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Cinema. Virzì (UGL): Intelligenza Artificiale non disumanizzi gli attori

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Filippo Virzì Segretario Regionale Ugl Creativi Sicilia

Nuovo fronte aperto tra gli studios di Hollywood e il sindacato degli attori americani (SAG-AFTRA), recentemente sceso in piazza per manifestare la propria contrarietà all’uso di intelligenze artificiali per la creazione di musiche dei film, sceneggiature o direttamente in scena, al posto degli attori in carne e ossa. Se su molti aspetti della vertenza, infatti, sembrava oramai che le parti fossero vicine a un accordo, l’ultimo pacchetto di offerte che gli studios hanno avanzato come “ultima e migliore offerta” per mettere fine allo sciopero è stato rispedito al mittente. Motivo? Le case cinematografiche pretendono di sfruttare l’IA per riportare sul set attori morti.

Per il sindacato americano degli attori nel fatto che le case produttrici vorrebbero poter ricreare le sembianze degli attori morti usando l’intelligenza artificiale senza però dover ottenere prima alcun consenso dagli aventi diritto, ovvero i familiari superstiti dell’artista.

Da contratto gli attori che guadagnano più di 32.000 dollari per episodio televisivo o 60.000 dollari per film dovrebbero sottoporsi a una vera e propria scansione per le IA che li ricreerebbe digitalmente, nella voce, nell’aspetto, nella mimica facciale e nelle pose.

“Se da un lato sembrerebbe una grande opportunità in America per le etichette cinematografiche –  sostiene Filippo Virzì  Segretario regionale UGL Creativi Sicilia – dall’altro rappresenta una vera e propria  minaccia occupazionale e profesionale,  le etichette cinematografiche pretendono di ingaggiare attori morti riportati sulle scene grazie all’IA senza il consenso degli eredi e senza compensi, è inaccettabile, ciò risponde a disumanizzare gli attori, no all’uso distorto e Illegittimo  dell’ Intelligenza Artificiale anche nel delicato mondo cinematografico, il comparto va urgentemente regolamentato da accordi fra le parti che garantiscano gli attori stessi e le professionalità delle maestranze di tutto l’indotto”.

Un prestigioso premio per ‘Il prezzo da pagare’

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Oggi è una buona giornata per “Edizioni Il Foglio” e per il nostro autore Stefano Tamburini. Il suo libro “Il prezzo da pagare” (Storie di donne e uomini ribelli, quando lo sport diventa lotta per i diritti umani e civili) è stato inserito fra le opere premiate al “Books for Peace 2023 International Award” per «il prezioso lavoro in favore dei Diritti Umani, per l’importante contributo Culturale e Letterario». “Books for Peace” nasce nel 2017 da un progetto di un gruppo di associazioni: FUNVIC (Fundação Universitária Vida Cristã / UNIFUNVIC) – Brasil club Unesco BFUCA-WFUCA sezione Europa, ANASPOL (Associazione Nazionale Agenti Sottufficiali Polizie Locali), IADPES International Academy Diplomatic Pax et Salus, Associazione Nazionale Giudici di Pace. Lo scopo è quello di valorizzare i libri (attraverso un concorso letterario), la cultura, le persone, lo sport, l’arte, che trattano gli argomenti della Pace a tutto tondo, non solo tra i popoli, ma dei popoli: come la violenza di genere, il bullismo, le discriminazioni razziali e religiose, l’integrazione sociale e culturale.

La consegna del premio è in programma per domenica 17 dicembre 2023 (ore 16) a Palazzo Cardinal Cesi (Curia Generale dei Salvatoriani) in via della Conciliazione a Roma.

Il libro “Il prezzo da pagare” è stato fra i semifinalisti al Premio Bancarella Sport 2023.

#FATTIESTRAFATTI “Respiro a testa in giù”, L’amore per la ginnastica artistica nel libro di Claudia Cinelli

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#FATTIESTRAFATTI: “RESPIRO A TESTA IN GIU’”, L’AMORE PER LA GINNASTICA ARTISTICA NEL LIBRO DI CLAUDIA CINELLI

Ben ritrovati cari lettori di #fattiestrafatti. Grazie per il successo che mi state attribuendo.

Oggi sono in compagnia di una giovane autrice, ma molto promettente, Claudia Cinelli.

Nasce a Brescia il 19 agosto del 1997. Cresce a Sarezzo dove coltiva la sua passione per la ginnastica artistica accanto a quella per lo studio e la scrittura. Nel 2021 conclude gli studi magistrali in Lettere e Filosofia, diventando Dottoressa in Filologia Moderna. Ogni giorno continua la sua scoperta della ginnastica a 360 gradi: dall’essere una ginnasta, passando per il tavolo della giuria alle competizioni fino al ruolo di insegnante.

“Si può fare qualcosa di grande della ginnastica, basta desiderarlo davvero.”

“Respiro a testa in giù”, Atile edizioni, è una storia piena di passione e di immediatezza, è la storia, infatti, di una ragazza che ama il suo sport, la ginnastica artistica, che vive con dedizione e non poche difficoltà.  Un libro che unisce i toni rosa, fino ad arrivare a una storia di vita dedita allo sport; una piccola autobiografia giovanile che vede alle sue radici l’amore incontrastato per la ginnastica artistica. In questa avventura ritroviamo ragazze forti, amiche e rivali, e al contempo antagoniste sportive della protagonista. Uno sport, la ginnastica artistica che poggia su tre pilastri fondamentali: organizzazione, sincronia e precisione. Il personaggio principale è una ginnasta individualista da dieci anni. Si definisce molto competitiva e desiderosa di arrivare a traguardi più alti.

  • Claudia, benvenuta a #fattiestrafatti. Innanzitutto ti chiedo di raccontarti con tre aggettivi e quanto sei #fattaestrafatta di amore per la ginnastica.

Determinata, ottimista, precisa. Tre ingredienti fondamentali della ricetta “Claudia”. L’amore per la ginnastica è incondizionato, quello che ti permette di dare senza aspettarti nulla in cambio, raro e prezioso.

  • Giovane, appassionata, sincera. Un piccolo libro, ma pieno d’amore. Tu davvero “Respiri a testa in giù” Claudia?

Non è solo respirarci a testa in giù, è proprio un modo di vivere che, come qualsiasi altra cosa, ha i suoi pro e contro. Tutto ruota sempre attorno alla mia ginnastica.

  • Quando nasce l’idea di trasportare su carta le tue emozioni e la tua vita quotidiana?

Domanda spinosa. All’università mi avvicino al mondo della scrittura un po’ per caso. Dico sempre che la ginnastica mi ha donato davvero tanto e che, in un certo senso, avevo l’obbligo di ringraziarla di tutto quel che mi aveva dato. Il mezzo più congeniale a me si è rivelato proprio la scrittura. Mi metto seduta e se il momento è buono, le parole fluiscono da sole.

  • Immagino tu abbia anche una passione per la scrittura. Dunque, ricapitoliamo, come riesci a conciliare studio, allenamenti, vita sociale?

La scrittura ha il suo tempo e va indubbiamente rispettato. Per il resto è tutto un incastro di minuti nelle giornate, ma è sempre stato così da quando sono piccola: si incastra per riuscire a farci stare tutto quello che si vuole fare.

  • “Respiro a testa in giù” colpisce per la semplicità narrativa e la verve che solo una giovanissima può avere. Che tipo di riscontro hai avuto tra le tue coetanee e colleghe rivali nel campo della ginnastica artistica?

Non è sempre stato tutto rose e fiori, così come è normale che sia. Ci sono state compagne con cui non ho mai approfondito la conoscenza e altre che sono ancora oggi parte della mia quotidianità. Tutto varia in base al rapporto, al legame che si crea. Ci sono quelle con cui la rivalità è limitata al tempo della competizione e quelle con cui non si condivide poco o nulla. Pesi e misure come con tutto.

  • Ci sono, oltre la protagonista, altri due personaggi molto interessanti, Andrea e Lucrezia. Ce li vuoi raccontare tu?

Qui si fa dura l’intervista, ma partiamo per ordine con Lucrezia. Mi riallaccio alla domanda precedente dicendo che Lucrezia è stata la compagna con cui ho condiviso tanto. Nel tempo è stata anche una rivale, ma il nostro legame ci ha sempre permesso di lasciare la competizione in secondo piano o comunque veramente limitata al momento dell’esercizio. Auguro a tutti di trovare una Lucrezia nel proprio percorso sportivo.

Andrea invece è stato un fulmine a ciel sereno, uno di quelli che non ti aspetti, ma che, quando arriva ti stravolge. Mi ha permesso di capire alcuni sentimenti che fino ad allora non avevo mai provato, ma ho anche riscoperto la mia ginnastica cercando di presentarla a lui ripartendo da zero.

  • Hai molto caratterizzato il libro con frasi all’inizio dei capitoli e iniziali che introducono direttamente alla storia. Questo modo di scrivere ti ha permesso di esprimerti meglio e di trasmettere in tutta sincerità quello che volevi raccontare?

Assolutamente sì; volevo una storia bella, ma che non fosse estraniata dalla realtà e dalla mia esperienza. Desideravo che chiunque potesse immedesimarsi nella protagonista e la scrittura semplice e diretta mi è stata sicuramente d’aiuto. La scrittura deve anche rappresentare l’autore stesso e io sono proprio come quelle parole.

  • Ma dimmi, quanto è #fattaestrafatta l’allenatrice Martina e cosa ha insegnato alle sue allieve?

Uh, qui siamo veramente sul difficile. Gli insegnanti sono sempre parte integrante della crescita di una persona, ma chiunque potrà essere d’accordo con me sul fatto che solo pochi rimangono impressi. C’è chi ricorda la severità, chi la bravura, chi l’affinità caratteriale. Io non lo so cosa mi colpì di Martina, ma so che l’ho sempre ammirata (e anche oggi che siamo colleghe la osservo sempre con un occhio di riguardo). Mi ha colpito la sua fiducia nelle mie capacità, la sua pazienza nell’assecondare le difficoltà e la condivisione dello stesso progetto che aveva come obiettivo la mia crescita come persona.

  • Claudia, quanti sacrifici ci vogliono per primeggiare nel tuo sport?

Scontato dire tanti e forse non sono la persona più adatta a rispondere a questa domanda. Io non ho primeggiato proprio quasi mai. Ma i sacrifici sono stati fatti senza pensare che stessi rinunciando a qualcosa.

  • Qual è il messaggio che vuoi far passare con questo libro?

Non serve essere una grande ginnasta per far qualcosa di grande della ginnastica.

  • I tuoi progetti futuri?

Spoiler: tra meno di un mese esce il sequel di “Respiro a testa in giù”. Cosa farà Valentina della sua vita e la ginnastica sarà ancora parte di lei?

  • Che bella notizia! Non vediamo l’ora di leggerti ancora cara Claudia.

Grazie a Claudia Cinelli per essere stata ospite di #fattiestrafatti.

Per acquistare il libro:

https://www.amazon.it/Respiro-testa-gi%C3%B9-Claudia-Cinelli/dp/B0CF4J32PX/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=&sr=

 

DANIELA MEROLA

 

 

Cardellino presenta SILVIO ORLANDO in LA VITA DAVANTI A SÉ | Spettacolo vincitore del Premio “Le Maschere del Teatro Italiano” 2022 come miglior monologo | Venerdì 17 e sabato 18 novembre 2023, ore 21.00

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Silvio Orlando_La vita davanti a sé_ foto di Laila Pozzo

È l’attore pluripremiato e tra i più apprezzati da pubblico e critica nel panorama nazionale Silvio Orlando ad aprire la Stagione di prosa del Teatro Celebrazioni di Bologna con lo spettacolo La vita davanti a sé, in programma venerdì 17 e sabato 18 novembre 2023 alle ore 21.00.

Vincitore del Premio “Le Maschere del Teatro Italiano” 2022 come miglior monologo, la messa in scena è una trasposizione teatrale dell’omonimo romanzo dello scrittore lituano naturalizzato francese Romain Gary, pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema due anni dopo.

La storia si aggira attorno al personaggio di Momò, un bimbo arabo orfano e segnato da un’infanzia difficile, che vive nel quartiere multietnico di Belleville a Parigi, nella pensione di un’anziana ex prostituta ebrea, Madame Rosa, che lo accudisce come una madre. A interpretare il protagonista Silvio Orlando, che, con la spensieratezza propria di Momò, porterà lo spettatore dentro il suo dramma, affrontando con la giusta ironia la spinosa questione della convivenza tra culture, religioni e stili di vita differenti – anche attraverso il rapporto d’amore tra madre e figlio – tematica ancora oggi molto attuale e in cui il romanzo di Gary appare antesignano del presente.

Accanto a Orlando, che ha curato inoltre la regia dell’adattamento teatrale, sul palco si esibirà l’ensemble formato da Daniele Mutino (fisarmonica), Roberto Napoletano (percussioni), Luca Sbardella (clarinetto/sax) e Kaw Sissoko (kora/djembe), per ricreare la romantica, retrò e variopinta ambientazione parigina, con melodie e ritmi ispirati a popoli lontani, ma anche tipici della capitale francese quali valzer e chansonnes. Le scene dello spettacolo sono di Roberto Crea, il disegno luci di Valerio Peroni e i costumi di Piera Mura.

Silvio Orlando_La vita davanti a sé_ foto di Laila Pozzo

PREZZI: Intero 31,00 € – Ridotto 28,00 € – Abbonati 26,00 € – Under 29 25,00 €

I biglietti sono acquistabili online e nei punti vendita autorizzati sui circuiti Vivaticket e TicketOne, e presso la biglietteria del Teatro Celebrazioni (https://bit.ly/SilvioOrlando23WEB).

La biglietteria del Teatro Celebrazioni è aperta dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio (Via Saragozza 234, Bologna | Tel: 051.4399123 | E-mail: info@teatrocelebrazioni.it).

Il pubblico potrà prenotare per una cena o un aperitivo al Celebrazioni Bistrot, nel foyer del Teatro, a cura del Ristorante Biagi e del cocktail bar “10 Codivilla”, aperto da un’ora e mezza prima dell’inizio di ogni spettacolo. Info e prenotazioni: +39 329 8120861.

