Il Conservatorio Arturo Toscanini presenta l’evento “Toscanini’s Got Talents”

da | 22 Febbraio 2025 | Libri

Teatro Pirandello 22 febbraio ore 21,00 – Stagione Concertistica “Il Conservatorio a Teatro” in collaborazione con la Fondazione Teatro Pirandello di Agrigento.

Il Conservatorio Arturo Toscanini presenta l’evento “Toscanini’s Got Talents” che si svolgerà al Teatro Pirandello di Agrigento il 22 Febbraio alle ore 21,00 nell’ambito della Stagione Concertistica “Il Conservatorio a Teatro” in collaborazione con la Fondazione Teatro Pirandello di Agrigento.

Il Conservatorio Toscanini premia così i giovani Talenti. Protagoniste saranno alcune delle più belle ed emozionanti pagine del repertorio per Pianoforte e Orchestra, interpetrate da talentuosi studenti del Conservatorio vincitori, tra tutti i partecipanti alla selezione, della prima edizione del PREMIO ARTURO TOSCANINI 2025 appena istituito, che verrà assegnato a conclusione del concerto. Glii studenti premiati provengono dalle Scuole di Pianoforte della prof.ssa Mariangela Longo e del prof. Antonino Pellitteri che negli anni ne hanno curato la preparazione. Per l’impegno costantemente profuso a sostegno dei giovani talenti, è doveroso un ringraziamento speciale al Presidente, al Direttore, al Vicedirettore, al Cda, al Consiglio Accademico e a tutto lo staff docente e non docente del Conservatorio nonché al Presidente, al Direttore e allo staff della Fondazione Teatro Pirandello.

22 febbraio 2025 – ore 21.00

Teatro Luigi Pirandello di Agrigento

TOSCANINI’S GOT TALENT PREMIO ARTURO TOSCANINI 2025

I Solisti e l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera (AG)

Alberto Maniaci- direttore

locandina Toscanini’s talents

PROGRAMMA

Edward Elgar

SERENATA PER ARCHI IN MI MINORE OP. 20

Allegro piacevole Allegretto Allegro assai Robert Schumann

CONCERTO PER PIANOFORTE E ORCHESTRA IN LA MINORE OP. 54

Allegro affettuoso. Andante espressivo. Allegro Intermezzo. Andantino grazioso Allegro vivace

Giusy Ines Tuttolomondo – pianoforte

Sergej Rachmaninov

CONCERTO PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N° 2 IN DO MINORE, OP. 54

Moderato Adagio sostenuto Allegro scherzando

Luigi Fiore – pianoforte

NOTE DI SALA a cura di Simone Piraino*

SIR EDWARD WILLIAM ELGAR (1857-1934)

SERENATA PER ORCHESTRA D’ARCHI, IN MI MINORE, OP. 20 (1892)

Edward Elgar è uno dei compositori più emblematici del tardo-romanticismo inglese, noto per la sua profonda sensibilità verso le influenze del sinfonismo tedesco. Tra le sue opere più celebri spiccano le Enigma Variations espressione della sua nobile personalità artistica e il Concerto per violoncello e orchestra op. 85, apprezzato per l’intimità e autenticità, composizioni che riflettono l’eleganza e la dignità che caratterizzano lo stile di Elgar. La Serenata per archi in Mi minore, composta nel 1892 e presentata al pubblico nel 1896, è un capolavoro che incarna il lirismo affettuoso e la raffinatezza stilistica di Elgar. Il pezzo si distingue per il suo linguaggio musicale composto, equilibrato e aristocratico, e si adatta all’interpretazione da parte di un’orchestra d’archi. Il primo movimento, Allegro, è caratterizzato da un ritmo deciso che accompagna un’elegante melodia, esprimendo una malinconia controllata tipica della musica tardo-romantica; l’apertura del Larghetto è una celebrazione di emozioni misurate, dove una nota sospesa introduce un canto elegiaco, espandendo le idee iniziali in un dialogo etereo tra le voci superiori. Il ritorno delle sezioni più gravi porta a una nuova melodia, riannodando il discorso musicale; l’Allegretto finale presenta un tema di composta eleganza, sviluppato con sensibilità attraverso modulazioni che portano a una chiusura serena, contraddistinta da lunghe note tenute.

