La diciottesima edizione di Cinémardi, l’appuntamento settimanale dell’Institut
français Palermo con il cinema francese, si apre l’8 ottobre con un piccolo classico di
François Truffaut, L’argent de poche [Gli anni in tasca].
Si tratta del quarto film di Truffaut, dopo Les Mistons, Les Quatre cents coups [I 400 colpi] e L’enfant sauvage [Il ragazzo selvaggio], dedicato quasi esclusivamente ai bambini, una cronaca fatta di vignette a volte divertenti, stravaganti, surreali o commoventi. Un film “gentile” rispetto a opere più cupe dello stesso autore come L’Histoire d’Adèle H [Adele H. – Una storia d’amore], che precede immediatamente L’argent de poche nella sua filmografia e che sarà proiettato nell’ambito di Cinémardi il 3 dicembre.
Con questo film emerge il lato più tormentato di Truffaut, il suo lato Hyde, come ha scritto il critico Serge Daney, “asociale, solitario, freddamente passionale, feticista”.
Il resto del programma, come di consueto, sarà incentrato sul cinema contemporaneo. In Tant que le soleil frappe (22 ottobre), primo lungometraggio che presenta il mondo, poco visto al cinema, degli architetti paesaggisti, il regista Philippe Petit ritrae un idealista che crede nella partecipazione dei cittadini, nell’appropriazione degli spazi da parte degli abitanti e nel coinvolgimento delle popolazioni locali nei progetti che li riguardano. Yves (29 ottobre) mette in scena un frigorifero Intelligente, un vero e proprio personaggio, poiché dotato di intelligenza artificiale. L’eccentrico Benoît Forgeard offre una commedia assurda e delirante sul tema della macchina che vorrebbe essere umana.
Per il suo secondo lungometraggio, Pour la France, in programma il 5 novembre, Rachid Hami percorre la tragica storia del fratello maggiore Jallal Hami, morto alla scuola militare durante un incidente di nonnismo, e realizza un commovente lavoro di memoria familiare. Il 19 novembre sarà proiettato Le livre des solutions, una febbrile commedia autobiografica in cui il regista Michel Gondry modella la propria bipolarità sul suo doppio, interpretato da Pierre Niney. Dopo Vincent n’a pas d’écailles nel 2015, il regista Thomas Salvador torna con La montagne, un lungometraggio che bilancia sapientemente realismo e meraviglia e immagina una storia d’amore tra uomini e montagne (26 novembre).
Si cambia completamente scenario con La gravité, secondo lungometraggio di Cédric Ido, in cui il cineasta ritrae il mondo della banlieue in cui è cresciuto come un campo futuristico e sofisticato. Le cours de la vie chiude il programma. In questo film del regista e insegnante di cinema belga rédéric Sojcher, Agnès Jaoui e Jonathan Zaccaï uniscono i loro sentimenti a una masterclass sulla settima arte.
L’ingresso a tutte le proiezioni è libero.
INFO:
Per ulteriori informazioni si può telefonare allo 091 21 23 89 o mandare una mail
a palermo@institutfrancais.it.
CALENDARIO
[ 08 OTTOBRE – 21.00 ]
L’ARGENT DE POCHE di François Truffaut (Francia / 1976 / 105’)
[ 22 OTTOBRE – 21.00 ]
TANT QUE LE SOLEIL FRAPPE di Philippe Petit (Francia / 2023 / 95’)
[ 29 OTTOBRE – 21.00 ]
YVES di Benoît Forgeard (Francia / 2019 / 107’)
[ 05 NOVEMBRE – 21.00 ]
POUR LA FRANCE di Rachid Hami (Francia / 2023 / 113’)
[ 19 NOVEMBRE – 21.00 ]
LE LIVRE DES SOLUTIONS di Michel Gondry (Francia / 2023 / 103’)
[ 26 NOVEMBRE – 21.00 ]
LA MONTAGNE di Thomas Salvador (Francia / 2023 / 112’)
[ 03 DICEMBRE – 21.00 ]
L’HISTOIRE D’ADÈLE H di François Truffaut (Francia / 1975 / 95’)
[ 10 DICEMBRE – 21.00 ]
LA GRAVITÉ di Cédric Ido (Francia / 2022 / 86’)
[ 17 DICEMBRE – 21.00 ]
LE COURS DE LA VIE di Frédéric Sojcher (Francia / 2023 / 90’)