Teatro Celebrazioni

Theatricon Srl | Via Saragozza 234, Bologna

www.teatrocelebrazioni.it

Tel: 051.6154808 | E-mail: stampa@teatrocelebrazioni.it

LA VITA DAVANTI A SÉ

Venerdì 17 e sabato 18 novembre, ore 21.00

Teatro Celebrazioni di Bologna

 Una Produzione Cardellino

Traduzione Giovanni Bogliolo – edizione Biblioteca Neri Pozza

Tratto dal romanzo “La vie devant soi” di Romain Gary (Emile Ajar)

© Mercure de France, diritti teatrali gestiti dalle edizioni Gallimard con il nome di “Romain Gary” come autore dell’opera originale

Con Silvio Orlando e con Daniele Mutino (fisarmonica), Roberto Napoletano (percussioni), Luca Sbardella (clarinetto/sax), Kaw Sissoko (kora/djembe)

Scene Roberto Crea

Disegno luci Valerio Peroni

Costumi Piera Mura

Organizzazione Maria Laura Rondanini

Riduzione e regia di Silvio Orlando

“Figlio non sei più giglio con Daniela Poggi” | di Meri Lolini

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Daniela Poggi nel 2021 ha costituito una società una SRLS impresa sociale iscritta al terzo settore per promuovere e diffondere cultura “Bottega Poggi”. La parola chiave che sta alla base della creazione di questa “Bottega” è molto importante e decisiva per i nostri tempi: “inclusione”. I temi trattati sono molteplici e tutti necessari per le nostre consapevolezze. Una “Bottega” per non sprecare il proprio tempo e per ragionare di quelli, che sono i guai di una società che arranca. Una “Bottega” alla stregua di quelle degli artisti rinascimentali, dove crescevano le idee ed il genio e dove si creavano capolavori. In questi giorni è uscito il suo nuovo spettacolo teatrale, che consiste in un melologo, infatti è una composizione letteraria declamata con l’accompagnamento musicale. Lo spettacolo teatrale intitolato “Figlio , non sei più giglio” è stato prodotto dalla Bottega Poggi ed è stato scritto diretto da Stefania Sorrino con Mariella Nava e Daniela Poggi. L’autrice Stefania Porrino ha preso spunto dalla famosa lauda del pianto della Madonna nella poesia “Donna de Paradiso” di Jacopone da Todi. Questo è componimento in volgare anche chiamato” Il pianto della Madonna” ed è pensato come un dialogo ai piedi della croce, nel quale Maria mostra tutto il suo dolore per la perdita di suo figlio. Stefania Porrino delinea in questo monologo la figura di una donna moderna anche lei si chiama Maria ed anche lei vive il dolore di una spada che le ha trafitto il cuore, ma in una situazione rovesciata in cui l’amato figlio non è la vittima innocente, ma è lui l’autore della violenza su una donna anche lei madre, che come sua madre è portatrice di vita. Maria si trova impotente a doversi misurare con il dramma di quell’atto assassino compiuto dal figlio e la sua mente è attraversata da mille pensieri e milioni di domande, per tentare di ricostruire le possibili cause del gesto terribile di quel figlio e cerca di trovare uno spiraglio di speranza in una sua rigenerazione interiore, che renda possibile a lei -madre-perdonare un figlio che non è più un giglio. Affrontare un dolore è sempre molto faticoso e se questo è generato da quel figlio che hai portato in grembo, che hai cresciuto con tanta attenzione e tanto amore, questa disperazione porta ad una ricerca del perché questo sia potuto accadere e così mamma Maria cerca di arrivare ad una rigenerazione interiore, che le dia uno spiraglio di speranza per comprendere quel figlio che non è più puro come un giglio, ma è un assassino .L’ambientazione coinvolge il pubblico perché tutto lo spettacolo teatrale è recitato con la musica dal vivo scritta ed interpretata da Mariella Nava. La prima data della tournee è stata 8 novembre a Forlimpopoli e lo spettacolo ha già una bella programmazione in varie località italiane fino al 12 dicembre.

Post-Post di Claudia Fofi

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Articolo e intervista a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo.

“Post-Post” nasce dentro la home di facebook, è quindi una raccolta di post. Già dal titolo, che gioca sulla possibilità per il post di avere una sorta di futuro, cosa che riguarda in genere la letteratura e la poesia, l’autrice si pone la domanda circa il mezzo: cos’è infatti facebook? Perché lo abbiamo inventato? Perché si scrivono i post? Il fatto che facebook, come tutti i social, sia veicolo della comunicazione umana, lo rende di fatto aperto a qualunque tipo di comunicazione, nel bene e nel male. I post raccolti qui spaziano su temi eterogenei della vita di chi scrive. Piccole storie buffe, poesie, momenti della quotidianità, pensieri sulla vita, sull’amore. Una sorta di diario, con una differenza grande però, che è quella che si va a indagare: il diario si scrive nell’intimo, il post va a contattare un pubblico di lettori nell’immediato. Quando si entra nella propria pagina e si scrive un post lo si fa in maniera perfettamente consapevole di questa differenza. Lo scrittore di post si espone immediatamente a un giudizio. Trasferire poi questi post in un libro è una fase successiva in cui si decide di uscire dal social per entrare nel rapporto corporeo con la scrittura e con i lettori.

Intervistando la scrittrice Claudia Fofi.

Qual è stata l’ispirazione dietro la tua opera letteraria dal titolo “Post-Post”?
Mi sono resa conto che i miei post più letti e commentati erano quelli nei quali raccontavo delle piccole storie, solitamente autobiografiche, con uno stile ironico e affettuoso. Erano post in cui raccontavo i miei viaggi, le musiche che amo, alcuni piccoli eventi della vita quotidiana, ai quali ho cercato di dare una dignità letteraria.

Come mai hai scelto il genere ‘Post’ come forma espressiva?
Ho scelto il post come medium perché mi consentiva di generare una comunicazione diretta con i lettori. Rientra nella grande categoria della letteratura autobiografica, a patto che da parte di chi scrive ci sia una scelta linguistica precisa, la volontà di costruire una
lingua letteraria. Non scrivo mai di getto, ma medito molto sulle parole da usare e credo che questo faccia la differenza tra un post scritto per commentare i fatti del giorno e un post scritto invece per raccontare qualcosa. Il racconto è una forma di espressione antichissima, che non cambia, a prescindere dal mezzo attraverso cui viene veicolato.

Quali temi o argomenti sono ricorrenti nella tua scrittura all’ interno di queste 137 pagine?
Non ci sono temi ricorrenti quanto piuttosto un modo di scrivere che accomuna diversi temi. Si scrive sempre sulle stesse cose, la vita, gli amori, le cose assurde che capitano, i viaggi e le persone che si incontrano. È il modo di raccontare le cose che capitano a fare la differenza tra chi racconta e chi invece fa la semplice cronaca di un fatto. Il libro è suddiviso in tanti racconti e micro racconti, molti dei quali sono ironici, alcuni direi che fanno proprio ridere. Racconti popolati da una realtà che è quella di prima della pandemia, quando eravamo sicuramente più leggeri di adesso.

Come definiresti il tuo stile in “Post-Post”?
È uno stile molto semplice, chiaro, frutto di un’estenuante ricerca da parte mia. Il social in questo mi è stato di grande aiuto. Ho capito che tipo di scrittrice sono nella dimensione del racconto breve, proprio sviluppando uno stile mio personale in dialogo diretto con chi legge. È una scrittura che vuole farsi capire, ma che con semplicità va nel profondo delle cose. Almeno così mi hanno detto quelli che hanno letto il libro.

Quali artisti e scrittori ti hanno ispirato nel corso della tua carriera fino ad oggi?
Sono una lettrice molto disordinata, onnivora e divoratrice di libri sin da molto piccola, eppure non saprei definire con chiarezza i miei punti di riferimento letterari. La mia libreria è un luogo in cui convivono pacificamente Pavese con Kafka, Kurt Vonnegut con Elsa
Morante. Sono una che lascia a metà tutti i libri di Carrère. Mi fa venire voglia di imbiancare una parete. E sono un’amante dei libri umoristici. Mi fa molto ridere Achille Campanile. Abbiamo da imparare molto anche dai testi delle canzoni: ad esempio Tom Waits, i suoi personaggi, la sua malinconia credo mi abbiano influenzato molto. Così come mi sento legata a Franco Battiato, il primo cantautore che a casa mia mise d’accordo tutti: un genio.

Come inizia, solitamente, il processo di scrittura di un tuo nuovo libro? Che gioca ruolo l’emozione nella tua creazione editoriale firmata Bertoni Editore?
La mia scrittura è molto calata nelle emozioni, ma cerca un modo di offrire al lettore la libertà di commuoversi oppure no, di ridere oppure no, di arrabbiarsi e di voltare pagina. Aderisco al famoso manifesto di Daniel Pennac sui diritti dei lettori. L’emozione spesso è confusa con una certa mercificazione dei sentimenti, quando invece è così fondante che muove ogni aspetto delle nostre vite. Va usata con cura e con cautela, per non sperperarla in inutile retorica.

Puoi raccontare un momento o un luogo che ti ha ispirato a scrivere le pagine di “Post-Post”?
In questo libro c’è una parte dedicata ai viaggi. In particolare ho un ricordo molto bello di una persona con la quale ho convissuto per un certo periodo in Francia, una pianista di Hong Kong. Ero in un periodo molto difficile della mia vita (a proposito di emozioni), uscivo da un matrimonio fallito. La sua amicizia, alcuni suoi comportamenti buffi e delicati mi hanno molto aiutata. Lei era un vero e proprio personaggio. Ne scrivevo nei post che poi ho inserito nel libro in un capitolo intitolato “La mia coinquilina cinese”, che è stato adattato anche come monologo teatrale.

Come scegli le parole e le immagini ‘poetiche’ presenti nei tuoi libri per comunicare le tue emozioni o messaggi ai vari lettori?
Una parola sbagliata può disturbarmi parecchio, quindi scelgo le parole con grande attenzione e mi piace inserire nel tessuto della scrittura alcune invenzioni, specialmente nel ritmo, nell’uso volutamente “sbagliato” di alcuni avverbi, per dare un sapore di lingua
parlata. Forse è il mio lavoro pluriennale come formatrice vocale a influenzare questo approccio allo scrivere legato alla lingua parlata, anche se per me la scrittura è arrivata molto prima del canto. Ero molto piccola quando ho iniziato a scrivere poesie. In un mio vecchio diario di bambina di dieci anni ho ritrovato questa frase: voglio trovare un modo nuovo di scrivere nell’aria. Un po’ pomposo, ma chiaro: sono una sperimentatrice nata.

Qual è il tuo obiettivo principale quando scrivi?
Creare un bel racconto.

Se tu potessi fare un regalo all’umanità per cosa opteresti?
La pace.

Alcune informazioni su Claudia Fofi

Autrice, cantautrice, scrittrice di Gubbio, dopo la laurea in lingue ha iniziato ad  appassionarsi alla scrittura della canzone e al canto. E’ formatrice vocale, perfezionata in musicoterapia, performer e direttrice artistica del Festival Umbria in voce. Tra la fine degli anni ’90 e primi anni del 2000 ha pubblicato due album (“Un sogno blu, 1998 e “Centrifuga”, 2003) e ha vinto numerosi premi per le sue canzoni, tra cui il Premio Ciampi, il Grinzane Cavour, il Premio Logic al Mantova Musica Festival, finalista tre volte al festival Musicultura. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo libro di poesie, “Odio le ragioniere”, con Secop Edizioni, per la collana Poesia in Azione diretta da Silvana Kuhtz. Menzione di merito con la silloge inedita “Il delta della lingua” al Premio Gozzano 2018. Nel 2019 ha pubblicato con Ed. Bertoni una raccolta umoristica di brevi prose dal titolo “Post-Post”. Sempre nel 2019 ha pubblicato il suo terzo album autoprodotto, “Teoria degli affetti”, ed. Dodicilune. Nel 2020 sue canzoni contenute nell’album Torrendeadomo di Sara Marini sono arrivate in finale al Premio Tenco. Finalista Premio Carraro 2021. Menzione d’onore premio Quello che Caino non sa 2021. Terza classificata alla prima edizione del premio Ragioni di una poesia 2021.

https://www.ibs.it/post-post-libro-claudia-fofi/e/9788831973922

 

Il libro: “Charlie sotto i portici. Teatro in jazz” di Massimiliano Milesi | PRESENTAZIONE

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Massimiliano Milesi_Ph. Valeria Scorza

Sinossi

Un misterioso concerto a Roma nel 1953.

Realtà o invenzione?

Un vecchio nastro perso e ritrovato.

Foto inspiegabili.

Chi c’era quella sera a sentire Parker in Piazza Nicosia?

Breve estratto

“Dopo cinque minuti arriva la sorveglianza. Qui, dopo la bomba di quel pazzo di qualche anno fa, adesso si sta parecchio attenti. Mi aprono tutte le stanze, e io -da solo – mi preparo all’articolo più importante della mia vita.”

Breve biografia di Massimiliano Milesi

Massimiliano Milesi nasce a Roma nel 1965.

Autore, regista, insegnante di teatro, saggista.

È anche un Monaco Buddhista e insegnante di Dharma della Scuola Kempon Hokke International.

Fonda la Permis de Conduire, formazione e produzione teatrale, nel 1992, successivamente la compagnia TeatroDaViaggio, nella quale porta avanti da anni una ricerca sul Teatro di Carlo Goldoni.

Ha diretto diversi teatri negli ultimi trent’anni; nel 2021 fonda, con la dramaturg e attrice Antonella Antonelli, il politecnico del monologo, presso il Teatro Elettra che entrambi dirigono assieme ad Alberto Buccolini.

Le sue regie hanno spaziato dal Teatro di ricerca negli anni ’90, alla commedia classica di Carlo Goldoni sino agli autori contemporanei europei e giapponesi.

Ha alle sue spalle anche una lunga attività di saggista, giornalista e conduttore radiofonico.

Pubblica “Teatro e Zen” nel 2014 (reality book), “Teatro 1” nel 2015 (edizioni Permis de Conduire), “Dinamica gesto carattere, il metodo DGC” nel 2019 (Fefè Editore).

Massimiliano Milesi_Ph. Valeria Scorza

Il libro:

Massimiliano Milesi, “Charlie sotto i portici. Teatro in jazz”, PandiLettere ed., Roma, 2023

https://amzn.to/3setL7C

In scena per la stagione concertistica il Duo per Pianoforte e Violoncello con i Maestri Giuseppe Infarinato e Vadim Pavlov

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Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo. In scena per la stagione concertistica il Duo per Pianoforte e Violoncello con i Maestri Giuseppe Infarinato e Vadim Pavlov | 14 novembre ore 18.30 – Museo Diocesano di Palermo. Ingresso libero sino ad esaurimento posti.

La stagione concertistica del Conservatorio Alessandro Scarlatti prosegue con successo mettendo in scena un programma dedicato ad alcuni compositori illustri italiani del ‘900. Appuntamento il 14 novembre alle ore 18.30 al Museo Diocesano di Palermo con i Maestri Giuseppe Infarinato al pianoforte e Vadim Pavlov al violoncello, ad ingresso libero sino ad esaurimento posti. Nel repertorio proposto è evidente la volontà di riferimento alla grande tradizione compositiva di Palermo e dello stesso Conservatorio. Il primo nome illustre è sicuramente quello di Eliodoro Sollima, al quale segue subito quello di Marco Betta. Il concerto proseguirà con le musiche di Francesco Cilea e di Mario Pilati, altri due compositori legati indissolubilmente al Conservatorio palermitano, il primo essendone stato Direttore e il secondo docente di composizione nei primi anni Trenta del Novecento. Tra i brani proposti la Sonata in La minore del 1929 di Pilati, una composizione di vaste proporzioni e di complessa scrittura che è quasi un concerto per Violoncello. Chiude il programma l’esecuzione della “Controdanza dal Gattopardo” di Nino Rota.