ROBERT ALEXANDER SCHUMANN (1810-1856)

CONCERTO PER PIANOFORTE E ORCHESTRA, IN LA MINORE, OP. 54 (1846)

Il Concerto per pianoforte e orchestra in La minore op. 54 venne composto da Robert Schumann tra il 1841 e il 1845, un periodo di relativa serenità nella drammatica vita del compositore tedesco, segnato dal suo matrimonio con Clara Wieck, pianista di straordinario talento e fondamentale presenza familiare. Inizialmente concepito come Fantasia, su suggerimento della moglie venne ripreso e ampliato nell’aggiunta di due movimenti, dando vita a una delle opere più romantiche del repertorio pianistico. Il Concerto fu eseguito per la prima volta il 4 dicembre 1845 a Dresda, con Clara Schumann al pianoforte e la direzione di Ferdinand Hiller. Un mese dopo l’opera fu presentata a Lipsia, riscuotendo un’accoglienza calorosa, sebbene alcuni critici lamentarono la mancanza di virtuosismo nel brano, in contrasto con le tendenze del tempo. Il Concerto si articola in tre movimenti: l’Allegro affettuoso si apre con una cascata di accordi del pianoforte, seguita da due temi principali, uno affidato ai legni e l’altro ai violini. Il dialogo tra il pianoforte e l’orchestra si sviluppa attraverso variazioni e scambi melodici, culminando in una cadenza di intensa espressività; l’Andantino grazioso è caratterizzato da un’atmosfera di intimità, con un tema cantabile dei violoncelli che viene ripreso e intervallato dalle interruzioni del pianoforte. La musica evoca un forte senso di introspezione e delicatezza; l’Allegro vivace finale irrompe con energia, presentando un tema principale che richiama il materiale del primo movimento. Il pianoforte si distingue per la sua virtuosità, mentre l’orchestra sostiene con sonorità brillanti, portando il concerto a una conclusione trionfale. Il Concerto in La minore si distingue nella letteratura musicale per la sua originale fusione di forme e stili; Schumann ha saputo creare un’opera che supera le convenzioni classiche e abbraccia una visione romantica che pone il dialogo tra pianoforte e orchestra al centro della composizione: difatti, l’armonica collaborazione tra i due protagonisti è ciò che conferisce al concerto il suo fascino e la sua singolarità. In queste pagine, il compositore tedesco riesce a esprimere ansie e aspirazioni artistiche che l’affliggono, creando un lavoro che riflette non solamente la sua personalità, ma che si erge come pilastro del repertorio pianistico romantico.

SERGEJ VASIL’EVIC RACHMANINOV (1873-1943)

CONCERTO PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N. 2, IN DO MINORE, OP. 18 (1901)

