Questo articolo è dedicato alle persone che controllano spesso il loro peso e con grande attenzione ne monitorano i cambiamenti, spesso repentini, indicati dal display della bilancia pesapersone.
Che sia digitale o ad ago per molti è diventata un tormento che ogni mattina ci attende con un verdetto quasi sempre poco gradito; già, perché l’esercito di chi si pesa quotidianamente è davvero nutrito, e i maniaci del controllo sono più di quanti potremmo immaginare.
Esploriamo insieme le ragioni che si nascondono dietro a un peso che sale di colpo, anche di un chilo e più, in poche ore.
Partiamo da un presupposto importante: in una notte il corpo non riesce, e non può, fabbricare un chilo di massa, ma va notato che può trattenere liquidi per un peso anche di molto superiore e ci riesce in poco tempo!!!
Alla base degli aumenti di peso inaspettati e bruschi c’è sempre una ragione legata alla nostra salute e all’aspetto fisiologico che ne regola le funzioni.
Esploriamone insieme alcune.
QUANDO TI ALLENI I MUSCOLI SI TONIFICANO E PESANO DI PIÙ
L’allenamento fisico stimola il corpo ad aumentare il flusso sanguigno; si stima che un allenamento di circa 1 ora 2 volte alla settimana sia capace di produrre 2 chili di muscolo nei primi 14 giorni; una volta raggiunta questa tonificazione, a parità di allenamento, il peso non subisce altri aumenti. Questo incremento spaventa chi è impreparato in proposito e conforta chi sa che l’esercizio fisico permette di creare massa magra, che ha la caratteristica di aderire alle ossa a cui permette il movimento (grazie ai tendini) e solidifica le zone piane che proteggono gli organi dell’addome (addominali in particolare).
Se hai intenzione di iniziare una dieta contemporaneamente alle lezioni in palestra non spaventarti se per i primi 15 giorni il peso non subirà variazioni; misurati comunque (con il centimetro o indossando vestiti che sai essere stretti) perché la massa magra pesa ma occupa poco spazio, poiché il suo atteggiamento fisiologico è centripeto (la massa grassa, invece, è centrifuga, ovvero spinge verso l’esterno e dilata le sedi in cui è “ospitata”; dilata anche i vasi arteriosi, oltre a ostruirne il calibro).
QUANDO STAI POCO BENE PESI DI PIÙ
Quando il corpo entra in modalità reattiva e cerca di difendersi “dall’attacco” di un virus, un batterio, un fungo, quando risponde a un trauma o a un’infiammazione, il nostro sistema linfatico, per difenderci, produce più globuli bianchi e la quantità della linfa circolante aumenta. Quando siamo alle prese con una risposta immunitaria di qualunque tipo (allergie comprese) il corpo ha un peso specifico più denso, ovvero pesa di più. Un orzaiolo può alterare il peso di un adulto di 60 chili, di circa 1 kg e 300 grammi, peso transitorio che scompare appena l’infezione è in remissione.
Non spaventarti, quindi, quando pesi di più durante un problema di salute e se non sai giustificare un peso in aumento, soprattutto quando sale di colpo: analizza il tuo stato di salute e cerca di scoprire cosa non funziona. Anche la salute di denti e gengive incide sul peso; non trascurare inoltre gonfiori alle ghiandole del collo, delle ascelle, inguine e cavo popliteo (la parte posteriore del ginocchio). Se noti rossori, gonfiori, aumenti della temperatura corporea non legati a stati influenzali contatta il tuo medico di fiducia e spiega il tuo disagio.
QUANDO FA ESTREMAMENTE CALDO IL CORPO TRATTIENE LIQUIDI
Ogni anno scatta l’appuntamento estivo con il caldo torrido e afoso che mette tutti in ginocchio: apatia, difficoltà di concentrazione, ipotensione, debolezza, lamentele per il mal di testa e i crampi ai muscoli, aumentano a dismisura e a questi si aggiungono i disturbi di cistite, per chi è più delicato. Qual è la causa di questo ambaradan? La perdita dei sali attraverso la sudorazione. E aggiungerei che a questo corteo di disturbi si aggiunge la ritenzione idrica con conseguente aumento di peso, o mancato calo per chi è a dieta.
Quando attraverso la traspirazione si perdono i preziosi sali minerali che regolano il principio di osmosi cellulare (l’interno delle cellule deve avere un PH diverso dal liquido extracellulare in cui sono collocate -questo meccanismo permette lo scambio di tossine da dentro a fuori-) il corpo entra “in protezione”. La diuresi viene rallentata e anche le feci si asciugano con conseguente stipsi. Bere tanto aiuta ma non risolve, e in certi casi aumenta, il problema della ritenzione.
Come occorre agire? Aumentando l’introduzione dei sali minerali e controllando che l’acqua che beviamo ne sia ricca!