Programma del Concerto
Pianoforte M° Giuseppe Infarinato
Violoncello M° Vadim Pavlov

Eliodoro Sollima “Aria”

Marco Betta “Andante notturno”

Francesco Cilea ” Tre pezzi op. 43″
Adagio ma non tanto
Andantino scherzoso”
Tema con variazioni

Mario Pilati “Sonata in La”
Moderato mosso
Tema con variazioni
Animato

Nino Rota “Controdanza dal Gattopardo”
Breve bio M° Giuseppe Infarinato

Diplomato in pianoforte e composizione e perfezionatosi con Teresa Procaccini a Roma e Boris Petruschanskj a Imola oltre che con Roberto Negri a Genova, è stato maestro di sala e assistente di Gustav Kuhn al Tiroler Festspiele ERL e all’Accademia di Montegral a Lucca oltre che di Claudio Desderi e Tito Ceccherini. Ha collaborato anche con Franco Battiato e molti teatri come lo Stabile del Veneto, lo Stabile di Catania, il Teatro Eliseo di Roma. Suona stabilmente con il Quintetto del Teatro Massimo Bellini di Catania. Ha all’attivo più di 400 concerti nei più importanti teatri italiani (Politeama Rossetti di Trieste, Massimo Bellini di Catania, Della Corte di Genova, Argentina ed Eliseo di Roma, Verdi di Padova, Biondo di Palermo, Goldoni di Venezia, Comunale di Treviso, Bellini di Napoli, Comunale di Vicenza, Arena di Verona, Morlacchi di Perugia, Alfieri di Cagliari, Comunale di Bolzano ecc. Ha collaborato con diversi compositori tra cui Marco Betta, Germano Mazzocchetti, Antonio Di Pofi, Lucio Gregoretti, eseguendo musiche in prima assoluta. Attualmente è docente di Semiografia della musica contemporanea al Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo.

Breve bio M° Vadim Pavlov

Nato a Leningrado e formatosi al Conservatorio della sua città nella storica classe di Emmanuel Fishman, è stato primo violoncello dell’Orchestra del Conservatorio di Leningrado per poi entrare a far parte della Filarmonica di Leningrado. È stato premiato in vari concorsi internazionali e, con l’“Anton Quartet” da lui fondato, ha effettuato tournée in Russia e all’estero, vincendo nel 1988 il Concorso “Primavera di Praga”. Ha registrato per la Radio-TV in Russia e Karelia, per il Museo Centrale di Cultura Musicale di Mosca e per RAI Radiotre. Ha inciso inoltre CD per Pentagramma, Video-Radio-Classic, Hungaroton. In Italia, dove vive dal 1990, è stato primo violoncello dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, dell’Orchestra Regionale Toscana e dell’orchestra del Maggio musicale Fiorentino. Dal 1999 ricopre è primo violoncello dell’orchestra del Teatro Bellini di Catania dove si è particolarmente distinto come solista nell’esecuzione di Concerti per violoncello e orchestra. Nel 2014 è stato insignito, per alti meriti artistici, Premio Nazionale “Domenico Danzuso”. Suona su un violoncello David Tecchler del 1700, concesso dalla Fondazione Pro Canale onlus.

Photo credits locandina minervastock/depositphotos.com

Agli Amici della Musica si festeggiano i 300 anni delle Invenzioni di Bach

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Trio Inventio

Ad eseguirle sarà il Trio Inventio, formazione tutta al femminile, che proporrà anche l’ascolto di brani del boemo Antonin Dvořák e di Sergej Taneyev che come Bach dedicò la sua vita da didatta al contrappunto | Lunedì 13 novembre ore 20.45, Politeama Garibaldi

Trio Inventio

Sono passati tre secoli da quando Johann Sebastian Bach mise ordine fra gli spartiti delle sue Invenzioni a due voci e delle Sinfonie a tre voci: per celebrare questi 300 anni di due pietre miliari della composizione, l’Associazione Siciliana Amici della Musica, lunedì 13 novembre alle 20.45, ha invitato a salire sul palcoscenico del Politeama Garibaldi il Trio Inventio che eseguirà le celebri composizioni in una più rara versione arrangiata per due violini e viola.

Il Trio Inventio nasce proprio dalla volontà di donare a queste pagine bachiane destinate originariamente per strumento a tastiera, una nuova luce e un nuovo timbro, grazie ai due violini di Yulia Berinskaya e di Valentina Danelon e alla viola di Anna Serova.

È noto che Bach agli impegni ufficiali di maestro di cappella dei principi presso i quali lavorava, alternava la necessità di fornire ai propri figli, tutti musicisti, degli spartiti per studiare e migliorare sia la tecnica strumentale che la composizione. È con questa finalità che vengono concepite e riorganizzate nel 1723 le Invenzioni e le Sinfonie che, seppur possono essere definite delle pagine didattiche, sono dei brani in cui non viene meno la superba qualità artistica della composizione: non sono difatti freddi esercizi da eseguire alla tastiera del clavicembalo, così come tutte le composizioni di Bach create per questo fine – un esempio per tutti: Il clavicembalo ben temperato – ma vere e proprie pagine di musica d’arte.

Accanto ai capolavori di Johann Sebastian Bach, il programma propone l’ascolto del Trio in Re maggiore per due violini e viola op. 21 di Sergej Taneyev, che fu allievo al Conservatorio di Mosca di Pëtr Il’ič Čajkovskij per la composizione e di Nikolaj Rubinštejn per il pianoforte, e a sua volta fu maestro di contrappunto e composizione di Skrjabin e di Rachmaninov. L’attività di didatta e di compositore, lega Taneyev alla figura di Bach che, così come il genio tedesco, dedicò gran parte della propria vita all’arte del contrappunto, concretizzata in una della massime opere in questo campo: Il contrappunto imitativo in stile severo, edito nel 1909.

Alla non ampia letteratura musicale per l’organico formato da due violini e una viola, contribuì il boemo Antonin Dvořák che, quando scrisse per questi tre strumenti lo fece in puro stile cameristico per suonare la partitura insieme a degli amici: il suo coinquilino, violinista dilettante, e Jan Pelikan, violinista professionista; Dvořák stesso avrebbe suonato la viola. Articolato in quattro movimenti, il Terzetto in Do maggiore per due violini e viola alterna momenti di invenzione polifonica ad altri più meditativi, fino a comprendere elementi della tradizione slava nello “Scherzo”. L’ultimo movimento, che chiude anche il concerto, è un “Tema con variazioni”, col quale si vuole riportare il pubblico degli Amici della Musica alla lezione bachiana del contrappunto e dell’invenzione melodica.

I biglietti del concerto, dal costo di 10€ per la gradinata fino a 20€ per la poltrona, sono in vendita sia online sul sito www.amicidellamusicapalermo.it che nei tre punti vendita convenzionati: Box Office del Mondadori Point di via Mariano Stabile 233 (tel. 091 335566), lo Spazio Cultura Libreria Macaione di via Marchese di Villabianca 102 (tel. 0916257426) e Mondadori Bookstore di via Roma 270 (tel. 091361064). Per tutte le informazioni sulle riduzioni e i dettagli dei concerti è possibile visitare il sito www.amicidellamusicapalermo.it

Di seguito il programma completo del concerto:

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)

Selezione dalle Invenzioni a due voci BWV 772-786

(arr. per due violini)

Selezione dalle Sinfonie a tre voci BWV 787 – 801

(arr. per due violini e viola di Ferdinand David)

Esecuzione per i 300 anni delle “Invenzioni” di J. S. Bach

***

Sergej Taneyev (1856 – 1915)

Trio in Re maggiore per due violini e viola op. 21

Allegretto giocoso e semplice

Menuetto Allegretto ma non troppo

Andante

Vivace

Antonin Dvořák (1841 – 1904)

Terzetto in Do maggiore per due violini e viola op. 74

Introduzione: Allegro ma non troppo

Larghetto

Scherzo: Vivace – Trio: poco meno mosso

Tema con Variazioni

IO ADORO LA SINTESI…SARÒ BRE… di e con Maurizio Santilli | MARTEDÌ 14 NOVEMBREE 2023 – ORE 21

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locandina Maurizio Santilli

Torna a Teatrosophia dopo il grande successo registrato il mese scorso, Maurizio Santilli con il suo IO ADORO LA SINTESI…SARÒ BRE..

 Lo spettacolo racconta la storia degli umoristi da Petrolini a Campanile, da Flaiano a Marchesi. È un’Italia di spessore, quella raccontata, dove si coniuga leggerezza e profondità tra doppi sensi, acrobazie lessicali e calembour di qualità. Ma chi è l’umorista? Non è il comico la cui battuta è fine a sé stessa, ma è un fine osservatore della società da cui trae spunto per massime a aforismi dal risultato dolceamaro dello sberleffo di qualità. 

Dopo lo spettacolo, il consueto aperitivo offerto da Teatrosophia

INFO:

“IO ADORO LA SINTESI…SARÒ BRE..”

Di e con Maurizio Santilli

Martedi ore 21

TEATROSOPHIA

via della Vetrina 7 – 00186 Roma

Biglietti:

Unico: Euro 10,00+5,00 per tessera associativa

Prenotazioni

Tel: 06 68801089 /353.39.25.682

info@teatrosophia.com

https://www.teatrosophia.it/index.php/le-stagioni/2023-2024?view=article&id=31&catid=9

info@teatrosophia.com

Giarre, presentata la stagione teatrale ‘Kallipolis’. Tra i protagonisti Pattavina, Guarneri, Astorina e Incudine 

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Presentata la stagione teatrale ‘Kallipolis’

Sarà la commedia musicale ‘Fino alle stelle’ ad aprire la stagione teatrale ‘Kallipolis’ 2023/2024, organizzata, tra il Cine Teatro Rex e il Cine Teatro Garibaldi di Giarre, in collaborazione tra ArchiDrama e il Teatro ABC di Catania e con il patrocinio del Comune di Giarre. La rassegna, anche quest’anno ricca e ricercata, è stata presentata nel Salone degli Specchi del Palazzo municipale giarrese dal direttore artistico Alfio Zappalà, alla presenza del sindaco di Giarre, Leo Cantarella, dell’assessore allo Spettacolo di Giarre, Giuseppe Cavallaro, e di alcuni degli attori protagonisti del cartellone: Pippo Pattavina, Enrico Guarneri, Luana Toscano, Eduardo Saitta e con i contributi video di Gino Astorina, Mario Incudine, Sergio Vespertino e del regista Antonello Capodici. “Una virtuosa sinergia tra pubblico e privato – commenta Giuseppe Cavallaro – ha fatto sì che lo storico Cine Teatro Rex tornasse a risplendere consentendo alla nostra città di ampliare l’offerta di spettacoli teatrali e non solo, tra l’altro di grande qualità. L’eccezionale risultato raggiunto, con più di mille abbonati provenienti da tutta la provincia di Catania – conclude l’assessore – ha naturalmente anche un riflesso positivo sul commercio e sulla ristorazione dell’intero territorio”.

 

Dodici gli spettacoli in cartellone, fra novembre e maggio, e un fuori abbonamento. L’11 e il 12 novembre, come detto, aprirà la rassegna al Cine Teatro Rex la commedia musicale di e con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo ‘Fino alle stelle’, con la regia di Raffaele Latagliata. Il 25 novembre si proseguirà al Cine Teatro Garibaldi con Enrico Guarneri, protagonista de ‘Il bugiardo’ di C. Goldoni, con la regia di Giampaolo Romania. Il 9 e 10 dicembre, poi, sarà la volta di ‘Doppio Gioco’ di Luana Toscano, in scena al Rex, con Luana Toscano e Rosario Minardi, quest’ultimo anche regista della pièce. Il nuovo anno si aprirà al Rex con ‘Uomini sull’orlo di una crisi di nervi’ di A. Capone e R. Galli, il 20 e 21 gennaio, per la regia di Giampaolo Romania. Il 10 febbraio, al Garibaldi, sarà di scena il celebre musical ‘My fair lady’ di G. B. Shaw, con la Compagnia Nazionale del Musical e la regia di Gisella Calì. Ancora al Garibaldi, il 24 e 25 febbraio, Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana saranno protagonisti di ‘Tre uomini e una culla’ di C. Serreau con la regia di Gabriele Pignotta. Tre gli spettacoli a marzo. Il 9 e 17 marzo Sergio Vespertino sarà in scena al Rex con ‘Il sig. Vattelappesca’, con testo e regia dello stesso Vespertino. Al Garibaldi, poi, andranno in scena il 15 marzo ‘Assassinio alla Cattedrale’ di T. S. Eliot, con Moni Ovadia e Marianella Bargilli, con la regia di Guglielmo Ferro, e il 23 e 24 marzo ‘L’Oreste’ di F. Niccolini con Claudio Casadio e la regia di Giuseppe Marini. Il 20 e 21 aprile tornerà al Rex Gino Astorina in “Il Marchese di Ruvolito’ di N. Martoglio, affiancato da Eduardo Saitta e per la regia di Antonello Capodici. Gran chiusura a maggio con Pippo Pattavina e Mario Incudine. Pippo Pattavina sarà protagonista il 4 e 5 maggio al Garibaldi con ‘Pensaci, Giacomino!’ di L. Pirandello, con la regia di Guglielmo Ferro. Mario Incudine sarà al Rex il 18 e 19 maggio con ‘Parlami d’amore’ di C. Di Quattro, con la regia di Pino Strabioli. Il 27 gennaio, fuori abbonamento sarà in scena al Cine Teatro Rex Luana Rondinelli con ‘Sciara – Prima c’agghiorna’ di L. Rondinelli, con la regia di Giovanni Carta.

“Sta per avviarsi una stagione teatrale di alto profilo artistico – dichiara Alfio Zappalà – sia per i nomi degli attori e dei registi protagonisti degli spettacoli, sia per i testi teatrali scelti che saranno rappresentati, nonché per gli allestimenti scenografici realizzati tutti da produzioni teatrali professionistiche. Un’offerta teatrale ricca e variegata che partendo da Giarre, si rivolge e attrae pubblico da tutto il territorio jonico etneo. Continua anche la nostra attività di programmazione di spettacoli teatrali per gli studenti degli istituti scolastici di ogni ordine e grado – conclude il direttore artistico – con proposte mirate e dedicate alla formazione del pubblico del domani”.

