire la bellezza dal tuo punto di vista. Come si fa secondo te a riconoscere la bellezza… nelle persone, nell’arte, nella moda, in un film, in generale nella vita di tutti i giorni?

La bellezza è tra i concetti più soggettivo che esistano, riconoscerla è difficile tanto quando semplice, io valuto la bellezza in pochi istanti, mi definisco istintiva sotto questo punto di vista. Se una persona, un oggetto o una qualsiasi altra cosa ha delle caratteristiche che scatenano in me il sinonimo di bellezza per me quella cosa è bella, senza domandarmi davvero per come, per cosa o perché.

La bellezza sta nel profondo, in un profondo, che solo pochi occhi riescono a vedere subito.

Conoscerai benissimo un’antica credenza secondo la quale “la fotografia ruba l’anima”. Oliviero Toscani, che di fotografia un po’ se ne intendeva, in una intervista rilasciata qualche anno fa ad Assisi presso il Convento di San Francesco dov’era per visitarlo, disse che «Forse è per questo che tante persone che sono troppo fotografate rischiano di diventare vuote dentro. Tante top model, tanti uomini famosi sono vuoti … la fotografia di fatto ruba il luogo della libertà, l’energia che ci fa vivere e andare avanti … e quindi, da questa prospettiva, chi scatta una foto deve sentirsi addosso una responsabilità pesante come un macigno … la responsabilità è nel capire che la fotografia ritrae le persone per quello che sono. Per questo bisogna stare attenti a documentare con serietà. Io posso dire che mi domando sempre se ho sufficienti cultura e capacità per raccontare e testimoniare il tempo che sto vivendo». Tu da Donna molto fotografata per il lavoro che fai e perché con i tuoi self rendi partecipi i tuoi follower dei momenti social, cosa ne pensi delle parole di Toscani? Davvero essere tanto fotografati può rubare l’anima tanto da diventare vuoti dentro? Cosa risponderesti a Toscani se fosse ancora vivo?

Purtroppo non sono d’accordo con ciò che ha detto Toscani. Per me la fotografia è qualcosa che non modifica il valore di una persona anzi, semmai, può diventare un valore aggiunto per chiunque come me lavora con la propria immagine. Ovviamente però ci sono casi e casi, come in tutte le cose, se la fotografia diventa l’unica ragione di vita per una modella o per un modello o per una qualsiasi ragione, allora può diventare limitante. Mi spiego meglio: se il personaggio in questione non fa altro che pensare a fotografarsi, mostrarsi di fronte all’obbiettivo perdendo il vero significato della fotografia stessa allora lì sì che diventa vuoto perché non è in grado di cogliere e assaporare il vero valore fotografico di una figura. Io personalmente amo la fotografia, sia durante che dopo uno shooting mi piace vedere e lavorare con la mia immagine, sono molto autocritica e uso i miei scatti come punto di forza per migliorare pose, espressioni e me stessa… Quindi risponderei molto brevemente a Toscani che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio e che una persona molto fotografata, se consapevole di ciò che è e di ciò che fa, non perderà mai valore!

«C’è un interesse in ciò che è nascosto e ciò che il visibile non ci mostra. Questo interesse può assumere le forme di un sentimento decisamente intenso, una sorta di conflitto, direi, tra visibile nascosto e visibile apparente.» (René Magritte, 1898-1967). Cosa ne pensi di questa frase detta da Magritte? Nelle arti visive, e nella fotografia in particolare, qual è, secondo te, il messaggio più incisivo? Quello che è visibile e di immediata comprensione oppure quello che, pur non essendo visibile, per associazione mentale e per meccanismi psicologici proiettivi scatena nell’osservatore emozioni imprevedibili e intense?

È una frase molto profonda, ognuno la può intraprendere a modo proprio, esattamente come accade nella fotografia, secondo me lo spettatore proietta il suo carattere direttamente nella fotografia che sta ammirando. Ognuno di noi vedrà cose diverse negli stessi scatti e avrà dunque opinioni diverse di ciò che è stato immortalato. Quando poso e quando guardo i miei lavori fotografici, oltre a guardare me stessa, come soggetto principale, guardo anche l’ambientazione, l’outfit e tutto ciò che mi circonda… cercando di immaginare ciò che è accaduto prima e dopo lo scatto e cercando di immaginare il messaggio che ci sta dietro, un messaggio solitamente a sfondo sensuale ed erotico visto il genere che tratto, ovvero il glamour. Ogni scatto è una storia, un racconto che unito assieme ad altri scatti può creare vere e proprie immagini, come dei romanzi. Le mie due più grandi passioni sono la fotografia e la lettura e spesso mi capita di riuscire in qualche modo a farle conciliare in scatti particolari e non banali.

