Ultimi ritocchi per la realizzazione de “Il Piccolo Pixel” in occasione degli ottant’anni dell’opera di Saint-Exupéry.
Partecipano centinaia tra residenti, curiosi e artisti. Mauro Berti, portavoce degli organizzatori: “Un’opera collettiva realizzata in una settimana. La street art crea comunità”
Fino a sabato 7 settembre, tutte le sere dalle 18 alle 21, centinaia di artisti, ma anche residenti e semplici curiosi, si stanno alternando con pennarelli e colori in mano per realizzare il più gran murales a pixel dedicato ad una figura iconica della letteratura mondiale, il Piccolo Principe, nato a New York nel 1943: lo scorso anno ha spento ottanta candeline.
“Il Piccolo Pixel”, questo il titolo che avrà il disegno ispirato al celebre racconto di Antoine de Saint-Exupéry che sarà realizzato coralmente attraverso la tecnica del pixel o mosaico. In tutto, 5.994 quadrati delle dimensioni 6×6 centimetri verranno colorati da chi vorrà partecipare (per chi volesse prenotarsi a disposizione Daniela al 339 8402090), per realizzare così collettivamente un’immagine a partire da tessere di colore omogeneo. L’opera collettiva vedrà il contributo dell’illustratore e artista Federico Pietrobon, che integrerà il suo lavoro nel disegno collettivo.
“Sarà il più grande murales collettivo a pixel de Il Piccolo Principe mai realizzato”, annuncia Mauro Berti, portavoce degli organizzatori. “Il contributo di ciascuno diviene essenziale per la realizzazione dell’immagine comune, che sarà riconoscibile solo se osservata nel suo insieme. Facciamo un appello a chiunque volesse partecipare di prenotarsi o di presentarsi direttamente in Via Ferretto, 10 a Vallà. La street art crea comunità, per questo per il terzo anno proponiamo un’opera collettiva perché il cambiamento, attraverso l’arte, può partire dalla volontà di tutti”.
Nelle precedenti edizioni avevano partecipato migliaia di persone. Nel 2022 l’intero testo delle “Avventure di Pinocchio” di Collodi è stato trascritto da mille volontari lungo un muro di 50 metri. Lo scorso anno, un omaggio a Gianni Rodari nell’anno del cinquantesimo della “Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie”. Protagonisti del murale sono stati i partecipanti di Semi DiVersi, il concorso promosso dal Comune di Riese Pio X a cui hanno partecipato 256 poeti che hanno trascritto le loro opere.
Nel frattempo,prosegue la calda estate di The Wallà dove street artist di fama internazionale si stanno alternando installando piccoli cantieri, dipingendo, utilizzando spray e tecniche innovative per valorizzare cinque muri di altrettante abitazioni del centro di Vallà, borgo trevigiano. Tellas, Franco Fasoli e Pixel Pancho hanno appena concluso i loro lavori. Joys e Orion prenderanno bombolette e colori in mano dal 7 al 12 ottobre presso l’Officina De Marchi di Via Montello.
Saranno seguiti a distanza nel suo operare, come è accaduto anche con gli altri street artist, da un team di studiosi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, impegnati in un progetto di salvaguardia della street art italiana. I dipinti murali contemporanei sono realizzati infatti con materiali commerciali di origine sintetica, scelti in base a considerazioni di natura artistica e non sempre per la loro durabilità; le conseguenze a volte sono evidenti, da variazioni cromatiche al distacco della pittura. La sfida è comprendere la composizione dei materiali utilizzati per un murale e sapere quali azioni conservative svolgere fin dalla sua origine e nel farlo formare la generazione di conservation scientist.
SCHEDA DI APPROFONDIMENTO
LA STORIA DI THE WALLÀ
The Wallà è un progetto di rigenerazione urbana partecipata partito a maggio 2021 su iniziativa dell’associazione di promozione sociale “Collettivo BocaVerta APS”, in collaborazione con il Comune di Riese Pio X e con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Treviso. Il nome unisce in un gioco di parole il termine inglese wall (muro) e il paese in cui ha luogo l’iniziativa, Vallà (frazione di Riese Pio X, nel Trevigiano). Attraverso il linguaggio della street-art si vuole migliorare aree di degrado urbano e creare opportunità culturali ed economiche per il territorio, valorizzando gli immobili oggetto degli interventi degli artisti. The Wallà si propone di trasformare i muri di edifici pubblici e privati in tele per un museo permanente a cielo aperto. Ad oggi sono state realizzate 17 opere in totale: 13 su pareti private (case, capannoni) e 4 su superfici pubbliche (scuola elementare, campo da basket e da pallavolo) e l’iniziativa è in continua espansione. Ogni opera in media supera i 60 metri quadri, si stima che ad oggi siano stati riqualificati oltre mille metri quadri di pareti. Tra gli altri, hanno partecipato al progetto artisti di fama internazionale come Ericailcane, Kraser, Zed1, Zentequerente, Tony Gallo, Vera Bugatti, Alessandra Carloni, Bastardilla, Agostino Iacurci e StenLex. L’iniziativa è stata anche oggetto di studio del corso di laurea e del Master di II livello in Design di Prodotto presso la Raffles Milano Istituto Moda e Design, con l’intento di sviluppare progetti per le aziende locali e il paesaggio urbano. Contatti e informazioni per conoscere le location delle opere e le biografie dei singoli artisti: www.thewalla.it; Facebook: www.facebook.com/thewalla.bocaverta; Instagram: www.instagram.com/the.walla.