Il Saggio: “Femminicidio e Narcisismo Patologico…” di Andrea Giostra | Recensione di Elena Piccinini e di Marco Cagnolati

da | 17 Febbraio 2025 | Attualità, Luoghi

Il libro di Andrea Giostra, scritto insieme ad altri 19 coautori, è ben congegnato e ricco di contenuti che permettono al lettore, non esperto nel campo trattato dall’autore, di addentrarsi nelle dinamiche psicologiche intrinseche del narcisista.

Andrea esegue, nel saggio, un’attenta e affilata anatomia psichica degli individui affetti da narcisismo patologico. Innanzitutto, delinea il significato più profondo e umano della parola Amore in tutte le sue accezioni, evidenziando il suo principale valore/scopo che è quello di donarsi al prossimo, rendendo vitale uno scambio interpersonale, costruito sulla lealtà di sentimenti ed emozioni. Ed è proprio dall’impossibilità di attuare un rapporto leale e affettivo con l’altro, che il narcisista mette in atto le sue migliori capacità seduttive mirate a diventare, nel tempo, delle armi letali grazie alle quali riuscirà a schiavizzare, a denigrare e ad annientare la sua preda.

L’egocentrico patologico concretizza un gioco di seduzione mentale talmente elaborato e perfezionato che, raramente, chi gli sta di fronte è in grado di cogliere il suo intimo “groviglio diabolico”. La vittima, infatti, all’inizio della relazione, ammaliata dalla presenza rincuorante e apparentemente protettiva del narcisista, si sente finalmente presa in considerazione da qualcuno e amata. Alle prime messinscene del narcisista patologico, la preda tende a giustificarlo e a farsi carico, colpevolizzandosi in modo estenuante, di un dramma interiore che non le appartiene. Poiché percepisce le reazioni dell’aguzzino come fossero le risposte di una persona indifesa e bisognosa di comprensione, in lei scatta il ruolo salvifico che, in breve tempo, la farà cadere in una trappola dai risvolti oscuri e senza via d’uscita.

È difficile per la vittima comprendere che è stata proprio la sua risposta comportamentale a nutrire e a rendere sempre più forte il narcisista patologico. Il narcisista trae un nutrimento continuo che lo fa sentire al di sopra di tutto e di tutti, poiché il suo reale desiderio consiste nell’alimentarsi della distruzione altrui per poter essere sempre al centro dell’attenzione e colmare quel vuoto che, in lui, non si esaurisce mai: da qui scaturisce il bisogno illimitato di sentirsi venerato.

Solitamente sono le donne i soggetti che cedono più facilmente alle lusinghe dei narcisisti. Sono donne che amano in modo smisurato, offrendo dedizione, ubbidienza e rinnegando sé stesse, pur di avere sempre accanto a sé l’amato/aguzzino. Ciò richiama in causa i retaggi culturali e i fattori biologici che, per decenni, hanno considerato la donna come la indefessa Custode del focolare domestico. Sono componenti rappresentanti il filo conduttore che si congiunge al problema del femminicidio.

Le lotte femministe hanno portato al raggiungimento di diversi traguardi, anche se la strada per la parità è ancora lunga da percorrere. Malgrado ciò, Giostra ci dimostra come, oggigiorno, il narcisismo patologico non sia una prerogativa esclusivamente maschile. Esistono uomini e donne che, privi di empatia e sincero interesse per l’altro/a, nutrono sé stessi con l’ossessivo e unilaterale pensiero di ammaliare prima e denigrare e schiavizzare poi, la persona che ingenuamente si lega a loro.

Non è raro incontrare donne, insospettabili narcisiste, capaci di tenere in pugno il proprio uomo e manovrarlo come un burattino, sino a rovinarlo completamente. Il narcisista è un vero professionista nel saper studiare la sua preda. Parla poco di sé, resta nel vago e racconta il minimo indispensabile. Tutto calcolato. Al contrario, la preda trova in lui un ottimo confidente, che sa ascoltare e capisce tutto al volo; riconosce i suoi bisogni e i suoi stati d’animo.

È l’inizio di un dramma in cui la vittima lascerà che il suo compagno/aguzzino gestisca la sua vita quotidiana nel peggiore dei modi. Giostra lo definisce Sequestro di persona consensuale. Che sia per amore o per amicizia, il narcisista patologico ha il solo scopo di stare bene, quindi le sue azioni, anche se apparentemente sono rivolte al vantaggio del prossimo, invero, vengono sottoposte al vaglio del proprio appagamento. Sa come intenerire la sua preda e come fare breccia nel suo animo, mostrandosi come la guida spirituale alla quale rimettersi per “essere lavati e purificati” come fosse un deus ex machina al quale affidarsi ciecamente.