Se per un momento dovessi pensare alle persone che ti hanno dato una mano, che ti hanno aiutata significativamente nella tua vita professionale e umana, soprattutto nei momenti di difficoltà e di insicurezza che hai vissuto, che sono state determinanti per le tue scelte professionali e di vita portandoti a prendere quelle decisioni che ti hanno condotto dove sei oggi, a realizzare i tuoi sogni, a chi penseresti? Chi sono queste persone che ti senti di ringraziare pubblicamente in questa intervista, e perché proprio loro?

Ringrazierei sicuramente la mia famiglia in particolar modo mia madre per avere creduto in me sempre e nonostante tutto. La ringrazio anche di essere stata severa con me, questa sua caratteristica mi ha permesso di imparare che niente nella vita è scontato e che se voglio ottenere una cosa me la devo guadagnare e sudare, mi ha insegnato che con dedizione si arriva lontano.

Un grazie va anche a tutte le persone che mi seguono sui miei social, sia inerenti alla fotografia che legati alla lettura, grazie a chi ogni giorno legge e guarda i miei contenuti, spendendo anche solo un like o un commento!

Gli autori e i libri che, secondo te, andrebbero letti assolutamente quali sono? Consiglia ai nostri lettori almeno tre libri da leggere nei prossimi mesi dicendoci il motivo della tua scelta.

Un libro di cui sicuramente consiglio la lettura è “Anna Karenina” di Tolstoj perché la figura della protagonista è una grande donna che ho sempre stimato.

Il secondo libro che consiglio di leggere, almeno una volta nella vita, è “La portalettere” perché la scrittura di Francesca Giannone, secondo me, merita di essere letta da chiunque almeno una volta nella vita, e per rendere omaggio alla protagonista di questa storia ambientata a Lizzanello tra gli anni ’30 e ’60.

Infine, in maniera molto generica, siccome sono una rande amante della poesia, consiglio a tutti la lettura di almeno una raccolta poetica per sentire e provare le emozioni che i versi poetici sono in grado di trasmettere. In particolare, consiglio, siccome amo la poesia contemporanea, la lettura di queste poesie di autori emergenti: “Le strade dritte sono senza stele” di Michele Lacava; “Nostalgia di silenzi” di Giovanni Di Paola. Entrambi editi da Inprosa edizioni.

… e tre film da vedere? E perché, secondo te, proprio questi?

“La vita è bella” di Benigni, uno dei film più emozionanti e forte che io abbia mai visto; “Parasite” perché è un film particolare che racchiude importanti significati e concetti, e infine concludo citando una trilogia comica italiana intitolata “Smetto quando voglio”. Mi piacciono molto i film comici e reputo che questa trilogia, oltre a fare ridere lo spettatore, è anche in grado di aprire gli occhi sulla situazione di precarietà lavorativa italiana, argomento ostico di cui secondo me non se ne parla mai abbastanza…

Dove potranno seguirti i nostri lettori?

Sono super attiva sul mio profilo Instagram personale che uso principalmente come vetrina a fotografi e fotoamatori, il mio nickname è @cristina.tolli.

Mi trovate anche su Facebook sotto il nome di Cristina Tolli e sul mio sito web, sempre con il mio nome e cognome.

Come vuoi concludere questa chiacchierata e cosa vuoi dire a chi leggerà questa intervista?

Concludo ringraziandoti per avermi regalato questo spazio in cui mi sono potuta esprimere attraverso un’intervista con domande originali e diverse e dal solito, un forte messaggio che voglio trasmettere, oltre che per ciò che scrivo ma anche per ciò che ho vissuto è di avere fiducia in sé stessi, sempre e comunque… trovare la forza nonostante le difficoltà!

Questo è un messaggio che non si smette mai di mettere in pratica durante il percorso della vita.

Cristina Tolli:

https://cristinatolli.altervista.org

https://www.facebook.com/tollicristina

https://www.instagram.com/cristina.tolli

Elenco pubblicazioni di Cristina Tolli:

Amore e lacrime: emozioni di un’adolescente – giugno 2021

Respiri di vita – ottobre 2021

Il peso dei sentimenti – dicembre 2022

Il dono delle parole – marzo 2023

Sentieri di parole – febbraio 2024

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