Sergej Rachmaninov è una delle figure più emblematiche della musica a cavallo tra XIX e XX secolo. Nato in Russia, la sua formazione musicale avviene al Conservatorio di Mosca. Qui entra in contatto con i grandi compositori russi dell’epoca, ma trova una profonda ispirazione nella musica di Čajkovskij, diventando l’ultimo grande esponente del romanticismo. Nonostante il suo successo come pianista a livello mondiale, Rachmaninov affronta una significativa crisi creativa, culminata nel disastroso debutto della sua Sinfonia n. 1 nel 1897. Questo evento segna un punto critico nella sua vita, portandolo a intraprendere un percorso di cura con il dottor Nikolaj Dahl. Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in Do minore, op. 18, presentato per la prima volta a Mosca nel 1901, segna la sua rinascita artistica. Dedicato al dottor Dahl, il concerto è una delle sue opere più amate, caratterizzata da un’intensa espressività e da una scrittura virtuosistica che mette in risalto le straordinarie capacità del pianoforte. Il primo movimento, Moderato, è aperto da un’introduzione orchestrale di grande impatto: il primo tema viene esposto dai violini, con il pianoforte che si unisce in un dialogo vivace; il secondo tema, più lirico, segue una transizione che culmina in un episodio virtuosistico per il pianoforte; la parte finale del primo movimento è caratterizzata da un crescendo emozionante, e porta a un grande finale. L’Adagio sostenuto incanta con la sua melodia sognante, inizialmente presentata da flauto e clarinetto. La sezione centrale si sviluppa con una magnifica cadenza del pianoforte, seguita da una ripresa che riporta il tema in una forma lirica e profonda; il terzo movimento, Allegro scherzando, è vivace e giocoso, alternando momenti di grande virtuosismo a passaggi più malinconici. Il pianoforte riporta il tema principale, mentre il secondo tema si sviluppa attraverso un dialogo con l’orchestra, portando a una conclusione trionfale. Rachmaninov, con il suo stile unico, riesce a fondere il virtuosismo pianistico con un profondo lirismo melanconico, creando una concerto che continua a incantare il pubblico di tutto il mondo. La sua musica, pur mantenendo radici nella tradizione russa, si proietta in una dimensione cosmopolita, rendendolo un compositore di rilevanza internazionale.

*Simone Piraino (Palermo, 1985), compositore, musicologo e organizzatore dello spettacolo, è Docente di Storia della Musica e di Organizzazione dello spettacolo musicale al Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera (AG).

GLI ARTISTI

GIUSY INES TUTTOLOMONDO (RIBERA, 1992)

PIANISTA

Si diploma in Pianoforte con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera sotto la guida di Mariangela Longo. Si classifica ai primi posti in numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali, tra i più importanti il Primo Premio al “Golden Classical Music Awards” presso la Carnegie Hall di New York, il Primo Premio al Concorso Internazionale di Musica “Grand Prize Virtuoso” di Roma e, recentemente, ha il Secondo posto (primo premio non assegnato) al concorso pianistico internazionale “Wiener Klassik” di Vienna. Ha lavorato come Maestro collaboratore al Pianoforte presso il Conservatorio di Musica di Stato “Arturo Toscanini” di Ribera. È docente di ruolo di pianoforte presso l’I.C. “Alessandro Manzoni” di Alessandria della Rocca (AG).

LUIGI FIORE (PALERMO, 2002)

PIANISTA

Consegue il Diploma accademico di I e II livello in Pianoforte con il massimo dei voti e la lode tra il 2022 e il 2024 presso il Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera. Ha partecipato a Masterclass di alto perfezionamento pianistico con Benedetto Lupo, Edita Stankeviciute, Giulio Potenza, Jose Eugenio Vincente Tellez, Sofia Vasheruk e altre personalità di spicco del panorama musicale internazionale. Si è esibito in Stagioni e Festival come “Le Dionisiache” di Calatafimi-Segesta, “Albert Schweitzer” di Palermo, “Ars Nova” di Palermo, “Europas Orgelfestival” e “Palermo Classica” per il quale ha curato la concertazione e la direzione del Gloria di Antonio Vivaldi e ha svolto il ruolo di Maestro collaboratore al pianoforte, di pianista in orchestra e di assistente alla direzione, debuttando come solista con il Concerto N° 5 per pianoforte e orchestra di Johann Sebastian Bach. Ha inoltre eseguito: il Concerto per pianoforte e orchestra in Re minore Kv 466 di Wolgang Amadeus Mozart, dapprima sotto la bacchetta di Wiktor Bockman e in seguito nella duplice veste di pianista solista e direttore d’orchestra; il Doppio concerto per due pianoforti e orchestra in Do minore di Bach con l’Orchestra da Camera Scarlatti ed il Concerto per pianoforte e orchestra in La minore op. 54 di R. Schumann con l’Orchestra sinfonica New Camerata di Palermo. Ha inoltre preso parte, nel 2021, in qualità di Maestro del coro, alla produzione di Tosca, con interpreti dell’Associazione internazionale “Canta” di Salisburgo e con figure di spicco dell’“Universitat Mozarteum Salzburg”. Si è distintosi in diversi concorsi pianistici nazionali ed internazionali e attualmente conduce gli studi per il Diploma accademico di II livello in Musica da Camera presso il Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera.

