Continua la rassegna Io e il Jazz al Real Teatro Santa Cecilia di cui Franco Maresco, su invito del presidente del Brass Group Ignazio Garsia, cura la direzione artistica.
Una grande passione di Maresco, quella per il jazz, nata alla metà degli anni ‘70 proprio durante i concerti al Brass Group, prima allo scantinato di Via Duca della Verdura e in seguito a Palazzo Butera, attualmente sede di un prestigioso museo internazionale, e poi ancora al Teatro Golden. Ed è lo stesso regista a parlarci di questa sua iniziativa che comprende 11 incontri tra musica, cinema, televisione (“e altre divagazioni”, recita il sottotitolo). Secondo appuntamento proprio dedicato alle attività del Brass Group martedì 10 dicembre alle ore 21 con “50 di questi Brass!” Ignazio Garsia e Franco Maresco ricordano, tra immagini e musica dal vivo, i protagonisti di mezzo secolo di jazz al Brass Group.
Maresco, che ha alle spalle un gran numero di riconoscimenti come regista (un David di Donatello per Belluscone – Una storia siciliana e un premio speciale della critica alla Mostra di Venezia per La Mafia non è più quella di una volta, il film interpretato dalla grande fotografa Letizia Battaglia) ci parla dell’idea che guida questa rassegna, che conta tra i suoi appuntamenti proprio quello dedicato al compleanno della Fondazione Orchestra Jazz Siciliana, con 50 di questi Brass! dove lo stesso Maresco e Ignazio Garsia (e Salvatore Bonafede) ripercorreranno, tra aneddoti ed evocativi momenti musicali, le tappe più significative di mezzo secolo di attività del Brass, oggi considerato tra i più importanti centri di diffusione e produzione della cultura jazz in Italia. Una istituzione che il regista considera un luogo elettivo rispetto a ciò che della propria ispirazione è legato alla musica. Introdurrà la serata Gigi Razete.
“La prima volta che sono entrato al Brass Group di via Duca Della Verdura – ricorda Maresco –correva l’anno 1975. Mi pare che suonasse il chitarrista Irio De Paula in trio, e da lì in poi credo di avere visto centinaia e centinaia di concerti tutti scolpiti nella mia memoria: Chet Baker, Bill Evans, Philly Joe Jones, Oscar Peterson, Freddie Hubbard, Hank Jones, Art Blakey… In seguito, negli anni Ottanta, quando già era nata la coppia Ciprì e Maresco, ho filmato per molti anni buona parte dei grandi musicisti che il Brass portava in concerto a Palermo, per esempio Benny Golson, Tommy Flanagan, Michel Petrucciani, Frank Morgan, con il quale nacque una bella amicizia. Oggi questi filmati costituiscono una preziosissima testimonianza di ciò che il Brass Group ha fatto per il jazz a Palermo, una storia che di fatto è unica in Sicilia e che regge brillantemente il confronto con i più importanti jazz club italiani. Questa rassegna di 11 incontri che ho voluto chiamare “Io e il jazz” segna il mio ritorno, dopo cinque anni, sulla scena per raccontare le due grandi passioni della mia vita, il cinema e il jazz. Sono veramente contento di poterlo fare grazie all’ospitalità che mi ha voluto dare il mio vecchio e caro amico Ignazio Garsia”.
Quale è stata l’occasione di questa rassegna che l’ha portata nuovamente alla ribalta dal vivo, dopo tanti anni, nella sua città?
“Un incontro fortunato e casuale. Sono tornato al Brass nel 2000, a venticinque anni di distanza, con una serie di serate allo Spasimo dedicate una a Armstrong, e l’altra a Miles Davis, con il documentario su Steve e il Duca diretto da Germano Maccioni che ha inaugurato il 26 novembre questa rassegna, un modo per rendere omaggio sia ai 50 anni dalla morte del Duca, sia al ventennale della scomparsa di Steve Lacy. Steve venne con me e Ciprì allo Spasimo e fu in quell’occasione che ritrovai Ignazio Garsia. Il Brass Group è stato molto importante nella mia formazione musicale. Nel 1975 feci il mio primo abbonamento a una delle stagioni e ora ci ritorno dopo 50 anni. Tanti artisti che si esibivano in via Duca della Verdura, a Palazzo Butera o al Golden furono protagonisti di molti video realizzati negli anni ’80 e ’90 con Ciprì. Musicisti meravigliosi come Hank Jones o Benny Golson, tanto per fare qualche nome. Oggi conservo gelosamente in archivio i concerti di tutti quei maestri portati a Palermo dal Brass group. Con alcuni siamo diventati amici, molti non ci sono più. Per me, questa rassegna è un ritorno alle origini, alla mia giovinezza”.
Programma della Rassegna “Io e il Jazz”
Martedì 10 dicembre, ore 21:00
50 di questi Brass!
Ignazio Garsia e Franco Maresco ricordano, tra immagini e musica dal vivo, i protagonisti di mezzo secolo di jazz al Brass Group.
Introduce la serata Gigi Razete.
Martedì 17 dicembre, ore 21:00
Viva Paperino, abbasso Mary Poppins!
Viaggio tra splendori e miserie del mito Walt Disney con Franco Maresco, Ernesto Tomasini (voce).
Martedì 14 gennaio, ore 21:00
Jass, ovvero, quando il jazz parlava siciliano
La straordinaria storia dei musicisti siculo americani da Nick La Rocca a Frank Sinatra, da Joe Pass a Joe Lovano.
Martedì 28 gennaio, ore 21:00
Dr. BLOB, ovvero: Come imparammo ad amare il jazz guardando i cartoni animati
La serie di Blob Cartoon (Rai3) raccontata da Marco Giusti e Franco Maresco
Martedì 11 febbraio, ore 21:00
Il Jazz più comico del mondo
La musica (e il jazz) secondo Franco Maresco, da Cinico Tv a La mafia non è più quella di una volta. Con Emiliano Morreale.
Martedì 26 Febbraio, ore 21:00
Ma la storia (del jazz) è veramente finita?
Visioni e previsioni di una tradizione musicale nell’epoca dell’intelligenza artificiale.
Conversazione con Stefano Zenni.
Martedì 11 marzo, ore 21:00
Il jazz visto dalla luna A 70 anni dalla morte.
Franco Maresco racconta Charlie Parker con scritti inediti di Tony Scott, immagini e testimonianze rare. Umberto Cantone (voce recitante).
Martedì 25 marzo, ore 21:00
A qualcuno piace FRED
L’America a volo d’angelo nei musical di Fred Astaire.
Martedì 15 aprile, ore 21:00
Stanley in jazz
Alcune delle più celebri sequenze dei film di Kubrick rimusicate in chiave jazz.
Letture di Umberto Cantone.
Martedì 29 aprile, ore 21
Non è mai troppo jazz
Il jazz in Italia visto dalla televisione.
A cura della redazione di Fuori Orario, lo storico programma di Rai3 inventato da Enrico Ghezzi.
Con Fulvio Baglivi.