AUGUSTA, A PALAZZO SAN BIAGIO SEMINARI E FILM GRATUITI A CURA DEL IV I. C. “DOMENICO COSTA”

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IV Istituto Comprensivo “Domenico Costa” di Augusta

Esperti del settore cinematografico si raccontano in tre seminari rivolti alla città, realizzati nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola.

Saranno tre giorni di seminari e proiezioni cinematografiche quelli offerti dal IV Istituto Comprensivo “Domenico Costa” di Augusta, in collaborazione con l’Associazione Culturale Archeovisiva, e con il patrocinio del Comune di Augusta.

Questa iniziativa è una delle tante attività inserite nel progetto “Historytelling. La Storia si racconta”, realizzato all’interno del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, finanziato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.

I tre incontri/seminari si terranno tutti presso la sala conferenze di Palazzo San Biagio, nel centro storico della città megarese.

Si comincia giovedì 16 novembre alle 16.30 con “Storie d’acqua, di terra e di cielo”, seminario curato da Nicolò Bongiorno regista e produttore cinematografico, figlio del noto conduttore Mike Bongiorno. Seguirà la proiezione del film “Songs of the water spirits”, un viaggio attraverso il deserto d’alta quota del Ladakh, incastonato tra le spettacolari vette dell’Himalaya indiano.

Secondo appuntamento il 23 novembre alle 16.30 con “Il sogno di un’Italia unita: la parola a Dante Alighieri” il seminario con Diego D’Innocenzo regista e sceneggiatore. Al termine si potrà assistere alla proiezione del film “Dante, il sogno di un’Italia libera”, in cui si intrecciano interviste e finzione, in una narrazione potente ed evocativa sui momenti e i personaggi più importanti del Medioevo, attraverso il racconto che ne ha fatto Dante nella sua Commedia.

Ultimo appuntamento martedì 28 Novembre, sempre alle ore 16.30, con “Lucrezia Borgia: chi era davvero? Quando a rivelarlo è un film” seminario con i registi e sceneggiatori Marco Melluso e Diego Schiavo. A conclusione avrà luogo la proiezione del film “L’incantevole Lucrezia Borgia”, una nuova e appassionante docummedia su uno dei personaggi più discussi del Rinascimento, interpretato da Lucrezia Lante della Rovere.

Ogni seminario è gratuito, fino ad esaurimento posti.

Il progetto ha avuto inizio lo scorso gennaio, è stato rivolto agli alunni delle seconde e terze medie e si è sviluppato attraverso laboratori tenuti da esperti del settore cinematografico, visite guidate, proiezioni cinematografiche e attività pratiche. I seminari li abbiamo pensati come esperienze rivolte a tutta la comunità scolastica, agli appassionati di cinema, arte e storia, alla città di Augusta e all’hinterland – afferma il Dirigente Scolastico dott.ssa Valentina Lombardo – Questa opportunità permetterà a tutti noi di vivere anche ad Augusta l’esperienza del cinema che, per assenza di luoghi, da anni è ormai preclusa.”

NOTTI D’ESTATE DI RICCARDO CANNELLA IL CORTOMETRAGGIO SU PAOLO BORSELLINO IN PRIMA NAZIONALE AL CATANIA FILM FEST

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NOTTI D’ESTATE DI RICCARDO CANNELLA

Notti d’estate, il cortometraggio del regista siciliano originario di Ustica Riccardo Cannella, in prima nazionale al Catania Film Fest, il festival del cinema indipendente e del Mediterraneo che si svolgerà nella città etnea dal 15 al 19 novembre. Il cortometraggio con Francesco Foti e Manuela Ventura, e la fotografia di Daniele Ciprì, è in concorso nella sezione “Catania Corto Italiana”, la proiezione è per mercoledì 15, ore 19, sala verde ̄ (a seguire un incontro con il regista e gli attori), nel cast anche Dajana Roncione e Corrado Fortuna.

Notti d’estate è un racconto legato alla figura di Paolo Borsellino, nella sua veste più intima e privata, il cortometraggio nasce grazie a un’idea di Davide Carabellese, autore del testo della canzone, che accompagna le immagini del corto, interpretata dall’artista pugliese Giò Sada, vincitore della nona edizione del talent show X Factor 2015. Una storia che esce fuori dagli schemi che in genere ritraggono il magistrato, ucciso dalla mafia insieme alla sua scorta nel 1992, alle prese con il lavoro e le inchieste. Il regista vira su una trama filmica che si sviluppa sul filo del sentimento, facendo compiere al protagonista un  viaggio dentro le emozioni e i silenzi della notte, le notti d’estate appunto, quando tutti dormono e i rumori appaiono ancora più assordanti, così come i pensieri e le paure che gli occhi non riescono a nascondere.

“Ho voluto rispettare il testo della canzone – spiega Cannella – raccontando la figura di Paolo Borsellino nel suo momento di intimità, nella sua casa, nel suo spazio, nel suo silenzio, come fosse un sogno, senza mai essere perfettamente coscienti del tempo e della realtà. Ci chiediamo  – prosegue il regista – se Paolo è vivo oppure è già stato vittima dell’attentato. In fondo questa è metafora del suo ricordo. Chi è Paolo Borsellino oggi? Siamo sicuri che il suo ricordo sia ancora vivo oppure è vittima della memoria? Ed è proprio per tentare di dare risposte ai tanti interrogativi sollevati dalla famiglia e dalla società civile – conclude – che Davide Carabellese ha avuto l’idea di dedicare il cortometraggio ad uno dei figli di Paolo, e cioè a Fiammetta Borsellino da anni impegnata a cercare la verità sulla terribile strage di via D’Amelio.”

In Notti d’estate si percepisce il desiderio di libertà del protagonista (Francesco Foti), una libertà che si compie attraverso un viaggio nella Palermo notturna, in quei luoghi della sua città, tra centro storico e mare, negati per troppo tempo all’uomo magistrato, un ritratto delicato e intenso che svela l’altro volto dell’uomo curioso e attento alla vita e al mondo che lo circonda, che ama dialogare con la gente che incontra per strada, con la quale si ferma a parlare senza alcuna esitazione, fretta o paura.

La sceneggiatura del corto è firmata dallo scrittore Giuseppe Paternò Raddusa, autore di vari podcast che hanno riscosso grande successo, ed è la prima volta che collabora col regista Riccardo Cannella di Cinnamon, produzione siciliana da sempre attenta ai legami territoriali e alle contaminazioni tra giovani artisti.

L’opera è realizzata in coproduzione con Dobago Film e con il sostegno della Regione Siciliana assessorato Sport Turismo e Spettacolo, della Sicilia Film Commission, del Comune di Molfetta e del Comune di Palermo.

Ha anche ottenuto il contributo di diverse aziende tra cui la Capursi di Molfetta, fortemente sensibilizzata dalla tematica affrontata nel corto.

Notti d’estate è stato selezionato ed è già in finale in altri Festival internazionali dedicati al cortometraggio.

LA CANTAUTRICE ROMANA E LA LEGGENDA BRITANNICA TRASFORMANO L’ILLUSIONE IN REALTÀ CON IL REMAKE DI “JUST AN ILLUSION”

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ETEREA feat.LeeeJohn-Just an Illusion-Cover

LA CANTAUTRICE ROMANA E LA LEGGENDA BRITANNICA TRASFORMANO L’ILLUSIONE IN REALTÀ CON IL REMAKE DI “JUST AN ILLUSION”

Ci sono brani che superano epoche e tendenze, ergendosi come monumenti immutabili e resistendo al passare del tempo per diventare classici intramontabili. Uno di questi è senza dubbio “Just An Illusion”, iconica hit che ha dominato le classifiche nel 1982 e che oggi prende nuova vita grazie alla straordinaria collaborazione tra la talentuosissima cantautrice capitolina ETEREA ed una vera e propria leggenda della disco-pop internazionale, Leee John, voce inconfondibile del pezzo e dell’illustre band britannica Imagination.

Ascolta su Spotify.

ETEREA, romana di nascita e cosmopolita per attitude, torna sulle scene dopo l’incredibile successo del suo primo EP “Fragmenta” e delle sue precedenti release, tra cui il singolo “Giura”, scritto e interpretato con il rapper vicentino Nashley. E questa volta, lo fa superando ogni aspettativa, reinterpretando il celebre brano originariamente lanciato come apripista dell’album “In the Heat of the Night”, insieme al suo carismatico autore, emblema di un genere e di quella musica che non conosce ere e confini.

Il passato si trasforma, convertendosi in un futuro ricco di promesse. L’eccezionale sinergia tra i due artisti, è nata dalla passione condivisa per la creazione musicale durante il loro incontro, avvenuto a Londra. Entrati istantaneamente in sintonia, hanno presto dato forma e forma e voce alla loro visione, quella di omaggiare un brano iconicotrasformandolo in qualcosa di fresco e affascinante anche per le nuove generazionisenza mutarne il testo e la sua accezione universale.

Tornati in patria, la cantautrice classe ‘96 ed il suo produttore, l’ingegnere del suono e arrangiatore Riccardo Romano, conosciuto come Roman Meister, hanno lavorato in simbiosi per creare un remake rispettoso dell’originale, ma al tempo stesso rielaborato in chiave moderna. Il risultato è un sound di stampo EDM con influenze house, capace di rendere il pezzo sia familiare che sorprendentemente innovativo per gli ascoltatori.

 

Ma non è tutto. Il videoclip ufficiale, reso possibile anche grazie al gentile supporto di Leee John, offre una spettacolare reinterpretazione della casa infestata presente nel video originale. In questa nuova versione, però, la tenebrosa dimora diventa il palcoscenico di un’entusiasmante festa, una celebrazione della musica e dell’energia giovanile. Le riprese e il montaggio della clip si ispirano allo stile “handy cam”, intrecciando magistralmente passato e presente per trasporre sul piano visivo il fil rouge dell’intero progetto. Il risultato finale è un’esperienza completa e coinvolgente, che cattura lo spirito del brano in modo avvincente.

Guarda il video.

Con l’emozionante interpretazione vocale di ETEREA e la presenza di Leee John, “Just An Illusion” è destinato a diventare un classico modernouna canzone che collega le generazioni attraverso la magia della musica.

La versatilità espressiva, interpretativa e comunicativa di ETEREA emerge in modo straordinario. Il suo talento eclettico, le consente di adattarsi ad una vasta gamma di generi musicali, e con “Just An Illusion” dimostra di poter eseguire con maestria anche i classici intramontabili.

Con questo eccezionale remake, ETEREA e Leee John ci ricordano che la musica non ha età, che un grande brano può brillare ancora più intensamente nel futuro e che a volte, i sogni, non sono “Just an Illusion”.

Biografia.
ETEREA, cantautrice romana classe 1996, fa il suo debutto discografico nel 2021 con l’EP “Fragmenta”, riscuotendo sin da subito ottimi feedback e consensi da parte di pubblico e critica. Al disco, seguono 4 singoli autoprodotti che la conducono, nell’estate del 2022, ad aprire i concerti di artisti del calibro di Elettra Lamborghini e Riky, che evidenziano la sua versatilità e il suo talento. A settembre dello stesso anno, illumina lo stadio di Monza con la sua performance alla Partita del Cuore della Nazionale Italiana Cantanti. Da Roma, attraversa l’oceano per partecipare alla XIV edizione del NYCanta, il celebre festival di Musica Italiana che si tiene ogni anno a New York, dove presenta in anteprima il brano “Giura”, scritto e interpretato con il rapper vicentino Nashley. L’evento, trasmesso su Rai 2, porta la vocalità straordinaria e la cifra stilistica inconfondibile di ETEREA ad un pubblico ancora più ampio, che rimane affascinato dal suo carisma e dalla sua presenza scenica. Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, l’artista ha avuto l’opportunità di esibirsi in un live a New Jersey con Fausto Leali, interpretando “Ti Lascerò”, brano vincitore del Festival di Sanremo 1989, insieme ad Anna Oxa. Nel 2023, rilascia “Sex Appeal”, seguito dal remake di “Just an Illusion”, iconica collaborazione che la vede al fianco di Leee John, autore del pezzo e voce dell’illustre band britannica Imagination. Attualmente, ETEREA sta lavorando con il suo produttore Roman Meister alla realizzazione di nuovi inediti, promettendo di continuare a deliziare i suoi fan con la sua musica autentica e innovativa.

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Al Cineteatro Colosseum “la Valigia”, la nuova commedia di Orazio Bottiglieri

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Al Cineteatro Colosseum “la Valigia”

Al Cineteatro Colosseum “la Valigia”, la nuova commedia di Orazio Bottiglieri. Uno strumento fondamentale per la vita di tutti i giorni. Solo che, a volte, non vi diamo la giusta importanza. Appuntamento sabato 11 novembre, alle  21:15, e domenica 12 novembre, alle 17:45, al Cineteatro Colosseum, in via Guido Rossa, 7 (Bonagia).

Uno strumento fondamentale per la vita di tutti i giorni. Solo che, a volte, non vi diamo la giusta importanza. Lei è “La Valigia”: si utilizza per partire, per andare in vacanza, per i viaggi d’affari o ancora per correre in ospedale quando è arrivato il momento del parto. Ed è proprio di questo che parla la nuova commedia di Orazio Bottiglieri, “La valigia”, che racconta di come questo strumento ci accompagni nei momenti spesso più importanti della nostra vita.

Appuntamento sabato 11 novembre, alle  21:15, e domenica 12 novembre, alle 17:45, al Cineteatro Colosseum, in via Guido Rossa, 7 (Bonagia).

Sketch indimenticabili che lasceranno il pubblico senza fiato e con le lacrime agli occhi, per due ore di sano divertimento e spensieratezza.

Il tutto rappresentato dal quartetto comico d’eccezione formato da Giuseppe Giambrone, Massimo Eugenio, Giorgio Pitarresi ed Ettore Demma.

Il biglietto d’ingresso ha un costo di 12 euro; 10 euro, invece, il ridotto. Per info e prenotazioni, basta chiamare i numeri 091442265 e 3926393204.

“Panico ben temperato” di Giovanni Tommasini ǀ Recensione di Maria Teresa De Donato

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Sentimenti, percezioni, sensazioni… i ricordi che scorrono alla velocità della luce, così come altrettanto acuta è la sofferenza vissuta, accumulata e che ha attanagliato per decenni.

Lo stile è scorrevole, poetico e altrettanto intenso.  Ogni parola ed espressione sono accuratamente ricercate, proprio come avrebbe fatto un Pittore per trovare la tonalità più adatta per rappresentare ogni minimo dettaglio del quadro che avrebbe realizzato: un quadro triste anche se, paradossalmente, di una bellezza struggente.