ALBERTO MANIACI (PALERMO, 1987)

DIRETTORE D’ORCHESTRA

Ha conseguito i Diplomi in Pianoforte, Composizione e Direzione d’orchestra con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo nonché il Diploma Accademico di II livello in M° Collaboratore per la Danza presso il Conservatorio “Alfredo Casella” de L’Aquila. Allievo di Piero Bellugi, Ennio Nicotra e Carmelo Caruso per la direzione d’orchestra, e di Marco Betta per la composizione, nel 2016 è stato l’unico direttore allievo italiano di Riccardo Muti per la seconda edizione della “Riccardo Muti Music Academy”. Nel 2012 vinto il terzo premio al V Concorso Internazionale per direttori d’opera “Luigi Mancinelli” di Orvieto e nello stesso anno ha vinto il “Premio delle Arti” sezione direzione d’orchestra, organizzato dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca presso il Conservatorio “Alfredo Casella” de L’Aquila. Tra le più importanti orchestre, ha diretto l’Orchestra Sinfonica di Milano, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, la Peter The Great Music Academy di San Pietroburgo, l’Orchestra Jazz Siciliana, la Florence Symphonietta, l’Orchestra Sinfonica Giovanile Internazionale Fedele Fenaroli di Lanciano, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra da Camera Fiorentina, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra dell’Ente Concerti “M. De Carolis di Sassari, l’Orchestra del Luglio Musicale Trapanese, l’Orchestra Regionale Filarmonica Veneta, l’Orchestra della Magna Grecia e l’Orchestra Giovanile Mediterranea (oggi Orchestra Mediterranea – OME), con la quale ha effettuato numerose tournee in Italia e recentemente in Libano e in Norvegia. In veste di direttore ha collaborato con musicisti come Tamas Vasary, Giuseppe Andaloro, Alberto Bocini, Simone Bernardini, Paolo Fresu, Nicola Mazzanti, Gudrun Hinze, Marta Rossi, Rena Urso e Ian Paice, mentre in veste di arrangiatore ha collaborato con numerosi artisti del panorama internazionale della musica classica e del pop. È autore di numerose composizioni cameristiche, orchestrali e per il teatro musicale e per la danza. Le sue musiche sono edite da Kelidon Edizioni, Undici07 (Palermo), Edizioni Musicali Wicky (Milano). Ha inciso in veste di pianista l’album “Il Volo” su musiche di Nunzio Ortolano e “La Canzone nel cinema”, omaggio alla film music. In veste di direttore d’orchestra ha inciso l’album natalizio “La Cattedrale” per soprano, coro e orchestra. Recentemente, per le Edizioni Musicali Wicky ha inciso e composto il progetto “Appunti a Matita – Raccolta di temi per la lezione di danza classica”. Per la stessa casa editrice, nel 2022 ha realizzato il progetto “Solfeggio warm – up” dedicato allo studio progressivo del solfeggio cantato e parlato. Dal 2023 è docente di ruolo per la disciplina Orchestrazione e Concertazione Jazz presso il Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera (Ag).

1° Premio

Giusy Ines Tuttolomondo

2° Premio ex – aequo

Luigi Fiore – Ginevra Lauria

Presidente – Giuseppe Tortorici.

Direttore e Direttore Artistico – Mariangela Longo.

Vicedirettore e Direttore di produzione – Simone Piraino

Teatro Pirandello di Agrigento

Info biglietteria 0922- 590220 biglietteria@fondazioneteatropirandello.it

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