Ho la casa in Valle d’Aosta da ben più di quarant’anni
Ogni volta che ci vado è un’emozione sempre nuova
Al solo vederle quelle maestose montagne le osanni
E ti abbandoni al voluttuoso abbraccio in quell’alcova.
Il piacere di respirare dell’aria pura a pieni polmoni
Profumi inebrianti che in nessun altro luogo senti
E’ un magico stordimento che ci fa sentire più buoni
Per poi godere nel mettere a nudo i bei sentimenti.
Cogliere la bellezza della natura che mai invecchia
Che sempre si rinnova pur con il passare del tempo
Si fa primavera, estate, autunno, inverno, si specchia
Si veste, si spoglia, si acconcia, e scende in campo.
L’uomo, non sempre degno, quasi ne ha soggezione
Perché non ha fatto niente per meritare questi doni
Ma la montagna si sbriciola se non c’è l’attenzione
Se per profitto e incuria, pur se l’ami, poi l’abbandoni.
Gli alberi, le cascate, la neve candida e allegri ruscelli
Attimi di felicità ti fanno sentire in pace con il mondo
Il vento che muove le fronde, il bel canto degli uccelli
La montagna è un’opera d’arte vivente a tutto tondo.
Il cambio di clima scioglie i ghiacciai se non si fa nulla
La montagna soffre in silenzio ma a volte non perdona
Perché a violentarla è della gente indegna e pur fasulla
Il suo scopo non è relegato al solo ruolo della bellona.
Apri le imposte e lei è là che con pazienza aspetta
Di essere trattata con amore vero come Dio comanda
Ma se la promessa di accudirla nel bene non si rispetta
Nel male poi sarà lei che tutto a gambe all’aria manda.
La montagna è molto affascinante e seduttiva
Più la conosci e di più sei toccato nel profondo
Come fuoco che sotto la cenere è fiamma viva
Come refolo di vento che sulla vita va alitando.
Maria Rosa Bernasconi