Il linguaggio, come in ogni produzione letteraria di Giovanni Tommasini, Autore di Panico ben temperato, è armonico e al tempo stesso accompagnato da una profondità di pensiero, capacità di analisi e da altrettanta emotività che lui cerca a volte di tenere a bada e altre  lascia straripare dagli argini mentre la sua mente si immerge completamente nei ricordi: il tutto e il nulla, la perfezione e l’inferno, la gioia e la più atroce sofferenza, tutto e il contrario di tutto è il cocktail di cui si è nutrito e che ha rappresentato la sua infanzia e adolescenza – terrificante e straordinariamente attraente… una droga tossica di cui liberarsi e senza la quale non si poteva, tuttavia, vivere.

C’è una risposta a tutte le nostre domande e soprattutto a quella legata al ‘Perché’ di tanta sofferenza, delle tante botte e violenze subite proprio da chi avrebbe dovuto proteggerci, difenderci e amarci?

Probabilmente no.  Ognuno ha fatto ciò che era in grado di fare.  Se fosse stato capace di fare di meglio, di amare se stesso e proiettare altrettanto amore sui figli, di tenere a bada i proprio demoni interiori lo avrebbe fatto.

L’Amore, i sogni, le delusioni, la ricerca di se stessi e, soprattutto, il recupero di se stessi che porti a vivere una Vita degna di essere definita tale, sono i temi predominanti di questo memoir di Giovanni Tommasini.  Contemporaneamente, la presa di coscienza e il fare i conti con la propria emotività e sensibilità diventano strumento di liberazione e guarigione da un passato sofferto e che non permetteva di ‘prendere il volo’ e di godere appieno delle bellezze della Vita.

Panico ben temperato è un libro stupendo la cui lettura consiglio a tutti, scritto da un Autore ed Educatore in grado di rapportarsi con il pubblico di lettori, così come con ogni suo interlocutore, grazie a una profondità di pensiero, estrema sensibilità e immensa empatia per l’altrui sofferenza.

Al via accordi @ DISACCORDI – Festival internazionale del cortometraggio – 20.ma edizione a Napoli

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POSTER accordi @ DISACCORDI - 20th Edition

Dal 12 al 19 Novembre 2023 si terrà a Napoli la ventesima edizione di accordi @ DISACCORDI – Festival internazionale del cortometraggio, diretta da Pietro Pizzimento e Fabio Gargano; Festival organizzato dall’associazione Movies Event con il contributo della Regione Campania tramite il fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo.

Centodiciannove cortometraggi, documentari, film d’animazione e sperimentali, in rappresentanza di ventuno nazioni, con moltissime opere in assoluta anteprima europea e italiana sui quattromilatrentotto lavori pervenuti da centoventi Paesi a cui si affiancheranno incontri con gli autori e gli attori delle opere presentate, sono il robusto programma di questa edizione. Alle sezioni di sei concorsi consueti (internazionale, nazionale, Regione Campania, documentari, film brevi d’animazione e film a tematica ambientale) si affianca quest’anno, oltre alle sezioni dei  “Cortissimi”, e quella fuori concorso dei film sperimentali giunti dagli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalla Spagna e da moltissime nazioni dei cinque continenti, una sezione focus sul cinema italo canadese curata dal partner internazionale Italian Contemporary Film Festival. Una selezione dei cortometraggi italiani presentata durante la ventesima edizione di accordi @ DISACCORDI verrà programmata nel mese di dicembre in Canada durante una manifestazione curata dall’Italian Contemporary Film Festival.

Lo svolgimento di questa ventesima edizione, ad ingresso gratuito, avverrà  presso la Corte dell’Arte di FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli, in via Portacarrese a Montecalvario , 69 a Napoli, location che ospiterà anche  la serata conclusiva della kermesse il 19 Novembre con la premiazione e la visione dei filmati brevi vincitori di tutte le categorie del concorso festivaliero.

Confermate le giurie del Festival, oltre a quella del pubblico che assegnerà il suo premio e quella artistica composta quest’anno dal presidente, il regista Carlo Luglio e dai giurati Alessandra Farro, Dalal Suleiman,  anche le giurie delle associazioni nazionali partnership della manifestazione AMC – Associazione Montatori Cinematografici e Televisivi e AIC – Associazione Italiana degli Autori della Fotografia Cinematografica che assegneranno un loro premio al miglior montaggio e alla migliore fotografia ai film in concorso nelle sezioni nazionale e quella della regione Campania. Le due associazioni nazionali di categoria hanno designato come giurati i montatori: Sarah McTeigue, Miriam Palmarella, Gabriele Passaretti e gli autori della fotografia cinematografica: Daniele Nannuzzi, Simone Marra e Luca Cestari. La giuria d’onore composta da Guido Lombardi, Nero Nelson e Marcello Sannino affiancherà quella artistica nelle decisioni di assegnazione dei premi. Il festival si avvarrà della nuova collaborazione della canadese Italian Contemporary Film Festival e come sempre, della preziosa collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia – Production, del Centro Nazionale del Cortometraggio, dell’Associazione Festival Italiani di Cinema  e delle agenzie nazionali di promozione cinematografica tedesca, francese e belga.

Nella sezione internazionale si contenderanno la vittoria finale, il film breve spagnolo Sincopat del regista pluripremiato Pol Diggler già vincitore della passata edizione del nostro Festival, The voice di Zuzanna Maja sulle deformazioni dell’Intelligenza Artificiale: un consulente robotico di un call center che non solo risponde alle domande, ma cerca di conoscere meglio gli utenti dell’azienda! Si rifletterà sulla nostra società che è troppo distratta sui social media con il film breve americano Un gran pase di Ernesto Santisteban e con The weight of a feather della regista argentina Marianela Valdata che affronta il tema dell’amore malato con leggerezza. Chiudono la sezione il film introspettivo Civic del regista americano Dwayne LeBlanc e i cortometraggi francesi Elsa di Jean-Marc Guillier e Inheritance di Matthieu Haag, che indagano sui rapporti tra gli adolescenti e l’insofferenza familiare.

Dalla Mostra internazionale del Cinema di Venezia arrivano i film brevi più rappresentativi della sezione: Dive di Aldo Iuliano, una storia di e tra adolescenti, un “tuffo” in un futuro incerto e We should all be futurists di Angela Norelli un film da atmosfere di inizi del Novecento, sulla storia dell’uomo-macchina di cui parla Marinetti. Si fa apprezzare particolarmente Cuore di Pierpaolo De Mejo per la recitazione di Giorgio Colangeli in gran spolvero. Si viaggia dentro le emozioni e i silenzi della notte con Notti d’estate di Riccardo Cannella.  E con il cortometraggio Così fa il silenzio di Sami Schinaia si colgono frammenti di vita altrui. Chiudono la sezione, Blind di Alessandro Panzeri e HUB – sulla propria pelle di Francesco Barozzi che trasmettono tensione emotiva allo spettatore e si sorride con SeMe di Lucia Bulgheroni e con L’ultima festa di Matteo Damiani.

Sorprendente e ricchissima anche quest’anno la sezione dei film brevi prodotti o girati in Campania, che esprime il momento di notevole vivacità creativa della produzione cinematografica campana e di Napoli. Un bacio di troppo di Vincenzo Lamagna, una storia con intreccio sorprendente: si mettono in discussione scelte di vita e propria identità. Una buona prova di regia è offerta con È  solo il vento di Enrico Iannaccone, che si conferma autore di talento. Il mare che muove le cose di Lorenzo Marinelli si fa apprezzare per la ottima recitazione di Nando Paone e Gea Martire. Vietato fumare di Flavia Calabrese, una storia dove si scambiano i ruoli tra paziente e psicologo e Sognando Venezia di Elisabetta Giannini con papà Francesco Di Leva e sua figlia che pensano di raggiungere Venezia durante il Festival ed invece non arrivano all’agognata meta. Intriga lo spettatore Z.O. di Loris G. Nese e chiudono la sezione Il vicolo dei sogni di Lorenzo Giroffi, Sistemi isolati di Simone Pascale e Segni di Gianluca Donnarumma.

Un terzo del programma quest’anno è dedicato al Cinema d’animazione che ha visto la partecipazione al Concorso di opere di ottima fattura sia nella tipologia classica che in quella della stop-motion. Si segnaleranno solo alcuni cortometraggi per motivi di spazio: Tufo di Victoria Musci: la vera storia del solido coraggio di Ignazio Cutrò e della sua famiglia, minacciati dalla mafia e isolati dai loro amici e dalla comunità perché hanno scelto di farsi sentire, il film breve inglese Fischia il vento di Alessandro Dordoni, sulla storia anche essa vera di un gruppo di partigiani che deve resistere all’attacco a sorpresa di 450 soldati delle SS. Prendendo a prestito il titolo di un film d’animazione presente “Caramelle”, sono disseminate ovunque e nel corso delle giornate avremo in visione tanti “film d’animazione – caramelle!”

Per i documentari  si sono scelti quest’anno diversi film che toccassero i temi più svariati invece di concentrarci su un focus.

Infine a chiudere le sezioni in concorso quella a tematica ambientale e sui cambiamenti climatici. Uno sguardo a 360° gradi sullo stato del Pianeta Terra, contemplando anche bellezze che forse un giorno potranno definitivamente scomparire.

In selezione ufficiale non mancherà lo sguardo verso il cinema sperimentale e verso i film brevissimi di durata fino a tre minuti. La grafica della manifestazione è stata cura da un giovane talentuoso illustratore, Davide Arpaia. Si terranno, come di consueto workshop sul formato breve cinematografico per alcuni licei partenopei.

Programma accordi @ DISACCORDI – Festival internazionale del cortometraggio – 20ma edizione – PDF (1)

Maria Concetta Borgese: le “Novelle brevi di Sicilia” sono uno spaccato dell’Isola Magna insolito e interessante

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Maria Concetta Borgese

“Novelle Brevi di Sicilia” è un libro che attraverso immagini variopinte di folclore, dense di significato e storie dinamiche, arricchisce di conoscenza i lettori e dona uno spaccato dell’Isola Magna insolito e altrettanto interessante.

Una visione che scaturisce dal popolo, quello che abita nelle città, nei contesti quotidiani.

Se il lettore è di origini siciliane, ha consapevolezza dell’anima che vive in ogni siciliano vero, riconosce nella narrazione fatti, usanze, tradizioni, modo di pensare, avverte odori e sapori, rivede luoghi e colori.

Se, invece, è di altra località, non è mai stato in Sicilia o l’ha visitata e conosciuto tradizioni e bellezze, riesce a percepire, immaginare, quasi vedere come su un dipinto, un contesto interessante, un luogo unico e magico come la nostra isola, col suo mare, il suo cielo, i suoi colori sfavillanti sotto il sole.

Tutto questo narrato e filtrato da Andrea Giostra, un siciliano puro che ama la sua terra, le sue bellezze, la sua storia, ma, ha anche consapevolezza delle sue contraddizioni e delle sue disfunzioni.

Maria Concetta Borgese

Maria Concetta Borgese e la poetessa e scrittrice siciliana, Cavaliere della Repubblica, Sara Favarò

Chi è Maria Concetta Borgese?

Scrittrice e poeta siciliana.

https://www.facebook.com/mariaconcetta.borgese.5

https://autori.poetipoesia.com/minisiti-maria-concetta-borgese/

Maria Concetta Borgese, scrittrice e poeta siciliana, ci parla delle sue opere poetiche e della sua arte | INTERVISTA

Maria Concetta Borgese, scrittrice e poeta siciliana, ci parla delle sue opere poetiche e della sua arte | INTERVISTA

Andrea Giostra

https://www.facebook.com/andreagiostrafilm/

https://andreagiostrafilm.blogspot.it

https://www.youtube.com/channel/UCJvCBdZmn_o9bWQA1IuD0Pg

Le prime 80 interviste da “Editorialista culturale” ad Andrea Giostra:

da Mobmagazine.it:

Le mie prime 80 interviste da “Editorialista culturale” | di Andrea Giostra

 

da Play List di YouTube:

https://www.youtube.com/playlist?list=PLwBvbICCL566fjtyqsPwctGuJ4YDekbKq

da Play List di Facebook Watch:

https://www.facebook.com/watch/124219894392445/2499554480294100/

38 artisti (attrici e attori) recitano le “Novelle brevi di Sicilia” di Andrea Giostra in oltre 150 interpretazioni | Le letture si possono ascoltare dai canali YouTube e da Facebook Watch elencati a seguire.

da Canale YouTube:

https://www.youtube.com/playlist?list=PLwBvbICCL565YQcCwPimBAFTcrgrKP0Zk

da Canale Facebook Watch:

https://business.facebook.com/latest/posts/playlist_details?videolist_id=434295254615223

DOVE LEGGERE O SCARICARE GRATUITAMENTE LA III EDIZIONE DELLE “NOVELLE BREVI DI SICILIA”:

https://andreagiostrafilm.blogspot.com/2017/09/novelle-brevi-di-sicilia-mia-nonna-vita.html

https://drive.google.com/drive/folders/1BpV-EIe2QXBnS8Z274Mf3t8IAzCj2LgW?usp=share_link

QUALI LE CASE EDITRICI CHE HANNO PUBBLICATO IL LIBRO E COME ACQUISTARE ONLINE IL CARTACEO DELLA IV EDIZIONE DELLE “NOVELLE BREVI DI SICILIA”:

Andrea Giostra, “Novelle brevi di Sicilia”, Di Carlo edizioni, Reggio Emilia, 2022

SBS Edizioni, ROMA, “Curtigghia di Sicilia e siciliani – Novelle brevi di Sicilia”, aprile 2023:

https://amzn.eu/d/8tIUPPo

www.sbsedizioni.it

Di Carlo edizioni, Reggio Emilia, “Novelle brevi di Sicilia”, IV edizione, dicembre 2022:

https://dicarloedizioni.it/novelle-brevi-di-sicilia/

https://www.amazon.it/dp/B0BQ53X1KF

“CTL editore”, Livorno, “Novelle brevi di Sicilia”, IV edizione, aprile 2022:

https://www.amazon.it/Novelle-brevi-Sicilia-Ediz-integrale/dp/8833874680/ref=sr_1_1

https://www.ctleditorelivorno.it/product-page/novelle-brevi-di-sicilia

“Casa Cărții de çtiință” ed., Cluj-Napoca, Transilvania, Romania, “Povestiri scurte din Sicilia”, IV edizione, settembre 2021:

https://www.casacartii.ro/editura/carte/povestiri-din-sicilia/

“Biblios ed.”, Milano, “Novelle brevi di Sicilia”, IV edizione, dicembre 2020:

https://www.amazon.it/Novelle-brevi-Sicilia-Andrea-Giostra/dp/8894565521/

“Rupe Mutevole ed.”, Bedonia (Parma), “Novelle brevi di Sicilia”, IV edizione, novembre 2020:

https://www.amazon.it/Novelle-brevi-Sicilia-Andrea-Giostra/dp/8865916443/ref=sr_1_1

https://www.rupemutevole.com/shop-online?ecmAdv=true&page=5

“La Macina onlus ed.”, Roma, “Novelle brevi di Sicilia”, IV edizione, ottobre 2020.

https://www.amazon.it/Novelle-brevi-Sicilia-Andrea-Giostra/dp/8894261425/

https://www.lamacinamagazine.it/pubblicato-il-libro-novelle-brevi-di-sicilia/

“StreetLib”, Milano, “Novelle brevi di Sicilia”, III edizione, agosto 2017:

https://totembooks.io/products/9788826051369-novelle-brevi-di-sicilia

https://www.amazon.it/Novelle-brevi-Sicilia-Andrea-Giostra/dp/8826051364/ref=sr_1_2

CIRCONDA: IL PROGETTO CHE PORTA IN GIRO PER LA SICILIA ARTISTI CIRCENSI DI TUTTO IL MONDO

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CIRCONDA: IL PROGETTO CHE PORTA IN GIRO PER LA SICILIA ARTISTI CIRCENSI DI TUTTO IL MONDO

IL SURF COME ESPERIENZA DA RACCONTARE IN UN PODCAST E DA METTERE IN SCENA NEGLI SPETTACOLI

Circonda dichiara le sue intenzioni già dal nome e cioè unire il circo contemporaneo e le onde da surfare. Già, infatti un gruppo di dodici circensi professionisti arrivati da diverse parti del mondo hanno girato ben tre spiagge nei tre lati della Sicilia.

