Il libro: L’era della nientocrazia. Quando il sogno di potere diventa incubo di Augusto Boeri

da | 18 Dicembre 2024 | Libri

Augusto Boeri, con L’era della nientocrazia. Quando il sogno di potere diventa incubo, ci guida in una satira distopica che esplora le derivate del potere e della politica.

Attraverso una narrazione surreale, Boeri immagina un futuro in cui il sogno di un governo ideale si trasforma in un incubo oppressivo e grottesco. Il libro, pubblicato da SBS Edizioni, affronta temi di grande attualità con una forte carica critica e ironica. Selezionato per la vetrina letteraria nazionale Casa Sanremo Writers , in concomitanza con il festival di Sanremo, Augusto Boeri ci offre una riflessione acuta sul potere e sulle illusioni che lo circondano. La campagna di promozione è organizzata da SBS Edizioni & Promozione .

Augusto Boeri

Il tuo libro dipinge una società distopica governata dalla “nientocrazia”. Quali sono state le principali fonti di ispirazione per questa tua visione critica del potere?

La mia visione della “nientocrazia” è stata ispirata da una combinazione di osservazioni socio politiche contemporanee e riferimenti storici. Ho voluto esplorare le dinamiche del potere e le sue conseguenze attraverso una lente satirica. Le ingiustizie sociali, la manipolazione politica e la superficialità delle campagne elettorali sono tutti temi che ho visto riflessi nel nostro mondo attuale. Inoltre mi sono ispirato a vari eventi storici come le dittature e i regimi totalitari, per mostrare come il potere possa corrompere e distorcere le intenzioni iniziali. La figura di Giusy Strundel ad esempio rappresenta la tentazione di soluzioni radicali in un contesto di crisi. La mia intenzione è stata quella di sfidare i lettori a riflettere sulla realtà e a interrogarsi su quali valori vogliono sostenere nella società in cui viviamo.

La copertina del libro, con i suoi elementi surreali e grotteschi, è estremamente evocativa. Qual è il messaggio che volevi trasmettere con questa immagine e come si collega al contenuto del libro?

La copertina del mio libro è un elemento fondamentale che riflette il suo spirito surreale e grottesco. La figura del caprone, che occupa un posto di rilievo sul palco, simboleggia non solo l’assurdità di una politica che può diventare ridicola, ma anche l’idea di come le gerarchie possano essere capovolte. La presenza della donna e dell’omone, che sembrano figure di potere e di protezione, invita il lettore a interrogarsi su chi possiede veramente il controllo e quale ruolo gioca l’assurdo nel nostro mondo politico. I portici antichi sullo sfondo rappresentano una connessione con la storia e le tradizioni, suggerendo che le strutture di potere attuali sono radicate in un passato spesso oscuro. Questa copertina, realizzata dal mio editore Sheyla Bobba, che è un talento straordinario sia come scrittrice che come grafico, riesce a catturare visivamente l’essenza del libro, invitando i lettori a immergersi in una narrazione che è tanto provocatoria, quanto divertente.    

Il tono ironico e satirico è molto presente nella tua narrazione. Come bilanci l’ironia con i temi seri e profondi che affronti nel libro?

L’ironia è una chiave fondamentale per rendere accessibili temi complessi e spesso scomodi. Nel mio libro ho scelto di usare un tono satirico per esplorare la follia e la disumanità di certe dinamiche politiche e sociali. L’ironia permette di raccontare queste realtà in modo che non risultino troppo pesanti o dogmatiche, ma stimolando comunque una riflessione critica. Fare l’ironia con i temi seri è una sfida, ma credo sia fondamentale mantenere il lettore coinvolto, senza rinunciare a una riflessione profonda. L’elemento comico, infatti, non sminuisce la gravità dei temi trattati, ma li mette in evidenza, attraverso un contrasto che stimola il pensiero. La risata, sebbene leggera, diventa così uno strumento potente per smascherare le contraddizioni della società e per far riflettere su ciò che potrebbe sembrare banale o insignificante, ma che in realtà ha un impatto profondo sulle nostre vite.  

Essere stato selezionato per Casa Sanremo Writers è un grande riconoscimento. Cosa rappresenta per te questa opportunità e come pensi che influenzerà il tuo percorso?

Essere selezionato per Casa Sanremo Writers rappresenta per me un grande onore e un riconoscimento del lavoro che ho dedicato al libro. Casa Sanremo Writers non è solo un palcoscenico prestigioso ma anche un’occasione per entrare in contatto con altri scrittori, professionisti del settore e lettori appassionati. Sono entusiasta all’idea di condividere il mio lavoro e le mie idee in un contesto così vivace e stimolante. Credo che questa esperienza possa avere un impatto significativo sul mio percorso di scrittore. Non solo mi offre visibilità, ma mi permette anche di ricevere feedback preziosi e di apprendere da altri. Spero che questa opportunità possa aprire nuove porte, permettendomi di espandere il mio pubblico e di continuare a esplorare tematiche che mi appassionano. Sono ansioso di vedere come questa esperienza influenzerà il mio lavoro futuro e la mia crescita come autore. 

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