Quando scegliamo di integrarli con bustine o pastiglie non basta aggiungerne solo due! ci vuole una somministrazione completa o ricca il più possibile. I sali minerali indispensabili per la salute sono: ferro, rame, zinco, fluoro, iodio, selenio, zolfo, cloro, sodio, magnesio, calcio, fosforo, cromo, cobalto. Di secondaria importanza, ma utili comunque, ci sono manganese, silicio, nichel e vanadio. Salvo personali esigenze, bisogna utilizzare integratori senza zucchero che contengano almeno cinque dei sali essenziali. Provare per credere: appena se ne fa uso la diuresi riparte, la pressione si regolarizza e torna la voglia di fare.
QUANDO MANGI UNA PIZZA PESI DI PIÙ
Ho già affrontato questo tema nel libro Un sorso e un morso e ho parlato anche del principio di omeostasi secondo il quale il peso del corpo non ha la capacità di variare in maniera proporzionale al cibo ingerito. In pratica, se mangio un chilo di patate il peso non aumenta di un chilo. Il corpo conta le kcal ingerite, non i grammi! Ne parlo approfonditamente nel capitolo intitolato QUANDO IL GIORNO DOPO PESI UN CHILO IN PIÙ.
Quando però, il giorno dopo l’assunzione di un cibo elaborato come la pizza, cotto a temperature straordinarie (380-450°C nel forno a legna e circa 300-350 in quello a gas), il peso sale di colpo, la causa va ricercata nella reazione immunitaria che è avvenuta nell’intestino tenue che entra in sofferenza.
I nostri villi intestinali sono suscettibili al passaggio di tutte le sostanze alimentari (e farmaci) che vengono ingeriti. Tanto più i cibi ingeriti sono sani e cotti velocemente, meno si corre il rischio di una reazione digestiva (quando i villi intestinali si infiammano, per proteggersi raccolgono acqua e l’intestino “si carica” di liquidi). Qui scatta una domanda: quanto tratti bene il tuo organismo?
QUANDO SI È IN OVULAZIONE O IN PRECICLO SI PESA DI PIÙ
Le donne lo sanno bene: nei giorni dell’ovulazione e una settimana prima dell’arrivo della mestruazione il corpo trattiene acqua nei tessuti.
Nel primo caso questo meccanismo avviene per garantire che le mucose siano ben umettate e che l’eventuale concepimento avvenga in un ambiente adatto (occorre la giusta umidità perché gli spermatozoi possano risalire lungo il canale cervicale).
Se non è avvenuto il concepimento, nel caso della preparazione alla mestruazione mensile, il corpo inizierà circa una settimana dopo a incamerare acqua che servirà al distacco dell’endometrio; acqua e tessuto endometriale formeranno la vera consistenza del flusso mestruale.
In entrambi i casi il temporaneo aumento di peso (spesso accompagnato a tensione mammaria e a senso di gonfiore generale) scompare al termine dell’ovulazione o dopo il primo giorno di mestruazione.
QUANDO SI USANO FARMACI L’APPETITO CAMBIA E SI AUMENTA DI PESO
Esistono alcuni farmaci che agiscono bloccando il processo infiammatorio ma anche sul peso della persona: si tratta degli antinfiammatori steroidei o cortisonici. Molte persone li usano, anche quotidianamente, per problemi di salute piuttosto importanti, e quando non è possibile rinunciarvi bisogna fare i conti con i loro effetti collaterali: uno fra i tanti è l’aumento del senso di fame (e i disturbi del sonno, legati anch’essi alla regolazione del peso corporeo e delle funzioni metaboliche); altri effetti da tenere in conto sono la ritenzione dei liquidi nei tessuti e l’accumulo di tessuto adiposo sul volto nel collo e nell’addome.
I farmaci antinfiammatori steroidei agiscono bloccando la sintesi delle prostaglandine pro-infiammatorie, responsabili di edema, eritema e dolore; nei primi tre giorni di assunzione assolvono perfettamente queste funzioni ma a partire dal quarto giorno ecco comparire il ventaglio degli effetti collaterali descritti prima e si crea una specie di circolo vizioso.
Come anticipato ho trattato solo alcune delle cause dell’alterazione repentina del peso. Nel mio prossimo libro, in uscita a ottobre, tratterò ognuno degli argomenti citati in maniera capillare e descriverò esempi specifici e soluzioni semplici e pratiche. L’alimentazione è solo uno degli strumenti per mantenere un buono stato di salute, e sarà mia premura affrontarli integralmente. Nel frattempo, confido nell’utilità di questo articolo e nella possibilità che venga condiviso.
LEGGI L’ANTEPRIMA di UN SORSO E UN MORSO
CATERINA CIVALLERO Consulente alimentare, facilitatrice in Psicogenealogia junghiana, scrittrice