Il progetto artistico prodotto dal network artistico Cordata F.O.R. e diretto dal regista Riccardo Strano è stato premiato dal Ministero della Cultura in quanto espressione di una una dimensione di particolare prestigio artistico e culturale e di riconoscibilità sul piano nazionale e internazionale e così è partita questa avventura che a seguito di un bando a cui hanno partecipato oltre cento artisti di cui ne sono stati selezionati soltanto dodici ha già portato i circensi a surfare in diverse spiagge della Sicilia da San Vito Lo Capo a Trapani passando per Mondello a Palermo e per finire nell’ultima tappa siciliana che si è svolta a ottobre a Punta Braccetto a in provincia di Ragusa.

“Da tanto tempo faccio surf – racconta Riccardo Strano – e ho capito che mi aiuta e mi stimola nella ricerca artistica. Sono partito da questo pensiero per sperimentare un metodo per creare e mettere in scena le performance di circo contemporaneo. Il surfista e l’artista di circo hanno tanti fattori comuni ad esempio entrambi lavorano con un oggetto ma mentre il surfista alimenta le sue azioni con il mare e l’onda, il circense è spinto dalla scena ed il pubblico. C’è così una continua trasposizione tra due discipline apparentemente diverse, il circo ed il surf, ma che alla fine investono l’artista nel corpo, nella mente e nelle emozioni allo stesso modo”.

Il percorso che gli artisti di Circonda hanno intrapreso prevede il surf al mattino grazie agli istruttori della Serfatari Surf School ed il pomeriggio tutti in teatro o in sala prove per creare nuove performance. Gli artisti imparando il surf, provano a riprodurre le azioni e le emozioni provate nell’esperienza del surf, trovano così elementi concreti che una volta trasposti nella ricerca artistica li rendono capaci di sviluppare nuovi stili ed una propria drammaturgia di circo contemporaneo per la messa in scena di spettacoli. Il frutto di questo percorso vede anche momenti di esibizioni in festival di circo come il Ballarò Buskers Festival, Naviganti Festival e Ibla Buskers, per dare la possibilità agli artisti di testare le loro creazioni con un pubblico. “Collaborare con gli artisti di circo è sempre estremamente stimolante, – afferma Gianni Iura istruttore di surf – la loro determinazione e preparazione fisica ci ha permesso di concentrarci maggiormente su quella che è l’essenza del surf, cioè il rapporto fra il surfista e l’onda, che in linea con il progetto di Circonda diventa l’unione della scrittura e della messa in scena”.

Inoltre l’esperienza della scoperta di nuovi luoghi, del mare e del surf diventa linfa creativa in diverse forme, da nuovi spunti da mettere in scena a nuove sensazioni da raccontare a chi si avvicina per la prima volta a quella spiaggia. Infatti questo percorso artistico innovativo vuole valorizzare le spiagge che hanno toccato le tappe di Circonda e gli artisti produrranno dei podcast dove racconteranno della loro esperienza e di ciò che hanno scoperto sui luoghi che hanno visitato e di come anche le location possono contaminare la produzione di opere artistiche. I podcast si troveranno su Spotify ma anche in prossimità delle spiagge grazie ai comuni di San Vito Lo Capo, Palermo e Santa Croce Camerina che hanno sposato il progetto, saranno esposti dei cartelli ben visibili con un qr-code da scansionare che riporterà direttamente al racconto audio di Circonda, così il pubblico potrà rivivere appieno le stesse sensazioni che gli artisti raccontano.

Circonda dopo avere portato i quindici artisti in giro per la Sicilia sopra un surf e per i festival per portare in scena tutto quello che hanno assorbito dal mare, dalla luce, dalle onde, approderanno per l’ultima tappa del percorso progettuale in Portogallo a novembre, alla ricerca delle onde più grandi del mondo. Le emozioni raccolte grazie alle onde imponenti del Mediterraneo verranno rielaborate in sala prove e ognuno con la sua specialità, trapezio, verticalismo, bicicletta acrobatica, equilibrismo su corda e così via, proverà a mettere in scena le emozioni provate.

“Imparare a controllare le emozioni è un training – aggiunge Riccardo Strano, – allenarle in mare è fondamentale per la scena, per gestire le emozioni davanti al pubblico. Raccontare con il corpo e quindi con la fisicità le emozioni che regala il mare e il surf è un esercizio di rielaborazione che aiuta gli artisti a crescere nella loro professione. Imparano a tradurre le sensazioni in movimenti scenici”.

“Donne e Regine di Sicilia – Riflessioni sulle Donne violate”. Evento culturale di Mariano  Lanza a villa Cutò nella giornata contro la violenza sulle donne.

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“Donne e Regine di Sicilia – Riflessioni sulle Donne violate” è l’evento culturale che si terrà sabato 25 novembre 2023 alle ore 18:00 a villa Cutò, presso il salone “Amore tra Venere e Marte”. All’evento, che gode del patrocinio del comune di Bagheria, saranno presenti per i saluti istituzionali, Filippo Maria Tripoli sindaco di Bagheria e l’assessore alla comunicazione Giusy Chiello. Interverranno: il professore Mariano Lanza e l’avvocato Angela Falcone.

L’evento è liberamente tratto dal libro: “L’Identità Rubata” di Mariano Lanza.
Mariano Lanza ideatore dell’evento culturale, è scrittore e drammaturgo ed autore di numerosi libri tra i quali appunto L’Identità Rubata. Cosa sarebbe successo se i Siciliani…, (Geraci Siculo, Edizioni Arianna, 2023) da cui prende spunto l’evento di sabato 25 novembre e Pagine di Vita Siciliana – Storie e leggende di Sicilia (Geraci Siculo, Edizioni Arianna, 2014) da cui sono state tratte alcune pièces teatrali tra le quali Don Ferdinando Gravina e Il Gran Ballo di Villa Palagonia; La Smania per la Villeggiatura- I Filangeri a Santa Flavia e la farsa comica Tonino e la Cuccia della Baharìa.

<<In una società che vive il paradosso dell’incomunicabilità nonostante l’uso delle più svariate forme di comunicazione, dove la stragrande maggioranza delle persone predilige i social come unica forma di comunicazione tra esseri umani, si rischia di non dare il giusto peso e valore ai rapporti umani sincroni proiettati, così come siamo, a vivere le nostre vite in modo asincrono>> – spiega Lanza . <<A vivere la realtà come se fossimo in un videogioco e il metaverso come se fosse la realtà. In questo mondo virtuale, parole come stupro, violenza di gruppo, bullismo, femminicidio etc, stanno perdendo la loro valenza reale, diventando sempre più delle realtà virtuali che bisogna registrare, immortalare, fotografare, condividere nel mondo dei social per potere apparire, ottenere visibilità e quindi dare un senso alla propria vita>> –conclude l’autore.

“Donne e Regine di Sicilia – Riflessioni sulle Donne Violate” , dunque, vuole porre il focus sulla condizione delle Donne nella società attuale mettendole, o rimettendole, nella collocazione che loro compete e riconoscendone il ruolo, muovendo dagli esempi positivi di Donne di Sicilia e non che hanno rappresentato un valore aggiunto per la società. Per questo, troveranno spazio nel raccontare donne come Adelasia del Vasto, alla cui intelligenza politica si deve il passaggio da Contea a Regno di Sicilia e Camiola Turinga, l’Eroina Boccacciana. Ed ancora, Trotula da Salerno, una delle prime donne medico in Europa e Nina Siciliana, la prima donna italiana a Poetare in Volgare; Macalda da Scaletta, la dimenticata, eroina dei Vespri Siciliani e Perna Abbate, la Bocconiana di Trapani, che insieme a tante altre figure più recenti e non solo siciliane, dimenticate e spesso messe da parte da una storiografia ufficiale misogina e di parte, hanno avuto un ruolo da protagoniste e non di certo da comparsa nella Storia della Terra di Sicilia.

Teatro: “Silenzio, ti devi sposare” al Cineteatro Lux di Palermo | venerdì 10 novembre ore 17:15

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locandina silenzio ti devi sposare

La disperata ricerca di un partner per la figlia vede un padre e un simpatico nonnino cercarle l’amore nei siti d’incontri. Questa la nuova commedia di Orazio Bottiglieri, “Silenzio, ti devi sposare”. Appuntamento al Cineteatro Lux, in via Francesco Paolo Di Blasi, 25 (Villa Sperlinga), alle 17:15, venerdì 10 novembre.

foto di scena

Alla ricerca del Principe azzurro…nei siti d’incontri. Il disperato gesto lo fa un padre, in pensiero e timoroso che la sua “bambina” di 29 anni possa restare presto da sola. Decide, così, di allearsi con l’anziano nonnino nella convinzione che trovarle un marito sia l’unica soluzione. Ma, ovviamente, si sbaglia di grosso.

Accade tutto nella nuova commedia di Orazio Bottiglieri dal titolo “Silenzio, ti devi sposare”. Appuntamento, al Cineteatro Lux, in via Francesco Paolo Di Blasi, 25 (Villa Sperlinga), alle 17:15, venerdì 10 novembre.

Ecco, allora, che, a insaputa della 29enne, nonno e papà decidono di inserirla in alcuni siti d’incontri per cuori solitari con il nome di Priscilla 90, chattando e organizzando appuntamenti con sconosciuti trovati su internet. Comincia, così, un via vai di personaggi alquanto insoliti che destano l’ira della povera Silvia. Almeno fino a quando non resta affascinata da un impossibile pretendente.

Silvia avrà davvero trovato l’amore della sua vita? L’amore può davvero nascere attraverso parole scambiate su internet?

Una commedia brillante, divertente e dal potente messaggio educativo che cerca di far comprendere come l’amore e la passione possano nascere solo da due occhi che si incontrano, da due mani che si sfiorano e da due teste che si parlano.

Sul palco Orazio Bottiglieri, Giorgio Pitarresi, Massimo Eugenio, Eleonora Randazzo con la collaborazione di Mimmo Pagoto e Luigi Argento.

Il biglietto ha un costo di 8 euro. Per info e prenotazioni, basta chiamare i numeri 0917842239 o 3926393204.

 

Palermo, Dante, un viaggio senza tempo: tre megatele illustrano le cantiche della Divina Commedia

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Tela progetto Dante un viaggio senza tempo

Promosso dall’Associazione “Cala Panama” e da BCsicilia sarà presentato giovedì 9 novembre 2023 alle ore 17,30 nel salone della Parrocchia Santa Maria della Pietà in Via Torremuzza, 1 a Palermo il progetto dal titolo “Dante…  un viaggio senza tempo”, che prevedeva la realizzazione di tre megatele che illustrano le cantiche della Divina Commedia, dipinte da Mariella Ramondo e dai pittori dell’Associazione culturale “Cala Panama”. L’incontro prevede gli interventi di Salvatore Calò, Presidente dell’Associazione “Cala Panama”, di Mariella Ramondo, componente del Consiglio Direttivo del medesimo sodalizio e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia. Letture a cura dalle attrici Simonetta Genova e Veronica Garito. Ospite d’onore lo stesso Dante Alighieri impersonato dall’artista Ignazio Pensovecchio. Ingresso libero e gratuito.
Nella foto una delle tre megatele.

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Essere amati per ciò che si è | di Mari Onorato

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Mari Onorato

Spesso ascoltiamo storie di persone  profondamente segnate dal fatto di aver ricevuto l’ amore sotto forma di oggetti.

I genitori davano ciò che avevano, frequentemente con solerzia, mentre loro, i figli, desideravano ardentemente un semplice segno che indicasse il loro essere preziosi ed insostituibili.

Questi sono i casi dei “mal amati” , soggetti che vivono (viviamo ancora oggi) perennemente con un dubbio circa la nostra desiderabilità.

Non abbiamo subito gravi deprivazioni d’amore, ma non abbiamo però potuto beneficiare del dono gratuito della presenza dell’altro.

Per gli adulti il discorso non è molto diverso.

Il grado di salute di una relazione non lo si misura sulla base di quanti regali vengono fatti, o di quanto un partner si dia da fare per l’altro.

È possibile, infatti, prodigarsi in cure ma non donarsi davvero mai.

Ci sono uomini, ma anche donne, che sembrano dire ” faccio tutto quello che vuoi ma non mi chiedere niente” , ovvero ” ti accontento in tutto e per tutto attraverso il fare ma poi non chiedermi di più, lasciami stare”, -ho bisogno dei miei spazi-(quante volte urliamo queste parole… io per prima ) ciò denota la nostra indisponibilità altro tempo, presenza, ascolto. Soprattutto quando l’altro/a è in difficoltà, quando vive una condizione di fragilità e di vulnerabilità che lo espone maggiormente al confronto con la propria non autosufficienza.

La capacità di amare di una persona la vediamo dunque nel grado di generosità che ha nel mettersi a disposizione del “partner” nei termini di attenzione e condivisione.

Il che non implica nessuna sottomissione o schiavitù, quando entrambi sono esseri adulti ed indipendenti, in grado di affrontare la vita in modo autonomo.

