Ciao Lorenza, benvenuta e grazie per la tua disponibilità e per aver accettato il nostro invito. Se volessi presentarti ai nostri lettori, cosa racconteresti di te quale modella, fotomodella, attrice e giornalista?
Salve e vi ringrazio per questa intervista!
Sicuramente la mia carriera è iniziata come modella, ma da lì ho deciso di espandermi come attrice e giornalista. La moda è stata un grande trampolino di lancio per me; non mi sono mai fermata, ho studiato dizione e recitazione fino a formarmi come artista completa.
… chi è invece Lorenza Donna che vive la sua quotidianità e cosa fai al di fuori del tuo lavoro che puoi raccontarci?
Lorenza è una donna semplice, che ama leggere ed essere sé stessa. Adoro fare passeggiate con il mio cane e guardare serie tv crime. Amo prendermi cura di me attraverso la skincare e un buon allenamento fisico. Adoro stare in famiglia, cosa che per me è tutto.
Qual è stato il tuo percorso formativo, accademico ed esperienziale che ti ha portato a fare quello che fai oggi nel vestire i panni di modella, fotomodella e attrice? Come hai iniziato e quali le prime esperienze che ti hanno incoraggiato ad andare avanti in questa professione?
Quando ho iniziato sono stata scoperta da Elio Evangelista e Mirella Rocca, facendomi partecipare a diversi concorsi di bellezza e in questo modo ho ottenuto visibilità. Poi da lì ho capito che era il mio mondo stare davanti ai riflettori; di conseguenza ho iniziato a studiare recitazione con Fabio Slemer, Nicola Palmese e Giuseppe Cristofaro. Ho recitato in dei film italiani e ho studiato dizione. Ho fatto da speaker in radio e da lì come modella ho creato la mia produzione per insegnare posa e portamento a chi vuole imparare a stare davanti all’obiettivo. Voglio aiutare chi come me non sapeva come muoversi, è un mondo di leoni, bisogna sapersi fare spazio. Voglio aiutare le persone a essere più self confidence con sé stessi. Io stessa ho una cicatrice e non ho paura di mostrarla.
… e la tua componente professionale di giornalista, invece? Come nasce e qual è stato il tuo percorso formativo e professionale?
Ho sempre voluto fare la giornalista da quando ero piccola, perché sono sempre stata un amante della scrittura e della lettura. Grazie a Press Europe che mi ha permesso di diventarlo attraverso gli studi, lavorando sul campo come press nel settore moda e spettacolo.
Tu hai un sito web ufficiale (che i lettori trovano a piè di pagina) con il quale, insieme a una equipe di professionisti, ti proponi come consulente per corsi di posa, per shooting fotografici, e per consulenze nei settori nei quali lavori e hai maturato la tua esperienza professionale. Ci presenti questo sito web e ci parli di questa componente del tuo lavoro di consulente per dare qualche elemento in più ai nostri lettori, soprattutto le giovani donne, che fossero curiosi di conoscere queste opportunità e magari per iniziare a fare il lavoro che fai tu?
Ho creato Lorih Caradonna Production per aiutare le donne a sentirsi meglio con loro stesse, non per forza solo le modelle. Aiutandole con la postura e il portamento, a stare sui tacchi e a creare il loro personal branding e a migliorare la loro immagine l’autostima fa una sorta di glow up. Ho lottato con le unghie per la mia autostima in quanto sono una ex persona in sovrappeso per la mia malattia autoimmune e ora voglio aiutare chi come me si è sempre sentito nell’ombra.
«Appartengo a quella categoria di persone che ritiene che ogni azione debba essere portata a termine. Non mi sono mai chiesto se dovevo affrontare o no un certo problema, ma solo come affrontarlo.» (Giovanni Falcone, “Cose di cosa nostra”, VII ed., Rizzoli libri spa, Milano, 2016, p. 25 | I edizione 1991). Tu a quale categoria di persone appartieni, volendo rimanere nelle parole di Giovanni Falcone? Sei una persona che punta un obiettivo e cerca in tutti i modi di raggiungerlo con determinazione e impegno, oppure pensi che conti molto il fato e la fortuna per avere successo nella vita e nelle cose che si fanno, al di là dei talenti posseduti e dell’impegno e della disciplina che mettiamo in quello che facciamo?
Io credo che la fortuna possa capitare, ma devi coltivarla. Devi aiutarla più che altro. Nulla viene per caso, ma serve impegno e dedizione. Io non c’è giorno che non lavoro alla mia produzione. Il mio team è gestito anche da Fabio Leonardi (parte marketing dell’azienda) e ogni giorno ci mettiamo l’anima per dare al pubblico il meglio.
«… mi sono trovato più volte a riflettere sul concetto di bellezza, e mi sono accorto che potrei benissimo (…) ripetere in proposito quanto rispondeva Agostino alla domanda su cosa fosse il tempo: “Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so.”» (Umberto Eco, “La bellezza”, GEDI gruppo editoriale ed., 2021, pp. 5-6). Per te cos’è la bellezza? Prova a definire la bellezza dal tuo punto di vista. Come si fa secondo te a riconoscere la bellezza… nelle persone, nell’arte, nella moda, in un film, in generale nella vita di tutti i giorni?
La bellezza per me arriva da dentro. Nei gesti e nell’empatia delle persone. Ogni persona è a sé, ma io sono attratta particolarmente dalla gentilezza dell’animo, da chi aiuta il prossimo.
«Io vivo in una specie di fornace di affetti, amori, desideri, invenzioni, creazioni, attività e sogni. Non posso descrivere la mia vita in base ai fatti perché l’estasi non risiede nei fatti, in quello che succede o in quello che faccio, ma in ciò che viene suscitato in me e in ciò che viene creato grazie a tutto questo… Quello che voglio dire è che vivo una realtà al tempo stesso fisica e metafisica…» (Anaïs Nin, “Fuoco” in “Diari d’amore” terzo volume, 1986). Cosa pensi di queste parole della grandissima scrittrice Anaïs Nin? E quanto l’amore e i sentimenti così poderosi sono importanti per te e incidono nel tuo lavoro e nella tua vita professionale e inquella privata?
Condivido a pieno le parole di Anaïs. Molto spesso l’amore è l’unica cosa che ci fa sentire vivi e leggeri. La vita è un insieme di eventi e di sensazioni, è molto spesso credo che stiamo troppo tempo a riflettere sulle emozioni quando in realtà bisognerebbe andare più di pancia quando si tratta di sentimenti.
Conoscerai benissimo un’antica credenza secondo la quale “la fotografia ruba l’anima”. Oliviero Toscani, che di fotografia un po’ se ne intendeva, in una intervista rilasciata qualche anno fa ad Assisi presso il Convento di San Francesco dov’era per visitarlo, disse che «Forse è per questo che tante persone che sono troppo fotografate rischiano di diventare vuote dentro. Tante top model, tanti uomini famosi sono vuoti … la fotografia di fatto ruba il luogo della libertà, l’energia che ci fa vivere e andare avanti … e quindi, da questa prospettiva, chi scatta una foto deve sentirsi addosso una responsabilità pesante come un macigno … la responsabilità è nel capire che la fotografia ritrae le persone per quello che sono. Per questo bisogna stare attenti a documentare con serietà. Io posso dire che mi domando sempre se ho sufficienti cultura e capacità per raccontare e testimoniare il tempo che sto vivendo». Tu da Donna molto fotografata per il lavoro che fai e perché con i tuoi self rendi partecipi i tuoi follower dei momenti social, cosa ne pensi delle parole di Toscani? Davvero essere tanto fotografati può rubare l’anima tanto da diventare vuoti dentro? Cosa risponderesti a Toscani se fosse ancora vivo?
A Toscani risponderei che è vero; sono d’accordo. Ho visto situazioni dove a furia di essere fotografati non si riesce più a trasmettere, ma fatico a capirlo. Perché per me la fotografia è emozione, devo trasmettere qualcosa altrimenti per me la foto è vuota, altrimenti lo spettatore che guarda la foto non viene attirato da niente, specialmente se si fanno foto di nudo artistico. Lì arriva la magia! Bisogna trasmettere col corpo e con l’anima, con l’espressività.
«C’è un interesse in ciò che è nascosto e ciò che il visibile non ci mostra. Questo interesse può assumere le forme di un sentimento decisamente intenso, una sorta di conflitto, direi, tra visibile nascosto e visibile apparente.» (René Magritte, 1898-1967). Cosa ne pensi di questa frase detta da Magritte? Nelle arti visive, e nella fotografia in particolare, qual è, secondo te, il messaggio più incisivo? Quello che è visibile e di immediata comprensione oppure quello che, pur non essendo visibile, per associazione mentale e per meccanismi psicologici proiettivi scatena nell’osservatore emozioni imprevedibili e intense?
Le arti visive e la fotografia usano un linguaggio visivo per raccontare storie emotive, sfruttando il potere dei dettagli, ad esempio la luce o il colore. Da lì arrivano le emozioni: attraverso l’inquadratura, luci e ombre, la narrazione del soggetto e il movimento.
Una domanda sull’altra importante componente professionale della tua arte, quella della tua professione di giornalista. «Quale sarà la condizione della società e della politica di questa Repubblica di qui a settant’anni, quando saranno ancora vivi alcuni dei bambini che adesso vanno a scuola? Sapremo salvaguardare il primato della Costituzione, l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e l’incorruttibilità della giustizia, oppure avremo un governo del denaro e dei disonesti?» (Joseph Pulitzer, “Sul giornalismo”, 1904). Cosa ne pensi di queste parole di Pulitzer, che scrisse nel suo saggio sul giornalismo pubblicato nel 1904? In un momento storico come il nostro che tutti conosciamo per le guerre, per le fake news, per la manipolazione dell’informazione per fini politici, per i giochi di potere ad altissimo livello internazionale, in che stato di salute vive oggi il giornalismo occidentale, secondo te?
Sicuramente uno stato di salute complesso, data la crisi economica e l’ascesa dei media digitali. A volte ci imbattiamo anche in fake news, ma sostanzialmente il giornalismo occidentale sta affrontando molte sfide tra quelle economiche e un buon accesso alle informazioni. Ma in ogni caso si fa sempre un buon lavoro per adattarsi alle nuove dinamiche per rimanere in egual modo una risorsa importante per questa società.
Se per un momento dovessi pensare alle persone che ti hanno dato una mano, che ti hanno aiutata significativamente nella tua vita professionale e umana, soprattutto nei momenti di difficoltà e di insicurezza che hai vissuto, che sono state determinanti per le tue scelte professionali e di vita portandoti a prendere quelle decisioni che ti hanno condotto dove sei oggi, a realizzare i tuoi sogni, a chi penseresti? Chi sono queste persone che ti senti di ringraziare pubblicamente in questa intervista, e perché proprio loro?
Le persone sono molte, sicuramente tutti i fotografi che mi hanno fotografata agli inizi quando ancora arrossivo davanti all’obiettivo. La mia famiglia e i miei collaboratori che hanno sempre creduto in me.
E indubbiamente me stessa, che, battendomi una pacca sulla spalla da sola, ha sempre lottato con i denti per ciò che amo.
Gli autori e i libri che, secondo te, andrebbero letti assolutamente quali sono? Consiglia ai nostri lettori almeno tre libri da leggere nei prossimi mesi dicendoci il motivo della tua scelta.
Autori che amo sono indubbiamente molti ma ne cito un paio riguardo alla crescita personale: Eckhart Tolle con Il Potere di Adesso o James Clear con Atomic Habits per cambiare le proprie abitudini e migliorare la propria vita.
… e tre film da vedere? E perché, secondo te, proprio questi?
Alla ricerca della felicità o La rivincita delle bionde, due film che per l’autostima sono l’ideale e fanno bene all’anima.
I tuoi prossimi progetti? Cosa ti aspetta nel tuo futuro professionale che puoi raccontarci? A cosa stai lavorando in questo momento?
Non posso parlare di progetti futuri per questioni di privacy ma sicuramente sarete aggiornati sui canali social e sul sito in tempo reale.
Dove potranno seguirti i nostri lettori?
Sui social tipo Instagram e Facebook e YouTube dove a breve inizieremo a pubblicare i video.
Come vuoi concludere questa chiacchierata e cosa vuoi dire a chi leggerà questa intervista?
Amate sempre ciò che fate, fatelo con passione e dedizione e sarete sempre soddisfatti di voi stessi. E non fatevi mai abbattere da nessuno, nessuno deve dirvi cosa siete in grado di fare o meno: lo ho provato sulla pelle.
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Lorih Caradonna “La più bella fotomodella d’Italia 2023”
Lorenza Caradonna
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CREDIT:
Foto di Fabio Noe e Paolo Lunni.
Fabio Noe:
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Paolo Lunni:
Foto di Moreno Toniolo