Dopo il successo estivo al Rossini Opera Festival di Pesaro, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai torna protagonista di un altro prestigioso Festival italiano: MITO SettembreMusica, con tre concerti diretti rispettivamente da Robert Treviño, Vimbayi Kaziboni ed Enrico Pagano.
Il primo, in programma lunedì 9 settembre alle 20 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, vede alla testa della compagine Rai il suo Direttore ospite principale Robert Treviño, che propone due prime italiane: Ishjärta della compositrice svedese Lisa Streich e no Concerto per pianoforte, recitante, speaker, orchestra, live electronics, luci e video dell’artista multimediale danese Simon Steen-Andersen. Sul palco anche la pianista Rei Nakamura e l’attore Vinicio Marchioni. L’intervento della speaker radiofonica è affidato alla giornalista Susanna Franchi.
Commissionato dai Berliner Philharmoniker, Ishjärta è stato eseguito in prima assoluta nel 2023 con la direzione di Kirill Petrenko. Nel brano «l’attenzione si concentra principalmente su due distinti caratteri degli accordi – dice Streich. Quelli più caldi e quelli più freddi. Da un lato, c’è la dimensione interiore del cuore, che pulsa in modo udibile. Qui gli accordi sono molto caldi, compatti e forti. Intorno a questo c’è uno strato gelido, composto da accordi che proteggono e sono più neutri dal punto di vista emotivo, dalla superficie quasi tangibile. Tra queste due dimensioni esiste un terzo spazio dove idealmente può emergere un’altra espressione. […] La mia attenzione – continua l’autrice – si concentra sulla questione di come rendere l’espressione più intensa. Le espressioni si amplificano o si annullano a vicenda? Mutano? La musica diventa indipendente o rimane all’interno delle sue componenti?».
no Concerto è invece una commissione di WDR Westdeutscher Rundfunk Köln e MITO SettembreMusica, eseguito in prima assoluta lo scorso luglio sotto la direzione di Michael Wendeberg. «In un futuro lontano, senza alcuna consapevolezza della musica e dei concerti come li conosciamo – sostiene Steen-Andersen – gli archeologi dissotterrano un registratore a nastro e un certo numero di rullini, uno dei quali contenente una registrazione dal vivo del Quarto Concerto per pianoforte di Beethoven. Per comprendere meglio la natura dei suoni memorizzati sui nastri, per lo più deteriorati, gli archeologi collegano il registratore a nastro a una camera di “ecolocalizzazione inversa”, consentendo loro di visualizzare ed esplorare lo spazio in cui venivano registrati i misteriosi segnali acustici». Il lavoro di Steen-Andersen appare quindi come un’esplorazione archeologica immaginifica, che mette insieme musica e media diversi, sperimentando un futuro lontano in cui la musica e i concerti come noi li conosciamo non esistono più.
In aggiunta, Treviño e l’OSN Rai propongono anche la celebre Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven. Scritto tra il 1804 e il 1808, nella sua aperta professione di eroismo –che raggiunge l’apice nella possente cellula ritmica iniziale definita «il destino che bussa alla porta» –il brano lascia intravedere le vette in cui l’autore si avventurerà negli anni successivi.
Il secondo concerto è previsto domenica 15 settembre sempre all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, con inizio alle 18, e in replica martedì 17 alle 21 al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Sul podio dell’Orchestra Rai lo zimbabwese-americano Vimbayi Kaziboni che propone, per la prima volta in Italia, A House of Call. My Imaginary Notebook di Heiner Goebbels: un ciclo di invocazioni, preghiere, poesie e canti per grande orchestra, che incorpora registrazioni di suoni e voci provenienti da tutto il mondo, raccolte dal compositore tedesco durante viaggi, ricerche e incontri. In questo “responsorio” secolare l’orchestra accompagna e sostiene le voci, risponde e le interpella. Insieme all’OSN Rai sono impegnati Daniel Skála (cimbalom), Filip Eraković (accordéon), Steffen Ahrens (chitarra), Simone Garino (sassofono tenore, clarinetto basso) e Tiziano Popoli (campionatore). Goebbels stesso ha curato la regia luci dell’opera, mentre la regia del suono è di Norbert Ommer.
L’Orchestra Rai, diretta dal giovanissimo Enrico Pagano, è poi protagonista del Concerto finale per il “Grande Torino” all’Auditorium “Giovanni Agnelli” del Lingotto venerdì 20 settembre alle 20. Musica, video arte e gioco del calcio si uniscono in un’unica serata –in collaborazione con Torino FC e TecheRai – che vede l’opera All’Infinito di Carlo Crivelli, commissionata da MITO SettembreMusica, accompagnare i video del filmaker Lorenzo Letizia. Protagonista la squadra del Torino e, assieme alla compagine Rai, il Coro Maghini preparato da Claudio Chiavazza, che esegue in prima assoluta il “poema moderno e trasversale” di Crivelli, considerato come un «concerto con immagini».
Informazioni e biglietteria: www.mitosettembremusica.it | https://www.mitosettembremusica.it/it/programma/artisti/orchestra-sinfonica-nazionale-della-rai-c.html