Anche la persona più realizzata ed indipendente sente il bisogno di essere amata, proprio perché l’essere umano non può fare a meno del riconoscimento del simile per avere il senso di valere e che la vita stessa sia degna di essere vissuta…

Infatti oggi abbiamo i nostri spazi, ci  sentiamo “realizzate” … noi Donne ,siamo Autonome  indipendenti, Badiamo a noi stesse, abitiamo da sole, abbiamo raggiunto molto sia socialmente sia materialmente, ma ci sentiamo sempre più ‘sole’ dentro…

Armadi pieni di vestiti che non indossiamo; gioielli; abbondanti cure estetiche, case perfette auto, viaggi ecc…

Ricche esteriormente … ma povere nell’Animo… perché, secondo me, né il lusso, né la tecnologia, né il progresso ci può dare quell’Amore, quel sentirsi accettati per ciò che siamo non solo per come appariamo…

Mari Onorato

Fotografia: “ACQUA E DONNA – AQUA ET MULIER” di Giuseppe La Spada | A Palermo dal 09 Novembre al 11 Dicembre 2023

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“ACQUA E DONNA – AQUA ET MULIER”

“ACQUA E DONNA – AQUA ET MULIER” di Giuseppe La Spada

A cura di: Miliza Rodic

Palermo – Cantieri Culturali della Zisa – Centro Internazionale di fotografia Letizia Battaglia

Dal 09 Novembre al 11 Dicembre 2023

Inaugurazione: 09 Novembre 2023, ore 18:00

Presentazione alla Stampa: 09 Novembre 2023, ore 17:00

Presso: Centro Internazionale di Fotografia Letizia Battaglia

Giovedì 09 Novembre 2023 alle ore 18:00, l’Assessore alle Culture Giampiero Cannella, il Presidente della Fondazione Acqua Ettore Fortuna, l’Avv. Alessandro Palmigiano per Palmigiano e associati, insieme alla moderatrice la giornalista Milvia Averna inaugurano “Acqua e Donna – Aqua et Mulier”, mostra personale di Giuseppe La Spada a cura di Miliza Rodic.

Un importante appuntamento in quanto si tratta della mostra più significativa mai fatta in Sicilia di Giuseppe La Spada, dopo innumerevoli successi in Italia: Milano, Milazzo, Venezia, Genova; come all’estero: Tokyo, New York, Monaco di Baviera, Parigi, Principato di Monaco, solo per citarne alcune.

L’artista, in occasione della personale palermitana, allestita all’interno del Centro Internazionale di Fotografia Letizia Battaglia presso i Cantieri Culturali della Zisa, presenterà al pubblico venti opere fotografiche scattate nel mare siciliano e stampate direttamente sull’alluminio con la innovativa tecnologia Ultragloss.

La mostra Acqua e Donna non è solo una mostra fotografica di grande rilievo artistico ma anche di divulgazione didattica-scientifica dello stretto rapporto che lega la donna all’acqua. Durante l’inaugurazione Ettore Fortuna Presidente della Fondazione Acqua ci spiegherà l’importanza dell’acqua per l’essere umano e in particolar modo per la donna.  Invece l’Avv Alessandro Palmigiano per Palmigiano e associati ci parlerà del ruolo fondamentale della fotografia come mezzo di comunicazione. Interverranno inoltre l’Assessore alle culture dott. Giampiero Cannella e l’artista Giuseppe La Spada oltre la curatrice Miliza Rodic. Moderatrice del talk la giornalista Milvia Averna.

Acqua e Donna – Aqua et Mulier

Il parallelismo tra acqua e donna richiama alla mente due immagini su tutte: la vita e la forza. Le donne, infatti, sono coloro che hanno il dono di custodire e dare la vita; l’acqua è il bene primario per eccellenza, senza il quale nessuno di noi potrebbe vivere. Dove c’è acqua c’è vita.

Sin dai tempi di Eraclito veniva celebrato il forte legame tra acqua e donna. L’acqua è mutevole, aggira gli ostacoli che incontra; dalla sorgente in cui nasce giunge al mare, diventando prima torrente e poi fiume in un continuo processo di trasformazione, che è la sua vera forza. Lo stesso accade alla donna che è capace di dare la vita: cambia forma, si adatta alle circostanze fluendo nel suo percorso e alla fine arriva alla foce, rappresentata dalla nascita del bambino che porta in grembo. Il tema del femminile dell’acqua è bello e suggestivo. L’elemento acquatico rimanda infatti al materno e alla matrice primordiale della vita. Nelle foto di Giuseppe La Spada il mare si fa materia e assume una corporeità che entra in relazione con il corpo vivo e presente della donna, in una sorta di rapporto amoroso.

La mostra fotografica “Acqua e Donna – Aqua et Mulier” non è soltanto una mostra artistica di grande rilievo, ma è anche una mostra didattica e scientifica.

L’acqua ha un ruolo vitale; il corpo umano ne è composto infatti in un’importante percentuale ed è fondamentale per il corretto svolgimento delle reazioni biochimiche e dei processi che assicurano la vita. Ciò è particolarmente valido nelle età più fragili, quali quelle del neonato e del bambino durante l’accrescimento, della donna in gravidanza e durante l’allattamento, ma anche dopo la menopausa.

Si deve considerare l’acqua come un vero e proprio “functional food”, cioè cibo funzionale a seconda del tipo di attività, sesso, periodo della vita e prevenzione che si vuole intraprendere al meglio.

Non stupisce, dunque, che l’acqua abbia conferito la vita non solo all’essere biologico, ma anche all’essere spirituale e filosofico. L’acqua quale elemento primigenio ha connotato gli universi simbolici e mitologici delle più lontane e diverse esperienze antropologiche: si ritiene di poter sostenere che l’acqua è, a tutti gli effetti, madre e unificatrice dell’umanità nella sua interezza. Non stupisce, ugualmente, che l’acqua quale elemento simbolico e lessicale sia declinato al femminile per l’automatica identificazione con la sua funzione generatrice.

Acqua è vita. Acqua è nascita e generazione. Acqua è purificazione. Acqua è nomade e migrante. Acqua è donna.

L’acqua è fonte di vita, elemento senza il quale l’intera esistenza non sarebbe stata.

Miliza Rodic

Patrocini: Citta di Palermo, Assessorato alla Cultura, Università di Palermo-Unipa,  Palmigiano e Associati per l’Arte

Con il sostegno della: Fondazione Acqua e Acque Geraci

In collaborazione con: La Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (Global Network of Water – WAMU-NET) una “Iniziativa faro” del Programma Idrologico Intergovernativo (IHP) dell’UNESCO volta a promuovere il valore dei patrimoni relativi all’acqua, sia culturale che naturali, nell’ambito dell’Agenda 2030.

Partner: Settimana delle Culture

Si ringraziano: l’Assessore alla cultura Giampiero Cannella, Citta di Palermo, Cantieri Culturali della Zisa, il presidente della Fondazione Acqua Ettore Fortuna, Alessandro Palmigiano per Palmigiano e associati per l’Arte, Università di Palermo, Acque Geraci,Wamu-Net, Settimana delle Culture e un particolare ringraziamento alla giornalista Milvia Averna.

Musica. Virzì (UGL): Ritornano dal passato i Beatles grazie all’IA

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“Per chi proviene dalle radio come me ricevere una perla così rara dal passato qual’è ‘Now and Then’ canzone registrata da John Lennon e mixata con l’intelligenza artificiale merita un pensiero dedicato, così belle melodie non se ne producono più”.
A dichiararlo è Filippo VirzìSegretario Regionale dell’UGL Creativi in Sicilia.
 
“Siamo negli anni ’90 – racconta Virzì – quando Yoko Ono riprende alcuni nastri registrati da John Lennon alla fine degli anni ’70 consegnandoli a Paul McCartney, George Harrison e Ringo Star.
Nel febbraio del 1995 i tre artisti tornano in studio di registrazione per la realizzazione del progetto The Beatles Anthology con l’obiettivo di inserire tre inediti scritti da Lennon,
ma la traccia di ‘Now and Then’ è troppo rovinata per essere rielaborata.
Ora, dopo quasi trent’anni, Paul McCartney e Ringo Starr sono riusciti a dare nuova vita alla canzone grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale”.
“Il nuovo singolo dei Beatles ‘Now and Then’ – conclude Virzì – rappresenta a mio avviso quel che deve essere una canzone, un mix di emozioni e melodie, in questo caso l’uso dell’IA si è rivelato  indispensabile, ciò che non è stato possibile nel passato si è potuto realizzare adesso”.

UN DOPPIO APPUNTAMENTO DA NON PERDERE CON IL BEL TEATRO: DUE SPETTACOLI VINCITORI DI PREMI A LIVELLO NAZIONALE

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Loc i perdenti di acapulco

UN DOPPIO APPUNTAMENTO DA NON PERDERE CON IL BEL TEATRO: DUE SPETTACOLI VINCITORI DI PREMI A LIVELLO NAZIONALE

16 e 17 novembre 2023 

I PERDENTI DI ACAPULCO

I PERDENTI DI ACAPULCO 2

Uno spettacolo terribilmente complicato

di e con Lahire Tortora

Liberamente ispirato ad Acapulco di Steven Berkoff

Scene e costumi di Marta Mazzucato

Assistenza tecnica di Fabio Berton

Progetto grafico di Giorgia Faccin

Con il sostegno di TeatroINFolle

Spettacolo vincitore del Premio Miglior Attore al Roma Fringe Festival 2020

In una squallida saletta del bar dell’Acapulco Plaza Hotel, facciamo la conoscenza dell’interprete del presente monologo, e poi dei quattro attori piuttosto particolari a cui egli presterà corpo e voce. Sono i cosiddetti extras, comparse e interpreti di piccoli ruoli, impegnati nelle riprese di Rambo First Blood Part II, a noi universalmente noto come Rambo 2 – La vendetta: il tormentato e ombroso Steve, una sorta di coscienza critica del gruppo, che nel film interpreta il soldato americano traditore Lifer; il pignolo e vanitoso John e lo sboccato e autolesionista Will, prigionieri di guerra; e il titanico Voyo, che interpreta il ruolo del crudele sergente sovietico Yushin. Figuranti senza fama, comparse da una posa. Ci si potrebbe illudere di trovare in loro quell’umiltà che tradizionalmente non viene associata ai divi… ma, tra considerazioni grottesche, ‘dietro le quinte’ assurdi e riflessioni tragicomiche, ci rendiamo ben presto conto che la spacconeria e il narcisismo non risparmiano nemmeno i meno appariscenti di quest’ambiente.

Lo spettacolo è nato come studio su Acapulco di Steven Berkoff, ovvero la commedia che il grande drammaturgo e attore inglese scrisse nel 1985, prendendo spunto dal suo lavoro sul set cinematografico del sequel di Rambo, mescolando realtà e finzione. Ne ho riscritto il testo in forma di monologo, aggiungendo ad esso un ulteriore livello con il suo stesso metodo: oltre ai quattro personaggi originari ispirati agli extras del sequel di Rambo (e che parlano immancabilmente di sé stessi e del loro lavoro all’interno del film), sul palco troverà spazio anche l’interprete dei quattro extras (in questo caso, il sottoscritto), che parla a sua volta di sé stesso e del suo lavoro all’interno dello spettacolo. Una sorta di Inception del teatro. Da teatrante ancora relativamente giovane quale sono, mi incuriosisce sempre più il rapporto tra l’artificio teatrale e la vita reale. E’ possibile per noi fare un teatro aperto a tutti, senza rischiare di essere autoreferenziali? Possiamo sentirci artisti davvero liberi, e contemporaneamente lottare per arrivare alla fine del mese e pagare le bollette? L’artista è ancora un motore critico nella società, in un’epoca in cui il mondo intero sembra andare verso lo scatafascio? E soprattutto… è possibile scherzare sul narcisismo degli artisti, al punto da far interpretare tutti i personaggi della pièce in questione ad un unico attore?

Cit. Lahire Tortora

QUANDO ARRIVA BRISEIDE 2

18 e 19 novembre 2023 

QUANDO ARRIVA BRISEIDE

regia di Gledis Cinque

con: Edoardo Barbone, Nick Russo, Maria Giulia Zini

drammaturgiaFederico Malvaldi

assistente alla regia: Pier Vittorio Mannucci

scenografie: Nick Russo

ambienti sonori: Alberto Ricca|Bienoise

produzione PaT – Passi Teatrali a.p.s. con il sostegno della creative community KleinRusso

Testo vincitore del concorso “PaT – Passi Teatrali” per la drammaturgia italiana contemporanea – II ed. 2023

Finalista al premio InediTO – Colline di Torino

Menzione speciale al Premio Giuseppe Bepo Maffioli

Sulle orme di The Bear un racconto generazionale che usa il microcosmo chiuso

di un ristorante e della sua cucina per raccontare

amicizie, amori, affetti, aspettative – tutti traditi, tutti ancora possibili

Arriva a Roma Quando arriva Briseide di Federico Malvaldi, un testo inedito dalla scrittura fresca e vibrante che, attraverso l’incontro di persone, storie, cibi e vino, racconta la vita. Sul palco Edoardo Barbone, Nick Russo Maria Giulia Zini diretti da Gledis Cinque, qui alla sua prima regia dopo anni di esperienza da attrice.

Dopo il successo di Cafards e Petrolio – Una Storia a Colori, PaT – Passi Teatrali torna sulle scene romane con una nuova produzione, l’opera originale e inedita che ha vinto la II edizione del concorso “PaT – Passi Teatrali” per la drammaturgia italiana contemporanea, in collaborazione con altre realtà teatrali nazionali indipendenti: il Teatro fACTORy32 e lo spazio teatrale Quarta Parete di Milano, il Teatro a l’Avogaria di Venezia e il Teatro Trastevere di Roma. Questa seconda edizione è stata organizzata anche grazie al patrocinio della Fondazione Cariplo. Il testo ha ricevuto anche una menzione speciale al premio Giuseppe Bepo Maffioli 2023 ed è stato finalista al Premio InediTO – Colline di Torino.

Racconta Federico Malvaldi, l’autore:

Siamo in un ristorante in una piccola città universitaria con tre ragazzi immobilizzati nel loro presente: Gabriele gestisce l’ormai ex ristorante di famiglia. Andrea aspetta che Gabriele si accorga di lui. Giulia arriva, assunta dagli stessi ragazzi, a destabilizzare un equilibrio già molto precario. Le economie scarseggiano e la crisi sembra avere la meglio. È attraverso il vano tentativo di salvare un ristorante in caduta libera che i tre ragazzi stringono nuove relazioni, fortemente compromesse da un luogo di lavoro che vive di coordinate tutte sue, in cui la vita – come dice lo stesso Gabriele – rischia di apparire atrofizzata e irreale.

Quando arriva Briseide racconta la storia di chi non ha capito nulla di questa vita, perché tutto sembra andare al contrario. E allora restiamo lì, immobilizzati in qualcosa che non ci appartiene ma che ci facciamo andare bene, cercando comunque di trovare un sorriso, almeno ogni tanto, in un modo o nell’altro.

