Il libro: L’educazione sbagliata di Duilio Scalici | Presentazione

da | 28 Gennaio 2025 | Libri

Senza soldi e religioni ma vegana: la società del futuro nel romanzo distopico del palermitano Duilio Scalici. Il borgo abbandonato di Poggioreale ispira l’ambientazione de “L’educazione sbagliata”, terzo libro del regista palermitano autore anche di videoclip di Ermal Meta, Francesco Renga e Carmen Consoli

Immaginatevi una società progettata per essere perfetta. Dove donne e uomini vengono strappati dal grembo materno in tenera età per venire istruiti da sapienti maestri che impartiscono un’educazione rigida, priva di contaminazioni culturali. Una società utopica dove non esistono soldi, libri, religioni, media e politica, dove vige il rispetto per la natura e per il prossimo. E tutti sono vegani.

In libreria dal 30 gennaio, L’educazione sbagliata è il terzo romanzo di Duilio Scalici. Dopo Come una formica rossa in una goccia d’acqua (2021) e Ore cutanee (2022), il regista palermitano torna sugli scaffali con un romanzo distopicoDomenica 16 febbraio alle ore 17.30 a Palazzo del Poeta l’autore presenterà il libro al pubblico palermitano, insieme alla giornalista Rosa Di Stefano.

L’educazione sbagliata racconta la storia di Calendula e Anemone, due fratelli non di sangue, perché strappati dal grembo di madri diverse, ma cresciuti ed educati dalla stessa coppia di maestri. In un mondo perfetto e isolato, dove gli uomini e le donne vengono educati con l’obiettivo di creare una società pura, priva di contaminazioni dal passato. 

Nelle isole Colonne d’Ercole i bambini, chiamati allievi, vengono cresciuti da maestri, che vengono selezionati e istruiti dai potenti del mondo antico per insegnare loro un nuovo modo di vivere, basato sul rispetto per la natura e il prossimo. Lontane dal caos e dalla corruzione del vecchio mondo, nelle due isole ogni regola è studiata per prevenire il male e scongiurare gli errori che avevano portato alla rovina del pianeta.

«Volevo raccontare – spiega l’autore – un futuro non troppo lontano dal nostro, in cui il mondo diventa invivibile a causa di catastrofi naturali, siccità e guerre. L’uomo si rende conto che la causa di questo malessere è l’essere umano stesso e decide di sacrificare la specie creando una nuova società. Ricominciando tutto da capo». Nasce quindi una società green dove non esistono prodotti industriali e ognuno mangia ciò che coltiva. Gli allievi hanno nomi di fiori e i maestri nomi di alberi. 

Tuttavia, nonostante l’educazione rigida, gli istinti primordiali non possono essere completamente soppressi. Gli artefici delle Colonne d’Ercole, nella loro ricerca di purezza assoluta, hanno ignorato la complessità dell’animo umano, esponendo i giovani a un conflitto interiore che minaccia di far riemergere le stesse colpe dei loro antenati.

Anche in una società apparentemente perfetta e incontaminata, aleggia il rischio che l’indole umana possa emergere portando alla distruzione.

La Sicilia è presente nonostante non venga mai nominata esplicitamente. A partire da una delle ambientazioni del libro che ricorda il borgo fantasma di Poggioreale, in provincia di Trapani, distrutto dal terremoto del Belice del 1968.

ispirare il racconto di Scalici un gigante della letteratura siciliana, Andrea Camilleri: «L’idea dei due protagonisti – racconta l’autore – mi è venuta dopo aver letto un piccolo saggio di Camilleri, Autodifesadi Caino. Calendula e Anemone sono i Caino e Abele 2.0».

L’Isola, con cui l’autore ha un rapporto viscerale, arriva prepotente con il suo mare, nei ricordi d’infanzia di uno dei Maestri. In un lungo flusso di coscienza, una figura misteriosa restituisce la prospettiva di chi è chiamato, con grande responsabilità, a educare. Un essere umano che lasciato il vecchio mondo, ne descrive vecchi ricordi e nostalgie.

Il libro:

L’educazione sbagliata di Duilio Scalici

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