Francesca Nunzi e Marco Predieri inaugurano la stagione del Teatro Roma di Roma con “La governante di Cavour”, una commedia storica satirica che celebra il Padre dell’Unità d’Italia, il Conte Camillo Benso, giocando con la Storia e con i protagonisti e gli eventi che dettero vita al nostro irredentismo.
Lo fanno avvicinandoli a noi, restituendo loro quella umanità che spesso si perde nei libri di storia, dove l’eroe idealizzato prende il posto della persona, conferendole sì più autorevolezza, ma rendendola talvolta meno simpatica agli occhi di studenti e lettori. Lo spettacolo, scritto dai due stessi interpreti e diretto da Francesca Nunzi, in scena da venerdì 18 a domenica 27 ottobre nella Capitale (poi in tournée fino a tutto novembre), ambienta l’azione nella grande cucina di Palazzo Cavour, dove il nostro Conte, da poco riconfermato alla guida del governo Sabaudo, s’ingegna a pianificare la strategia più “prudente” per fare dello Stivale un unico Stato sotto la guida di Vittorio Emanuele II. Un progetto enorme, che mette in crisi la stabilità di un uomo che, al di là dell’immagine pubblica, soffre di ipocondria, ama la mondanità e si dedicherebbe più volentieri ai piaceri della vita e della tavola, come già si spettegolava nell’allora Torino, dove la stampa satirica con certe voci andava a nozze. Senza contare il doversi confrontare con gli altri protagonisti, dal fin troppo idolatrato Garibaldi alle intemperanze repubblicane dei mazziniani fino al tutt’altro che mite Pio IX, spalleggiato da Napoleone III. Per fortuna accanto a Millo, così lo chiama la sua governante, c’è lei, la Mena, comparsa non si sa bene quando nè da dove, ma sempre pronta a riportarlo sulla retta via ogni qualvolta il piano sbandi o si areni. L’impresa tuttavia è faticosa e il percorso ricco di insidie, che per lo spettatore si trasformano in irresistibili spunti di comicità, tra funambolici aneddoti (tutti veri per altro) e curiosità pescate dai ripostigli più nascosti della Storia, quella con la S maiuscola. Francesca Nunzi gioca col proprio talento, disegnando un personaggio in bilico tra passato presente e futuro e multiformi accenti, grazie al quale fa irruzione, di tanto in tanto, nei dialoghi col conte, ben umanizzato da Marco Predieri, la nostra stessa contemporaneità, con effetti spiazzanti ed esilaranti. Alla fine questa torta … l’Italia … si farà? Tranquilli … si fa fa … esattamente com’è stata fatta e sarà l’Italia di tutti! La commedia nasce dalla comune passione di Francesca Nunzi e Marco Predieri per gli eventi storici, per altro l’attore è anche laureato in storia, con tesi proprio sul Risorgimento Italiano, e dal loro sguardo ironico, a tratti dissacrante, sulla “condizione umana”, da rintracciarsi sempre, anche e soprattutto dietro e dentro i “grandi uomini”. Oltre ai protaognisti lo spettacolo si avvale del contributo del giovane Giorgio Andolfatto. Firma le scene Franco Predieri, i costumi sono di Marcello Ancillotti mentre luci e fonica di Matteo Lorini.
In scena al Teatro Roma, via Umbertide 3, tel 06.7850626, dal 18 al 27 ottobre.
Date successive: 3 novembre Montopoli di Sabina, Teatro San Michele, da venerdì 8 a domenica 10 novembre Firenze, Teatro Reims, Domenica 17 novembre Monte Romano, Teatro Comunale la Rotonda, Sabato 23 Novembre Reggio Emilia, Teatro San Francesco da Paola.