Il regista Luca Alessandro presenterà nei prossimi mesi un nuovo film di genere noir biopic prodotto da Firefly Produzioni in collaborazione con Broken Spirits Production. Il titolo è Vae Victis e vengono raccontate le varie vicissitudini del pittore Valerio De Filippis. Il titolo Vae Victis (“Guai ai vinti”)è un chiaro invito a non arrendersi mai. Raccontaci come vi siete incontrati?
Circa quattro anni fa. Entrai in contatto prima con i suoi quadri, durante un evento organizzato nel suo atelier e ne rimasi molto colpito, in particolare da uno. Poi chiesi a qualcuno dei presenti chi fosse l’autore, e conobbi lui. Ritengo che le sue tele siano molto “cinematografiche”.
Qual è stata l’idea che ti ha portato alla realizzazione di questa opera cinematografica?
Cominciai a frequentarlo dopo il nostro primo incontro. Ricordo che mi disse che avevo “un fare molto psicoanalitico nei suoi riguardi”. Finii per coinvolgerlo anche nel mio precedente documentario Il terrorista nella testa (disponibile su Rai Play) facendogli fare un breve cameo. A quel punto, sentii la necessità di approfondire maggiormente il suo personaggio e di dedicargli più minutaggio, e così gli proposi la mia idea di girare un film su di lui.
Luca insiste molto sul potere taumaturgico dell’arte e la sua capacità di trasformare le cicatrici in nuovi orizzonti sia di contenuti che di speranza. Quale è il tuo obiettivo con questo film?
Il potere taumaturgico dell’arte è sicuramente il tema principale del mio lavoro, ma non l’unico; altri argomenti, alcuni dei quali da sdoganare, sono: i rapporti interfamiliari; il problema della violenza; l’abuso di droghe; la libertà sessuale; il rapporto uomo-scienza-religione. Il mio obiettivo è far perdere lo spettatore durante la visione del film, shockarlo, colpirlo con immagini suggestive e forti, nel tentativo di replicare la stessa sensazione di “smarrimento” che provo ogniqualvolta mi approccio ad uno dei quadri di Valerio. Lo stile di montaggio adottato da Tiziano Giaccone è stato molto funzionale al raggiungimento del mio scopo.
La curiosità mi porta a chiederti di raccontarci la trama.
Vae Victis racconta le vicissitudini quotidiane del pittore Valerio De Filippis, un uomo che ha fatto dell’arte la sua maniera di stare al mondo, ma attualmente in preda al tanto temuto blocco dell’artista. Originario di Pozzuoli, dopo un passato turbolento e incline alla violenza, dove perde parte della sua famiglia, tra cui la sorella con cui aveva un legame molto forte, si trasferisce a Roma. La sua è un’arte morbosa, perversa, che si nutre di incubi. Non trovando più sfogo nel gesto liberatorio della pennellata, il pittore rischia di implodere in vista di una mostra molto importante. Tutto sembra perduto quando appare Eléna, una giovane ragazza italoamericana appassionata di Stendhal. Il Rosso e il Nero, un libro che Valerio conosce molto bene perché la sorella lo stava leggendo prima di suicidarsi, è il “gancio” da cui si origina una particolare amicizia. La voglia di lui di ritrovarsi in vista della mostra e la curiosità di lei innescano una serie di eventi e una complessa rete di emozioni che finiranno per minare la sanità mentale dell’artista.
La storia dove è ambientata e dove sono state girate le scene?
Il film è ambientato nella Roma di oggi. La maggior parte delle scene sono state girate in zona Pigneto all’interno dell’atelier del pittore (di recente Valerio De Filippis ha spostato il suo studio – Experimental Meeting Point – nel quartiere Testaccio, in via Luigi Vanvitelli 23) .
Chi vedremo nel cast cinematografico sia come attori e chi ha realizzato le musiche ed ha collaborato nella realizzazione del film?
Il cast è composto in parte da personaggi reali, come il protagonista Valerio De Filippis, Claudia Carovana e i critici d’arte/curatori (Hary Daqua, Lorenzo Canova e Francesco Giulio Farachi); e in parte da attori professionisti: Claire Palazzo (Myridell nella nuova serie tv Gormiti – The New Era, prodotta dalla Rainbow, in collaborazione con Giochi Preziosi) Marco Marchese (protagonista del film Oltre il guado del regista Lorenzo Bianchinie in Profondo di Giuliano Giacomelli) e Roberto Fazioli (che ha partecipato nel recente film di Luna Gualano La guerra del Tiburtino III e nella serie tv Sky Christian). Merita una menzione la giovanissima attrice Lucrezia De Falchi, alla sua prima esperienza in un lungometraggio. La colonna sonora di Vae Victis è composta da Giacomo Sovrano. All’interno del film ci sono anche le musiche originali dell’artista Blokulla. Il sound design è stato invece curato da Andrea Giaccone.
Ti auguro di avere un successo strepitoso e vorrei che tu dicessi ai lettori di questa nostra chiacchierata, qualcosa per venire a vedere questa storia.
Assisteranno a qualcosa di strano che difficilmente hanno visto prima (che poi, se vogliamo, è un po’ la cifra stilistica dei miei lavori: non dare punti di riferimento allo spettatore, l’imprevedibilità della narrazione…). Suggerisco di approcciarsi alla visione senza pregiudizi, con uno sguardo curioso, ma in linea con la tagline del film Honi soit qui mal y pense (“Si vergogni chi pensa male”).
Ringrazio Luca Alessandro di avermi dedicato il suo prezioso tempo in questa chiacchierata interessante.
Grazie a te Meri per la consueta gentilezza e disponibilità.
Ci terrei a ringraziare Cristina Ghinassi, il mio aiuto regia, che mi sta anche aiutando molto nella promozione del film.
Vorrei anche segnalare la pagina Facebook di Vae Victis: