Abbiamo ospite con questa intervista Paola Corradi e per presentarla le chiediamo che ci parli della sua passione per la scrittura.
Paola ha pubblicato diversi racconti e poesie in Antologie partecipando a vari Concorsi letterari.
Ciao Paola, benvenuta e grazie per aver accettato il nostro invito. Come ti vuoi presentare ai nostri lettori che volessero sapere di te quale scrittore e poeta?
Buongiorno e grazie a voi per il cortese invito. Posso affermare, e forse potrà sembrare una risposta banale, che ho sempre amato scrivere: tramite la penna riesco ad esprimere ogni mio pensiero, più che ad alta voce. Già all’età di 20 anni ho iniziato ad abbozzare un romanzo, mai terminato. Probabilmente i tempi non erano ancora maturi. Per diversi anni ho abbandonato questa mia passione, fino a quando circa due anni fa, a seguito di un periodo “difficile” personale, ho riscoperto la voglia di scrivere ed è così che è nata “La panchina rossa”, ottenendo una Segnalazione Speciale di Narrativa Edita – Premio Letterario Victoria 3.0. Questo mi ha incentivato a continuare. Ho scritto diversi racconti che sono stati pubblicati in Antologie ed anche poesie. Non mi considero una scrittrice: sono alle prime armi e per me l’importante è far conoscere ai lettori le mie storie, anche se di fantasia e alcune sfaccettature del mio “io” interiore. Preferisco essere considerata un’autrice che ama scrivere.
Chi è invece Paola al di là della sua passione per la scrittura, per la letteratura, per la poesia e la lettura? Cosa puoi raccontarci di te e della tua quotidianità?
Ho sempre abitato, fin dalla nascita, nel piccolo paese di Santo Stefano Lodigiano di circa 1.900 anime, a pochi chilometri di distanza dal confine tra la Lombardia e l’Emilia Romagna. Mi sento molto legata a queste terre di origine contadina, dove ho frequentato l’asilo, allora gestito da Suore e la scuola elementare, mentre le medie e le superiori, seguendo le orme di mia sorella maggiore, le ho praticate nella vicina Piacenza. Da circa 36 anni lavoro come amministrativa all’Ospedale di Codogno, tristemente noto alle cronache per il primo caso di Covid. Ho sempre cercato, nel poco tempo a mia disposizione di dedicarmi agli altri facendo volontariato. Amo tantissimo l’uncinetto, che trovo rilassante.
Qual è il tuo percorso accademico, formativo, professionale ed esperienziale che hai seguito e che ti ha portato a fare quello che fai oggi nel vestire i panni della scrittrice e della poetessa?
Come ho anticipato prima ho frequentato le Scuole Superiori a Piacenza diplomandomi Insegnate di Scuola Primaria, anche se in seguito ho intrapreso la carriera da impiegata. Oltre a leggere romanzi, adoro i quotidiani locali per essere costantemente informata su quanto avviene nel mio territorio lodigiano. Scrivere mi rilassa molto e mi viene naturale, unendo poi la mia fervida immaginazione, ecco come nascono le mie opere. Pubblicare i miei scritti, ma soprattutto i romanzi per poi sponsorizzarli, per una persona riservata come me, non è facile. Ma nella vita bisogna affrontare nuove sfide, e mettersi in gioco, indipendentemente dal risultato.
Come nasce la tua passione per scrittura, per la poesia e per i libri? Chi sono stati i tuoi maestri e quali gli autori che da questo punto di vista ti hanno segnato e insegnato ad amare i libri, le storie da scrivere e raccontare, la lettura e la scrittura?
La mia passione per la lettura e per i libri mi è stata trasmessa da mia sorella maggiore. Non ho un autore in particolare che amo tra stranieri e italiani, famosi e non. La passione per la scrittura era ed è innata in me. Scrivere mi riesce facile, appagante e di enorme soddisfazione. Più difficile, per il mio carattere riservato, è darmi visibilità.
Nel 2022 pubblica il primo romanzo “La panchina rossa” dove affronta la problematica della violenza di genere ottenendo una Segnalazione Speciale per Narrativa edita – Premio Letterario Vctoria 3.0. Chiediamo a Paola di raccontarci qualcosa sia sulla sua ispirazione per scrivere questo romanzo e sia sulla trama.