Teatro Trastevere Il Posto delle Idee

Consigliata Prenotazione

feriali ore 21, festivi ore 17,30

Intero 13, Ridotto 10 (prevista tessera associativa)

Contatti: 065814004-3283546847 info@teatrotrastevere.it

Ufficio Stampa: Vania Lai vanialai1975@gmail.com

Mostra fotografica “Fragilità ferite”. Viaggio fotografico nei disagi sociali | a cura di Rita Cedrini

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Le "Fragilità ferite" in mostra al museo Guttuso di villa Cattolica

Bagheria, 06/11/2023 – Le “Fragilità ferite” è il titolo della mostra che sarà visitabile da venerdì 10 novembre 2023, con inaugurazione alle 17.00, presso il museo Guttuso di villa Cattolica a Bagheria, nel corpo C. La mostra fotograficaViaggio fotografico nei disagi sociali a cura della professoressa Rita Cedrini, antropologa.

La mostra fotografica, ideata dalla Scuola Siciliana Stabile di Fotografia, diretta dal maestro Antonio Saporito Renier, e patrocinata dalla Città di Bagheria resterà esposta a villa Cattolica dal 10 al 20 novembre 2023 con i seguenti orari:

Tutti i giorni dalle ore 09,00 alle ore 18,00

Domenica aperto. Lunedì chiuso

La Mostra sarà corredata da un ricco apparato critico e didattico con testi dell’antropologa , la professoressa Rita Cedrini, curatrice della mostra, del professore Maurizio Carta, ordinario di Urbanistica all’Università di Palermo, e del maestro Antonio Saporito Renier direttore responsabile della Scuola siciliana di fotografia.

All’inaugurazione prenderanno parte il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, l’assessore alla Comunicazione Giusy Chiello, l’assessore alla Cultura, Daniele Vella, il direttore responsabile della Scuola siciliana di fotografia, Antonio Saporito Renier, la professoressa Rita Cedrini ed il professor Maurizio Carta.

La mostra è costituita da 36 fotografie 50×70 secondo un percorso “immersivo” nel disagio ed è accompagnata da un ricco apparato critico e didattico.

Durante il periodo espositivo saranno numerose le iniziative culturali e didattiche, eventi collaterali aperti al pubblico e agli addetti ai lavori, direttamente collegati al tema della mostra e di cui verrà fornita puntuale descrizione informativa in seguito.

Dal testo della curatrice Rita Cedrini, in catalogo:

[…] Le vite ferite disegnano con il corpo ideogrammi che i più non colgono nella frenesia ritmata delle giornate, perché spesso si attraversa la vita senza viverla appieno, perimetrati nel mondo dei nostri interessi. Ideogrammi carichi di pluralità di messaggi e di esternazioni silenziose che non hanno più voce, ma dovrebbero far ancora più rumore nelle e alle coscienze.

Le fotografie raccontano, attraverso la forza del bianco e nero, l’oltraggio della dell’intimità violata che non è solo fisica; la fiducia saccheggiata; l’angoscia che corrode le certezze; l’indigenza che mortifica la dignità di uomo; la tecnologia che, pur collegando l’individuo con il mondo, fa stringere il vuoto; la droga sirena ammaliatrice che distrugge; il distacco che recide legami; l’indifferenza che offende e nega la persona; la dignità che viene vilipesa; il bullismo che tarpa le ali alla gioia di vivere; la prevaricazione che mozziconi di mani, rimando di un manichino che ammiccherà in qualche vetrina, richiamano a quante mani continuano a chiedere aiuto, a quante mani dall’ombra si stagliano ad affermare la fragilità di una presenza. Scatti che raccontano di quante ferite l’umanità di ogni continente, di ogni etnia, di ogni fascia generazionale porta i segni. Segni fisici e segni nell’anima che il tempo non cancella perché sono incisi con il marchio del più infamante dei reati: la violenza dell’uomo sull’uomo. Accade così che quel noi protettivo diventa un io invisibile dove non c’è bastone su cui appoggiarsi nell’incedere nella pietraia. […] La mostra vuole porsi come pausa nel nostro incedere quotidiano, per volgere lo sguardo a quelle vite parallele che scorrono accanto alla nostra, vite che scorrono senza il computo dei giorni, che portano impresse sui volti la ferite della loro storia. Perché, pur se in un click, la loro dimensione umana torni a essere persona, in un atto d’amore che è dono, che pulsa di vita.

Per ulteriori info e/o fotografie: m.mancini@comune.bagheria.pa.it

Antonio.saporito13@gmail.com

Crediti fotografici:

Adriana Butera

Fabio Caltanissetta

Sabina Carnemolla

Elisabetta Carullo

Cristina Cicala

Chiara Gaudesi

Salvatore Giaccone

Monica Guarneri

Raffaella Hopps

Federica Mescolo

Benedetta Pirrone

Antonio Polizzi

Antonio Saporito Renier

Tania Spadafora

Nino Stimolo

Domenica Tricomi

TCBO: CON IL CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA SI CHIUDE LA STAGIONE DI DANZA 2023

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Within the Golden Hour_Amato, Cocino, Maine, Rezza, Bianchi, Satriano_ph Teatro dell_Opera di Roma 2023_L1120414

Arriva per la prima volta a Bologna il nuovo trittico contemporaneo presentato nella Capitale lo scorso settembre, firmato da Wheeldon, Montero e Pastor. Venerdì 10 e sabato 11 novembre alle 20.30 al Comunale Nouveau.

Within the Golden Hour_Rebecca Bianchi e Michele Satriano_ph Teatro dell_Opera di Roma 2023_L1130885

Porta nel capoluogo emiliano il fascino della danza contemporanea il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Eleonora Abbagnato, ospite prima la prima volta del Teatro Comunale di Bologna. Dopo il debutto romano avvenuto lo scorso settembre, anche il pubblico felsineo potrà assistere al nuovo allestimento “Serata coreografi contemporanei – Contemporary Visions”, composto da tre creazioni molto diverse tra loro affidate a tre grandi coreografi di oggi, venerdì 10 e sabato 11 novembre alle 20.30 al Comunale Nouveau: è l’ultimo appuntamento della Stagione di Danza 2023 del TCBO.

Apre la serata Within the Golden Hour, coreografia ideata nel 2008 dall’inglese Christopher Wheeldon per il San Francisco Ballet. Balletto contemporaneo in un atto unico, è una poesia per quattordici danzatori sulla partitura per archi composta da Ezio Bosso e sul movimento Andante del Concerto per violino in si bemolle maggiore RV 583 di Antonio Vivaldi, che saranno riprodotti su base registrata. I costumi sono di Jasper Conran e le luci di Peter Mumford. Officer of the Order of the British Empire, Wheeldon è Artistic Associate del Royal Ballet e nel 2001 ha iniziato il percorso di coreografo nel New York City Ballet, per poi lavorare in tutto il mondo. Ha vinto il Tony Award, l’Outer Critics Award, il Benois de la Danse e l’Olivier Award.

Segue Chacona, coreografia che lo spagnolo Goyo Montero ha creato nel 2017 per il Ballet Nacional de Sodre di Montevideo sulla musica di Johann Sebastian Bach, che sarà eseguita dal vivo dal Violino di Spalla dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna Paolo Mancini (violino solo), dal Maestro Collaboratore del Comunale Stefano Conticello (pianoforte) e da Sergio Segato (chitarra), quest’ultimo già impegnato per il debutto dello spettacolo a Roma. Scene e costumi sono di Verena Hemmerlein e dello stesso Montero, che ha disegnato anche le luci insieme a Nicolás Fischtel. Otto sono le coppie del balletto, pensato per danzatori classici ma realizzato in uno stile contemporaneo molto dinamico e brillante. Montero è il direttore del Balletto dello Staatstheater Nürnberg dal 2008; dal 2000 lavora come coreografo con le principali compagnie europee.

Completa il trittico il Bolero coreografato dal polacco Krzysztof Pastor nel 2012 sulla celeberrima pagina di Maurice Ravel, che sarà riprodotta su base registrata, incentrato su una coppia di danzatori, un uomo e una donna, che vengono inglobati e rilasciati dal corpo di ballo, con scene e costumi di Tatyana Van Walsum e luci di Bert Dalhuysen. Pastor ha intrapreso la strada della coreografia al Washington Ballet, proseguendo la carriera ad Amsterdam come coreografo residente al Dutch National Ballet (2003-2017), dove sono nate molte sue coreografie tra cui Bolero. Nel 2009 ha preso la direzione del balletto al Teatr Wielki di Varsavia.

Protagonisti della “Serata coreografi contemporanei – Contemporary Visions” sono le étoiles Alessandra Amato, Rebecca Bianchi e Alessio Rezza, i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano, i solisti Federica Maine, Marianna Suriano e Giacomo Castellana, e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

Pelliconi & C. S.p.a. è main partner della Stagione Danza 2023 del Teatro Comunale di Bologna.

I biglietti – da 20 a 70 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale, aperta dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18, il sabato dalle 11 alle 15 (Largo Respighi, 1); nei giorni di spettacolo al Comunale Nouveau (Piazza della Costituzione, 4/a) da un’ora prima e fino a 15 minuti dopo l’inizio. Gli studenti dell’Università di Bologna, dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e del Conservatorio “G.B. Martini” potranno acquistare i biglietti per lo spettacolo a 10 euro, presentando il badge e la dichiarazione di iscrizione all’anno in corso presso la biglietteria del Teatro Comunale in Largo Respighi 1.

Informazioni su www.tcbo.it / https://www.tcbo.it/eventi/contemporary-visions-2023/

GIUSEPPE GIACOBAZZI con Osteria Giacobazzi APRE LA STAGIONE 2023/24 DEL TEATRO CELEBRAZIONI

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GIUSEPPE GIACOBAZZI E ANDREA VASUMI_Osteria Giacobazzi

Protagonisti anche Andrea Vasumi e ospiti a sorpresa. Ogni martedì dal 7 novembre al 12 dicembre e sabato 23 dicembre con la versione natalizia dello spettacolo ore 21.00.

Dopo il grande successo dello scorso anno, con sei repliche che hanno registrato il tutto esaurito, Giuseppe Giacobazzi, insieme ad Andrea Vasumi, riaprirà le porte della sua Osteria Giacobazzi. Lo spettacolo, in programma ogni martedì dal 7 novembre al 12 dicembre 2023, e sabato 23 dicembre 2023 con la versione natalizia Natale in Osteria, dà il via alla Stagione 2023|24 del Teatro Celebrazioni di Bologna.

Per sette appuntamenti il Teatro torna a trasformarsi nell’Osteria Giacobazzi, la fucina di storie, aneddoti, atmosfere e umanità che ha forgiato lo stile di narrazione del comico. Lo spettacolo sarà un happening, ogni sera diverso, in cui si alterneranno interviste, monologhi classici e nuovi, sperimentazioni, racconti di vita vissuta, performance degli ospiti invitati e qualche sorpresa.

Sul palco una decina di tavoli in stile osteria ospiteranno “personaggi di tutti i giorni”, presi a caso tra il pubblico la sera stessa dello spettacolo, e un paio di visitatori passati a trovare il padrone di casa. Giuseppe Giacobazzi sarà coadiuvato sul palco da Andrea Vasumi, nel ruolo di un aiuto oste dal fare svogliato e irriverente. Ogni sera ad aspettare il pubblico ci sarà, dunque, uno spettacolo unico e irripetibile.

Tra gli ospiti della prima serata del 7 novembre la cantante Silvia Mezzanotte e l’attore, comico e cantante Sergio Sgrilli.

In occasione dell’apertura della nuova Stagione, il pubblico vedrà il risultato dell’ingente progetto di efficientamento energetico e di ammodernamento della struttura che ha interessato il Teatro Celebrazioni negli ultimi mesi. La riqualificazione degli impianti e il rinnovamento globale del palco e della sala teatrale sono il frutto della volontà di rendere all’avanguardia gli spazi del Teatro per il pubblico, per gli artisti e per i lavoratori, con il fine di tutelare e valorizzare il luogo come bene cittadino. Con questo investimento e con lo straordinario impegno economico e pratico, il Teatro Celebrazioni diventa un esempio di modernità che si distingue per rilevanza nel panorama nazionale italiano.

Lo spettacolo Osteria Giacobazzi è a cura di Ridens Produzioni.

PREZZI BIGLIETTI: Intero € 31,00 – Ridotto € 28,00 – Under 29 € 25,00

I biglietti sono in vendita sui circuiti Vivaticket e TicketOne.

La biglietteria del Teatro Celebrazioni è aperta, sino al 4 novembre dal lunedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00 e negli stessi orari, a partire dal 6 novembre, dal martedì al sabato (Via Saragozza 234, Bologna | Tel: 051.4399123 | E-mail: info@teatrocelebrazioni.it). Il 1° novembre la biglietteria è chiusa per festività.

Per maggiori informazioni: https://bit.ly/OsteriaGiacobazziWEB

Charlotte Spettacoli presenta PAOLO CREPET In PRENDETEVI LA LUNA | Sabato 11 novembre 2023, ore 21.00 

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Paolo Crepet_Prendetevi la luna

Lo spettacolo è sold out

Si intitola Prendetevi la luna il primo dei tre appuntamenti della Stagione 2023|24 sull’interiorità umana legata alla contemporaneità, che vede lo psichiatra, sociologo, educatore e saggista Paolo Crepet al suo debutto al Teatro Celebrazioni di Bologna sabato 11 novembre alle ore 21.00.

Conosciuto dal pubblico per la divulgazione della sua professione per mezzo dei suoi testi e anche grazie alle numerose partecipazioni in trasmissioni televisive, Crepet porta in scena uno spettacolo – che ha già registrato a Bologna il tutto esaurito – tratto dal suo ultimo libro Prendetevi la luna. Un dialogo tra generazioni, pubblicato da Mondadori.

«Incontro tanta gente, mi chiedo – dice Crepet. Certamente una guida, una speranza, forse perfino una luce che accenda i cuori di giovani e meno giovani. Non posso che dire loro ciò che mi sono ripetuto per anni lungo il corso della mia vita: “Prendetevi la luna”. Siate ambiziosi, cercate la vostra unicità. Bisogna avere la fronte alta e continuare a sognare. Il pericolo è nella bonaccia delle emozioni, nella rassegnazione, è in chi semina accidia e smarrimento come se fosse la regola del più aggiornato marketing dell’esistenza. Opporsi a tutto questo è il mio desiderio, la mia missione, la ragione per cui continuo a peregrinare nelle piazze e nei teatri».

Il ciclo di conferenze-spettacolo a cura di Paolo Crepet proseguirà al Celebrazioni il 26 gennaio 2024 con Lezioni di sogni e il 10 aprile 2024 con Impara ad essere felice.

I biglietti per lo spettacolo Prendetevi la luna sono esauriti (https://bit.ly/CrepetLuna23WEB). Per informazioni la biglietteria del Teatro Celebrazioni è aperta dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio (Via Saragozza 234, Bologna | Tel: 051.4399123 | E-mail: info@teatrocelebrazioni.it).

Il Celebrazioni Bistrot vi aspetta nel foyer del Teatro per un aperitivo o una cena, a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. Info e prenotazioni: +39 329 8120861.