Anche i social possono contribuire ad amplificare le turbe psichiche di un narcisista, poiché per lui rappresentano delle vere e proprie bancarelle pubbliche della vanità, attraverso le quali vendersi al meglio.

All’interno del testo, i lettori possono comprendere in modo chiaro le dinamiche descritte, leggendo anche i molteplici racconti legati a fatti realmente accaduti: testimonianze di un crudele gioco umano, del quale il malcapitato può divenirne oggetto di sfogo.

Giostra, inoltre, analizza una canzone stupenda di Battisti e Mogol, “Non è Francesca” evidenziando come l’amato, accecato dall’amore per la sua donna, neghi l’evidenza e non accetti che l’amata, in verità, sia ben lontana dall’essergli fedele.

Ognuno di noi, nel corso della propria esistenza, ha incontrato persone che hanno segnato, in modo indelebile, il nostro mondo interiore. Viviamo costantemente in un calderone di relazioni interpersonali, le cui dinamiche, il più delle volte a noi sconosciute, possono travolgerci e annientarci, ma anche fortificarci e renderci finalmente liberi.

Ai lettori, dedichiamo il testo di una bellissima canzone “Io nascerò” interpretata da una straordinaria Loretta Goggi, ricordando che si può e si deve trovare la forza per ri-nascere dalle macerie interiori che altri, vigliaccamente, hanno causato.

Elena Piccinini e Marco Cagnolati

Marco Cagnolati e Elena Piccinini

Io nascerò

Se il tuo blu non è uguale al mio
Se non sai che colore ho io
Se non vuoi respirare con me
Io vivrò anche senza di te

Sabbie mobili sotto di noi
E sei tu il più debole ormai
Io e te, divisi a metà
Io e te, più distanti, più in là
Più in là

Io nascerò

Dove ti ho lasciato nascerò
Non avrò paura più del tuo maestrale
Non voglio più affondare, uoh-uoh
Io nascerò
Per me sola, ancora nascerò
Nessun vento mi potrà più fare male
Ormai affronto il mare.

Se il tuo film finisce così
Se c’è un no invece di un sì

Sabbie mobili sotto di noi
E la luce si spegne oramai
Ormai

Io nascerò
Dove ti ho lasciato nascerò
Non avrò paura più del tuo maestrale
Non voglio più affondare, uoh-uoh
Io nascerò
Per me sola, ancora nascerò
Nessun vento mi potrà più fare male
Ormai affronto il mare, uoh-uoh

Io nascerò
Per me sola, ancora nascerò
Nessun vento mi potrà più fare male
Non voglio più affondare

Fonte:

Musixmatch

Compositori: Alberto Salerno / Giuseppe Mango- Sigla di Sanremo nel 1986)

da YouTube:

Rai Play: Loretta Goggi canta “Io Nascerò” – Benedetta Primavera 10/03/2023

Gli autori del Saggio:

Coautori del Saggio Femminicidio e Narcisismo Patologico_Roma_16-09-2024

DOVE SCARICARE E/O LEGGERE GRATUITAMENTE IL SAGGIO “FEMMINICIDIO E NARCISISMO PATOLOGICO: QUALE CORRELAZIONE E COME PREVENIRE RELAZIONI PERICOLOSE”:

LINK DELLA CARTELLA GOOGLE DRIVE DALLA QUALE SCARICARE GRATUITAMENTE IL PDF DEL SAGGIO:

https://drive.google.com/file/d/1jUETHGwqwYVuEBhlNUCprfYU1YU7u4_0/view?usp=drive_link

LINK DI GOOGLE BLOGSPOT DAL QUALE LEGGERE GRATUITAMENTE IN DIGITALE IL SAGGIO:

https://andreagiostrafilm.blogspot.com/2023/12/FemminicidioeNarcisismoPatologico.html

IL SAGGIO SU AMAZON:

Andrea Giostra e AA. VV., “Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose”, Independently published, dicembre 2023

Formato cartaceo (copertina rigida):

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Formato cartaceo (copertina flessibile):

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Femminicidio e Narcisismo Patologico: quale correlazione e come prevenire relazioni pericolose

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