Quando ho incominciato la stesura de “La panchina rossa”, oltre ad un romanzo dalla lettura scorrevole e dalla trama intrigante, ho voluto dare un senso a questo romanzo “sfiorando” la tematica della violenza di genere, che ancora al giorno d’oggi si ascolta distrattamente alla televisione, perché purtroppo è entrata a far parte del nostro quotidiano. Chi ha letto questo romanzo si aspettava una storia incentrata solo sulla violenza. Invece la trama è ben diversa. La protagonista Paola, è una giovane donna che dopo aver trovato lavoro in uno studio notarile decide di trasferirsi e di vivere in città Qui abita già un suo amico d’infanzia Andrea, il quale essendo segretamente innamorato di lei, proverà a violentarla, nello scellerato tentativo di dimostrarle quello che prova. Paola, ingenuamente, lo perdonerà. Ma Andrea, per vendicarsi del rifiuto subito, spingerà Paola nelle braccia di un altro uomo,che la farà innamorare e poi tragicamente l’abbandonerà. La vita di Paola, già abbastanza tormentata subirà una brusca svolta quando per caso scoprirà la verità e la sua strada si intreccerà con quella di un altro uomo tra colpi di scena, amore e delusioni.
Chi sono i destinatari che hai immaginato mentre lo scrivevi?
A tutti coloro che vogliono sentirsi catapultati all’interno della storia provando le medesime emozioni dei protagonisti, assaporando la bellezza dei luoghi e i colori della natura descritti. A quelle donne che possono leggere in qualche frammento del testo parte della loro storia e trovare, come la protagonista Paola, persone che le prendano per mano per aiutarle ad uscire dal tunnel della violenza. Forse il mio messaggio è molto ambizioso, ma perché non provarci!
Nel 2024 esce il tuo secondo Romanzo edito dalla Casa Editrice ATILE EDIZIONI dal titolo: IL DIARIO DI NICOLE, un romanzo interiore, un noir introspettivo. Storia contemporanea di genere sentimentale, ma anche esistenziale. Questo romanzo partecipa alla Fiera del Libro di Torino e Napoli. Ci vuoi parlare della trama di questa tua nuova opera e quale messaggio vuoi inviare ai lettori ed alle lettrici?
Nel romanzo “Il Diario di Nicole” ritroviamo gli stessi e anche nuovi personaggi de “La panchina Rossa”. Paola e Roberto, ormai sono una giovane coppia. Trasferiti al maneggio Nicole incominciano la loro vita insieme, ma il passato dell’uomo nasconde qualcosa, anzi qualcuno che riapparirà sulla scena per portare scompiglio o magari per far luce su cosa era successo in un lontano ieri. Paola per caso trova il diario di Nicole, giovane ragazza scomparsa prematuramente per mano di colui che le giurava amore, di cui si pensava di sapere tutto ed invece c’è ancora molto da scoprire sulla sua vita passata e, soprattutto, anche sulla sua morte. Ed è proprio in quel diario che si trova ogni chiave di lettura riguardante strani avvenimenti che accadono nel maneggio. Un “noir introspettivo” con venature fra il giallo ed il rosa in una vicenda dalle mille sfaccettature di trama ed emozioni. Per i lettori amanti di letture mai banali e di continui colpi di scena.
Una domanda difficile: perché i nostri lettori dovrebbero comprare e leggere i tuoi libri? Prova a incuriosirli perché vadano in libreria o nei portali online per acquistarlo.
Un’esperienza di lettura speciale, dove la trama non si sofferma alla sola vicenda amorosa fra personaggi primari e secondari, ma pagina dopo pagina, le trame evolvono tra colpi di scena, gelosie, intrighi e scenette esilaranti. Il lettore si sentirà catapultato all’interno della storia provando le medesime emozioni dei protagonisti, assaporando la bellezza dei luoghi e dei colori della natura in atmosfere dense di emozione e suspanse. Descrizioni dettagliate, mai pesanti, arricchiscono la narrazione aggiungendo profondità e sfumature ai sentimenti e agli eventi raccontati.
C’è qualcuno che vuoi ringraziare e che ti ha aiutato a realizzare le tue opere letterarie? Se sì, chi sono queste persone e perché le ringrazi pubblicamente?
Innanzitutto mia madre. Terminata “La panchina rossa”, avevo deciso di non scrivere più romanzi, ma dedicarmi a solo racconti e poesie. Poi l’insistenza dei lettori ma soprattutto di mia madre, mi ha spinto ad abbozzare “Il diario di Nicole” . Purtroppo a metà del romanzo mia madre è venuta a mancare. Volendo mantenere la promessa, ho dedicato a lei il romanzo una volta ultimato. Devo inoltre ringraziare di cuore la Dr.ssa Elita Di Girolamo, Editore della Casa Editrice ATILE EDIZIONI, l’editor Dr.ssa Francesca Ghiribelli che mi hanno supportato e “sopportato” in questa nuova avventura. Ringrazio inoltre tutti coloro che leggeranno “Il diario di Nicole” da aprile pubblicato.
Ringraziamo Paola di averci intrattenuto con le sue opere e le chiediamo se ha nuove idee di progetti letterari .
Sto partecipando a nuovi Contest ed in particolare a due progetti a cui tengo particolarmente. Vedremo. Intanto ho già in mente una nuova trama per un romanzo. Chissà: solo il tempo saprà dare una risposta.